Si chiude l'anno
scolastico 2022-23 (esami di maturità a parte) e si aprono le danze per
il
Liceo Classico Europeo del Convitto Nazionale Mario Cutelli! Sabato 10
giugno
sera il magnifico palcoscenico del Cortile Vaccarini ha accolto gli
studenti e
le studentesse delle quinte classi che hanno volteggiato in un turbinio
di giri,
cambi, hesitation …
Fra i movimenti fluidi e lenti del valzer (Valzer n.2 di Dmitrj Shostakodich) e il ritmo saltellante, e a tratti frenetico, dello swing (Sandu degli Hot Sugar Band), i nostri giovani baldanzosi hanno emozionato la platea di docenti, genitori e docenti educatori, guidati sapientemente dalla prof.ssa M. Grazia Abramo.
Occhi scintillanti e abiti da sera elegantissimi hanno splendidamente e delicatamente invaso e variopinto le geometrie della corte del Convitto come nel gioco giapponese, di memoria proustiana, in cui i pezzi di carta indistinti, immersi in una scodella d’acqua, si colorano, si distendono, prendono contorno così il patio della scuola ha preso vita e i nostri ragazzi da boccioli acerbi, come li avevamo conosciuti al primo anno appena varcato lo scalone monumentale, sono diventati fiori policromi, curati e coltivati nel nostro giardino per cinque anni.
Cinque anni di studio, di lezioni, di regole ma anche di emozioni, di intensi rapporti umani, di amicizie che non dimenticheranno mai proprio come questo ballo di fine anno, momento inobliabile che ha tinteggiato l’ultimo giorno di scuola del Liceo.
Un Liceo diverso, nel “Convitto style” che vuol dire dieci ore al giorno trascorse insieme, di armadietti stracolmi di libri, di laboratori ed esercizi, di impegno e di progetti ma anche di sorrisi e risate sonore che risuonano fra le mura poderose, di condivisione, di viaggi e scambi, di pranzi e merende gustose, di file ed applausi. E da quello stesso scalone, scrutati dal busto imponente del conte Cutelli, sono scese le nostre ragazze sui tacchi alti con i loro cavalieri fieri e spavaldi: tutti pronti a mostrare la meraviglia della loro giovinezza, ad affrontare gli esami di maturità e la vita che hanno davanti, giovani donne e uomini che al Convitto lasciano il cuore.
Chissà se il conte, quando fece erigere questo edificio, desideroso di dare un contributo alla preparazione della dirigenza catanese, avrebbe mai immaginato tanta trepidazione e tanto entusiasmo!
E, a contorno delle danze, si è esibito anche un altro gruppo di studenti: alla tastiera Fabrizio Barbagallo di IIA, al sassofono Francesco Longo di IIA, al violino Vittoria D'Urso di IIA, al flauto traverso Riccardo Villari di IA, al basso Flavio Iuculano di IVE, alla batteria Caponnetto Giordano di IIE, alla chitarra classica Eco Lo Giudice, alla chitarra elettrica Francesco Stella di VA, cori e percussioni di Dagmar Dubois di ID, Anna La Macchia IIIA e Alice D' Amico di IIIA. I ragazzi hanno piacevolmente rallegrato la kermesse con vari pezzi fra cui Il mio canto libero di Battisti, Bohemian Rapsody dei Queen, Tema d'amore di Ennio Morricone con le voci di Daria Viglianisi di IVE e Giorgia Carobene di IE. Infine, un gustoso buffet di dolci, preparato dagli chef della mensa, ha deliziato gli ospiti.
Una serata piena di emozioni, di sguardi, di magoni, di abbracci e di saluti che tutti noi, che viviamo questo meraviglioso percorso formativo giorno per giorno, non dimenticheremo di certo.
Prof.ssa Giusy Gattuso
Fra i movimenti fluidi e lenti del valzer (Valzer n.2 di Dmitrj Shostakodich) e il ritmo saltellante, e a tratti frenetico, dello swing (Sandu degli Hot Sugar Band), i nostri giovani baldanzosi hanno emozionato la platea di docenti, genitori e docenti educatori, guidati sapientemente dalla prof.ssa M. Grazia Abramo.
Occhi scintillanti e abiti da sera elegantissimi hanno splendidamente e delicatamente invaso e variopinto le geometrie della corte del Convitto come nel gioco giapponese, di memoria proustiana, in cui i pezzi di carta indistinti, immersi in una scodella d’acqua, si colorano, si distendono, prendono contorno così il patio della scuola ha preso vita e i nostri ragazzi da boccioli acerbi, come li avevamo conosciuti al primo anno appena varcato lo scalone monumentale, sono diventati fiori policromi, curati e coltivati nel nostro giardino per cinque anni.
Cinque anni di studio, di lezioni, di regole ma anche di emozioni, di intensi rapporti umani, di amicizie che non dimenticheranno mai proprio come questo ballo di fine anno, momento inobliabile che ha tinteggiato l’ultimo giorno di scuola del Liceo.
Un Liceo diverso, nel “Convitto style” che vuol dire dieci ore al giorno trascorse insieme, di armadietti stracolmi di libri, di laboratori ed esercizi, di impegno e di progetti ma anche di sorrisi e risate sonore che risuonano fra le mura poderose, di condivisione, di viaggi e scambi, di pranzi e merende gustose, di file ed applausi. E da quello stesso scalone, scrutati dal busto imponente del conte Cutelli, sono scese le nostre ragazze sui tacchi alti con i loro cavalieri fieri e spavaldi: tutti pronti a mostrare la meraviglia della loro giovinezza, ad affrontare gli esami di maturità e la vita che hanno davanti, giovani donne e uomini che al Convitto lasciano il cuore.
Chissà se il conte, quando fece erigere questo edificio, desideroso di dare un contributo alla preparazione della dirigenza catanese, avrebbe mai immaginato tanta trepidazione e tanto entusiasmo!
E, a contorno delle danze, si è esibito anche un altro gruppo di studenti: alla tastiera Fabrizio Barbagallo di IIA, al sassofono Francesco Longo di IIA, al violino Vittoria D'Urso di IIA, al flauto traverso Riccardo Villari di IA, al basso Flavio Iuculano di IVE, alla batteria Caponnetto Giordano di IIE, alla chitarra classica Eco Lo Giudice, alla chitarra elettrica Francesco Stella di VA, cori e percussioni di Dagmar Dubois di ID, Anna La Macchia IIIA e Alice D' Amico di IIIA. I ragazzi hanno piacevolmente rallegrato la kermesse con vari pezzi fra cui Il mio canto libero di Battisti, Bohemian Rapsody dei Queen, Tema d'amore di Ennio Morricone con le voci di Daria Viglianisi di IVE e Giorgia Carobene di IE. Infine, un gustoso buffet di dolci, preparato dagli chef della mensa, ha deliziato gli ospiti.
Una serata piena di emozioni, di sguardi, di magoni, di abbracci e di saluti che tutti noi, che viviamo questo meraviglioso percorso formativo giorno per giorno, non dimenticheremo di certo.
Prof.ssa Giusy Gattuso