06 Ago 2014 - La
conferma è arrivata intorno alle 11:30, ora italiana: dopo 10 anni di
viaggio nel profondo del Sistema Solare - passati per quasi un terzo in
'ibernazione' - e a sette mesi dal suo risveglio, Rosetta è finalmente
entrata nell'orbita della cometa 67P Churyumov-Gerasimenko. 'Centrando'
un minuscolo corpo di roccia e ghiaccio (appena 4 km il nucleo) dopo
aver 'macinato' miliardi di km all'interno del sistema solare.
Nessun oggetto spaziale costruito dall'uomo era mai riuscito ad
'agganciare' una cometa: nel 1986 la sonda Giotto era arrivata a 560 km
di distanza dalla cometa di Halley, questa volta Rosetta è quasi sei
volte più vicina (100 km) e, soprattutto, è lì per restarci.
Adesso la piccola-grande sonda ESA dal cuore italiano e la sua cometa
si trovano a circa 405 milioni di km dal pianeta Terra, più o meno a
metà strada tra le orbite di Giove e di Marte, e hanno incominciato la
loro corsa insieme verso il Sole, lanciate alla velocità di 55mila km
orari.
Lo straordinario avvenimento è stato seguito in diretta dal centro
ESA-ESOC di Darmstadt, con un evento e la trasmissione live del
'rendez-vous, alla presenza dei massimi vertici di tutte le
organizzazioni coinvolte. Tra gli altri, il Direttore generale di ESA
Jean-Jacques Dordain, il presidente del Cda dell'Agenzia spaziale
tedesca (DLR) Johann-Dietrich Worner, il presidente dell'Agenzia
spaziale francese (CNES) Jean-Yves Le Gall e il presidente dell'Agenzia
spaziale Italiana (ASI) Roberto Battiston.
"Dopo dieci anni, cinque mesi e quattro giorni - ha commentato a caldo
Dordain - possiamo finalmente dire: ci siamo! Adesso può cominciare
l'esplorazione delle nostre origini".
"E' stato come provare a lanciare un grano di sabbia da Darsmtad fino a
Roma, colpendo un atomo" ha detto Battiston durante il suo intervento.
"E questo è stato possibile - ha aggiunto - grazie allo sforzo
congiunto dell’Europa e all’appoggio dell’Italia, che ha fortemente
contribuito alla missione e alla sua parte scientifica. Voglio
ringraziare l’INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica, il Politecnico
di Milano, l'Università di Padova e la Parthenope di Napoli ma
anche Thales Alenia Space che ha contribuito per la parte industriale".
Il presidente dell'ASI ha poi rivolto un ricordo particolarmente
sentito, ed applaudito dalla platea, alla professoressa Angioletta
Coradini, scomparsa quesi tre anni fa, "cui la comunità della
planetologia deve molto" e che ha dato un contributo fondamentale a
Rosetta progettando e sviluppando lo strumento Virtis.
Quella di oggi è solo l'ultima di una serie di dieci manovre cominciate
a maggio per regolare la velocità e la traiettoria di Rosetta
adattandosi gradualmente a quelle della cometa (manovre di
‘aggiustamento’ che continueranno per mantenersi nell’orbita
‘artificiale’ di 67P Churyumov-Gerasimenko): se solo una di queste non
fosse riuscita perfettamente, l’intera missione sarebbe fallita.
"Abbiamo fatto una strada straordinariamente lunga da quando l’idea di
questa missione è stata discussa alla fine degli anni Settanta e poi
approvata nel 1993 - spiega Alvaro Giménez, Direttore dell’esplorazione
Robotica di ESA - e ora siamo pronti a riscrivere quel che sappiamo
delle comete per i decenni a venire".
Nelle prossime settimane Rosetta si avvicinerà sempre di più alla sua
cometa (qui a destra ritratta in uno degli ultimi ‘scatti’ di Osiris)
fino a dimezzare l’attuale distanza e comincerà a disegnarne una mappa
dettagliata, indispensabile per decidere su quale punto della
superficie della cometa avverrà il prossimo grande evento della
missione: il rilascio e l’atterraggio del lander Philae, in calendario
per l’11 novembre prossimo.
"A fine agosto – spiega Enrico Flamini, Chief Scientist di ASI,
direttamente coinvolta nella selezione dei potenziali ‘siti di sbarco’
– ci sarà un primo meeting per l’individuazione di una rosa di cinque
possibili siti, tra i quali a metà settembre ne saranno comunque scelti
due, e non uno solo, per avere a disposizione un’alternativa
d’emergenza”.
Lanciata il 2 marzo 2004 da Kourou, nella Gujana Francese, Rosetta ha
percorso finora più di 6.000 milioni di kilometri. Nel suo percorso si
contano diversi “incontri”: la sonda ha sfruttato l’effetto “fionda
gravitazionale” una volta attorno a Marte e tre volte attorno alla
Terra e ha effettuato due fly-by con gli asteroidi Steins e Lutetia
rispettivamente nel 2008 e nel 2010.
Rosetta è stata posta poi in stato di 'ibernazione' per ben 31 mesi:
per la parte più lontana dal Sole, quando ha viaggiato verso l’orbita
di Giove dove i suoi pannelli solari non potevano garantire sufficiente
energia per gli strumenti ed apparati di bordo. Si è poi svegliata
automaticamente, comandata da un suo orologio interno e senza segnali
provenienti dalla Terra, il 20 gennaio scorso.
Dopo il risveglio, Rosetta ha proseguito l’avventura alla volta della
tappa finale e principale del suo epico viaggio: la cometa
67P/Churyumov-Gerasimenko, che ha raggiunto oggi - 'enterando' nella
sua orbita - e che scorterà nel suo avvicinamento al Sole fino alla
fine del 2015, con l’obiettivo di effettuare una serie di indagini
dettagliate sulle sue caratteristiche. Per farlo azzarderà una impresa
mai tentata prima: il rilascio di un lander. Philae che, lo ripetiamo,
atterrerà sulla superficie della cometa il prossimo novembre.
Rosetta è una missione dell’ESA con contributi dei suoi stati membri e
della NASA. Il lander Philae è stato sviluppato da un consorzio
internazionale a guida di DLR, MPS, CNES e ASI. La partecipazione
italiana alla missione consiste in tre strumenti scientifici a bordo
dell’orbiter: VIRTIS (Visual InfraRed and Thermal Imaging Spectrometer)
sotto la responsabilità scientifica dell’IAPS (INAF Roma), GIADA (Grain
Impact Analyser and Dust Accumulator) sotto la responsabilità
scientifica dell’Università Parthenope di Napoli, e la WAC (Wide Angle
Camera) di OSIRIS (Optical Spectroscopic and Infrared Remote Imaging
System) sotto la responsabilità scientifica dell'Università di Padova.
A bordo del lander, è italiano il sistema di acquisizione e
distribuzione dei campioni SD2 (Sampler Drill & Distribution),
sotto la responsabilità scientifica del Politecnico di Milano, ed il
sottosistema dei pannelli solari.
La scheda sulla missione
Rosetta sul sito dell'ESA
Asi.it