CRISTIANESIMO E ANARCHIA
a cura di Antonio Di Grado
Partendo dal vangelo di Marco, il più antico (e il più enigmatico ed eversivo) dei vangeli canonici, per arrivare a Simone Weil, si vuole dimostrare (o meglio congetturare) la radicale alterità, estraneità, inappartenenza del cristianesimo originario, così come della fede dei mistici e degli eretici, rispetto alla storia, alle istituzioni, alle idee, alle norme e alle forme della civiltà occidentale e della "modernità". Il cristianesimo di cui si parla è naturalmente un cristianesimo senza chiese, come sarebbe piaciuto a Gide; ed è un cristianesimo plurale, così come tanti e diversi erano i cristianesimi delle origini prima di essere soffocati dalle ortodossie. È fede e non "religione": e perciò aperta a tutte le fedi.
Antonio Di Grado è docente di Letteratura Italiana presso l'Università di Catania.
ingresso libero, con sottoscrizione volontaria, apericena dalle ore 19.30
ALE'-Ateneo Libertario Etnèo
Teatro Coppola - Teatro dei Cittadini
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