Natale è un giorno della nostra infanzia. È un giorno pieno d’innocenza e di stupore, di meraviglia e di mistero. È memoria viva di speranza e di sapienza, di candore e di purezza, di verità e di saggezza. Forse l’uomo, ogni uomo, l’uomo di ogni tempo, non sarà più tanto uomo come in quel momento, al cospetto del Dio Bambino, in quella grotta di Betlemme. E forse non ci sarà più un’unione, una condivisione, una vera "connessione", una comunione così intima, così carnale, così umana e divina, tra uomo e dio, come in quella notte di Betlemme. Ma perché Dio ha voluto come testimoni oculari da una parte gli ultimi, i piccoli, i pastorelli di Betlemme, e dall’altra i ricchi, i potenti, i Re Magi? E perché proprio quella notte, in quel posto sperduto, ai confini dell’impero?
Quante domande e quanti misteri in quella notte di Betlemme, tra quella paglia, in quella grotta dove tutto ebbe inizio!
Ma a noi piace ricordare che Natale è nuttata a casa nella nonna, attorno ‘a conca, davanti al presepe, a fare ‘a nuvena e a raccontare cunti e fatti antichi; è odore di casa e di famiglia, di muschio e di candele, di arance e di ficu sicchi; è sapore d’infanzia e di giochi, di spensieratezza e di vacanza, di ‘mmugghiati e d’uva candita, di scacciati e di vino forte; è profumo d’antico e di nuovo, d’incenso e di novene, di paglia e di pastorelli. Natale è veramente il più bel giorno della nostra vita.
Senza aggettivi e superlativi, senza fronzoli, senza nascondimenti.
Natale non è solamente un’icona del passato. Il racconto d’un lieto evento accaduto tanto tempo fa, in un luogo assai lontano.
Natale non è solamente la sacra immagine del Bambinello di Betlemme, dei pastori e dei Re Magi. Un evento divino, atteso e narrato da oltre due mila anni. Non è solamente un "Si", donato per amore a ciascuno di noi.
Natale è identità e cultura, arte e tradizione, poesia e letteratura, linguaggio e musica. E radici. Le nostre radici. E della nostra terra.
Buon Natale a tutti!
Angelo Battiato
angelo.battiato@istruzione.it