L’Unione degli
Universitari di Catania, la Federazione degli Studenti (FDS) e il
movimento studentesco catanese, hanno annunciato uno
sciopero in difesa dell’Istruzione che si terrà l’ 8 ottobre con
concentramento in Piazza Roma , a partire dalle ore 9 a Catania.
La manifestazione è di carattere nazionale, ma in ogni città italiana è
organizzata dagli studenti del luogo.
Tutto il mondo dell’istruzione sta subendo un violento attacco da parte
dell’attuale Governo:
L’FDS tramite il responsabile provinciale Luca Tasinato e il
rappresentante degli studenti dell’Istituto Ettore Maiorana di S.G. La
Punta Marco Fisicaro ribadiscono il loro “no a questa riforma che
taglia oltre 10 mld all’istruzione pubblica, chiude molte sedi
decentrate, ha prodotto un sovraffollamento della classi che porta gli
studenti a subire turni pomeridiani di lezione, riduce i servizi,
licenzia i precari e limita gli spazi democratici nelle scuole”. Per
queste ragioni giorno 8 la federazione degli studenti di Catania sarà
in piazza insieme al mondo della conoscenza per “ribadire il dissenso a
questa riforma e per iniziare a costruire una scuola pubblica e di
qualità”.
L’Unione degli Universitari giorno 8 sarà in piazza per dire no al
numero chiuso e all’ aumento delle tasse d’Ateneo. “L’anno accademico
non è iniziato ma oggi abbiamo finalmente fissato una prima iniziativa
pubblica per dare il via alle manifestazioni d’autunno. – dice Giuseppe
Campisi responsabile organizzativo Udu di Catania- Chiediamo il ritiro
immediato del DDl Gelmini e ribadiamo la solidarietà ai ricercatori
impegnati insieme a noi per un’ università libera, pubblica e
democratica”.
Anche Lotta Studentesca
Catania parteciperà alla mobilitazione nazionale. Venerdi 8/10 i
ragazzi con proprio striscione e con lo sventolio orgoglioso di
bandiere tricolori, grideranno il loro rifiuto alla Riforma Gelmini. I
membri dell’organizzazione annunciano : “ questo governo di centro
destra sta per l’ennesima volta tradendo gli studenti italiani, con il
taglio di parecchi fondi all’istruzione pubblica, non possiamo non
gridare il nostro dissenso” ed aggiungono : “ è meglio salvare le
Banche, con le loro speculazioni? O salvaguardare la scuola pubblica ?
Noi scegliamo di salvaguardare sempre e comunque la scuola pubblica.”
Il concentramento è previsto,alle ore 9.00 circa, nei pressi di P.zza
Roma , e si snoderà per le vie del centro, ed i membri hanno altresì
deciso che concluderanno il tutto presso P.zza Università.
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