Sale la temperatura
della protesta degli studenti contro i tagli al comparto scuola. Da
questa mattina in tutte le città italiane sono in corso proteste.
Ad aprire la giornata è stato un blitz all'alba davanti al ministero
dell'Istruzione a Roma dove gli studenti di Uds e Link hanno lasciato
il loro messaggio: ''8
ottobre, 6.30 del mattino. Voi l'incubo, noi la sveglia'' recita
uno striscione all'ingresso del dicastero, ''La paura fa 90 ...cortei in
Italia'', l'altro.
In prima linea studenti, professori, precari, genitori e universitari
scenderanno in piazza in 90 città d'Italia. A rischio anche le lezioni
in aula a causa dello sciopero proclamato dei sindacati della scuola
per l'intera giornata.
Quella di oggi è solo la prima protesta di una lunga serie: il 13
ottobre si fermerà il personale non docente con contratti co.co.co.
aderente a Felsa-Cisl, Nidil-Cgil e Uil Cpo, il 15 ottobre, docenti e
Ata vicini ai Cobas, il 16 le associazioni studentesche si uniranno
alla protesta di Fiom-Cgil. Il 30 ottobre torneranno in piazza i
precari: a Napoli è in programma una manifestazione del Cps.
Il 3 novembre protesteranno gli iscritti all'Anief, gli educatori in
formazione che nel giorno dell'ennesimo sciopero generale si
ritroveranno a Roma davanti al ministero.
UDS: A ROMA 30 MILA PERSONE. ''PRETENDIAMO RISPOSTE''.
''Una partecipazione così alta è ben al di sopra delle migliori
aspettative, è in atto una grande risposta degli studenti contro le
politiche di questo governo. Tra poco arriveremo davanti al ministero e
pretendiamo delle risposte''. Queste le parole di Stefano Vitale,
dell'Unione degli Studenti. Uds stima una partecipazione di 30 mila
persone al corteo appena partito da Roma, ''molto piu' imponente
rispetto a quello del 2008, che ha lanciato la mobilitazione
dell'Onda''.
Grande partecipazione anche nelle altre citta' italiane, si legge in
una nota di Usb, con ''30 mila studenti a Torino, 20 mila a Bologna, 15
mila a Milano, 5 mila a Firenze''. ''Anche nelle citta' piu' piccole,
da Siena a Cosenza, da Catanzaro a Genova - conclude la nota - si
registra la partecipazione di piu' di 6 mila studenti''.
FGCI: ''IN PIAZZA BENDE CONTRO EGOISMO. GELMINI SI DIMETTA''.
''Dopo la grande giornata di mobilitazione di oggi, in cui in più di 80
città si sta manifestando contro la sua riforma, la Gelmini deve
dimettersi e il Parlamento deve bloccarla subito''. Sono le parole di
Flavio Arzarello, segretario nazionale della Fgci, l'organizzazione
giovanile del Pdci-Federazione della sinistra, a margine della
manifestazione di Roma.
Gli studenti della Fgci e dei Giovani comunisti di Rifondazione si sono
presentati in tutti i cortei studenteschi con gli occhi bendati al
grido di ''Togli la benda, conquista
il futuro''.
''Vogliamo simboleggiare così - spiega il leader della Fgci - la
mancanza di prospettive a cui ci costringe il Governo e la volontà ben
chiara, da parte di Berlusconi e della Gelmini, di indebolire il
sistema della formazione per evitare che i cittadini di domani abbiano
gli strumenti per emanciparsi''.
''Togliersi la benda - conclude - per noi vuol dire sconfiggere
l'intera idea di societa' berlusconiana, fondata unicamente su egoismo
e denaro e ricostruire una scuola e un'universita' di massa e di
qualita'''.
Asca