Dopo una calorosa e gioiosa presentazione nello stile tipico salesiano dirigente, alunni e docenti hanno ascoltato all'inizio solo 'curiosi', ma via via che foto e parole sono scorse e giunte al cuore, l'ascolto si è fatto sempre più denso di attenzione, di interesse e di rispetto.
Momento di confronto che ha toccato le più intime corde di ciascuno dalla riflessione sulla diversità come 'valore aggiunto' e come 'punto di forza', alla testimonianza di quanto realizzato e vissuto dai volontari dell'Associazione sia qui in Sicilia nei centri di accoglienza (Piazza Armerina, Aidone, Catania, Villarosa, Pietraperzia) sia nei vari Paesi di provenienza dei ragazzi neri come il 'cioccolato fondente', come li ha simpaticamente definiti un alunno!
Diverse le domande suscitate e a cui Alì e Ebrima hanno risposto con la loro coraggiosa testimonianza e con il loro sorriso, mantenuto nonostante il dramma della sofferenza tracciato dal 'viaggio' nel profondo della loro carne. Hanno raccontato della 'diversità' di opportunità; hanno raccontato delle loro famiglie di provenienza, delle madri e dei padri, dei fratelli e delle sorelle abbandonati a malincuore in cerca di una possibile speranza di realizzazione dei loro sogni. Sogni di istruzione e di pace, di professionalità e di serenità. Certo, perché 'a casa loro' ciò gli viene negato. Hanno raccontato infine del grande desiderio di dignità che stanno cercando di conquistare ciascuno di essi a costo di enormi sacrifici, a costo della stessa vita.
Dopo l'incontro Cinzia e i ragazzi e si sono trattenuti ancora a lungo in alcune classi dove hanno condiviso ancora con gli alunni, oltre alla merenda, altri preziosi spunti di riflessione che hanno commosso fino alle lacrime soprattutto quando Ebrima non è riuscito a parlare di alcuni episodi del suo 'viaggio'... Un grande abbraccio circolare è stato il momento conclusivo fra ospiti e alunni ai quali questi ultimi hanno chiesto perfino gli autografi, come a dei veri 'eroi'.
ins. Maria Teresa Daniela Giunta