VIVA LE DONNE CHE SONO LE COLONNE DELL'AMOR!Ma la vera emncipazione è
quella mentale...Buon Otto marzo a tutte!!!
Nelle sere tempestose portateci delle rose,nuove cose e vi diremo
ancora un altro sì…
Non vi preoccupate,non sto per fare una celebrazione della donna.
Di riconoscimenti ne abbiamo avuti tanti,anche da parte di chi non li
esterna,ma li pensa solamente.
Oggi siamo ben inserite nella società, occupiamo posti di
responsabilità, continuiamo a gestire casa, famiglia e figli con enormi
sacrifici. Le nostre conquiste le abbiamo pagate care, ma sono ormai
nelle nostre mani, le teniamo ben salde, non intendiamo più farcele
scappare.
Ma siccome io amo i paradossi,perché in fondo l’esistenza umana è solo
un assurdo,sono convinta che esiste un ultimo scoglio che le donne
devono superare per essere veramente loro stesse consapevolmente. E
questo scoglio,il più arduo,il più estremo e difficile,si chiama
emancipazione mentale. Molto spesso infatti appariamo dinamiche,
sportive, in carriera, autonome e spregiudicate, ma basta farci
ragionare, per capire che, mentalmente, noi non siamo libere,
dipendiamo ancora dall’universo maschile in tutto e per tutto.
Già lo abbiamo dimostrato quando, per sentirci indipendenti, abbiamo
cominciato quella vergognosa imitazione dell’uomo da tutti i punti di
vista, e spesso i più deleteri.Così siamo andate in cerca di
un’uguaglianza impossibile, se per uguaglianza intendiamo comportarci
come gli uomini, dire le parolacce e fare noi(!)la dichiarazione
all’altro sesso.
Insomma volevamo sentirci più donne,facendo gli uomini!!! Riconoscevamo
così una superiorità, solo presunta peraltro, all’universo maschile:
imitarlo significava attribuirgli la funzione di modello perfetto e
immarcescibile. Chissà perché, a tal proposito mi torna in mente la
grande scrittrice Virginia Woolf, che cercava una stanza tutta per
sé,per potere scrivere non più imitando i grandi scrittori,ma con
accenti solo e del tutto femminili:obiettivo da lei peraltro
magnificamente raggiunto.
Da tale desiderio di imitazione, sono scaturite una serie di
conseguenze a cui non voglio pensare:crisi dell’uomo, sfrontatezza
della donna, confusione dei ruoli.
Con il risultato inatteso che, spesso, noi donne siamo diventate
autonome solo nei fatti, ma non nel modo di pensare. Molte di noi,
anche le più insospettabili, si sentono dimidiate senza un uomo
accanto, credono di non avere senso,cioè,da sole.Una persona invece,
uomo o donna che sia, ha sempre valore,in se’stesso e per sé stesso.E’
questa la più grande certezza che ognuno di noi possiede.
Tale è, per me, la vera emancipazione.
Ma ciò non significa che non abbiamo più bisogno degli uomini. Che
essere corteggiate o apprezzate non ci gratifichi. Anzi è proprio
questo quello che più di ogni altra cosa oggi ci manca da parte
dell'altro sesso. Quell’attenzione che ci fa veramente donne.
E allora, cari uomini, nelle sere tempestose portateci delle rose,
nuove cose, e vi diremo (forse!) ancora un altro sì!
Silvana La Porta