«La conoscenza
della lingua del Paese in cui vivono e lavorano rappresenta per gli
immigrati una condizione fondamentale per il loro pieno inserimento nel
tessuto culturale e civile delle società europee. È grazie alla lingua
che possono realizzare la loro integrazione nei luoghi di lavoro, di
studio, di svago e di socializzazione culturale. È grazie alla lingua
che possono comprendere la realtà socio-culturale che li circonda e
viverci da cittadini pienamente consapevoli dei propri diritti e dei
propri doveri. È sempre grazie alla lingua che possono superare la
tentazione dell’autoisolamento e dell’autoesclusione». Con queste
parole il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha
aperto il 5 luglio il Convegno sul tema “Lingua,
immigrazione, integrazione. Parlarsi, incontrarsi, conoscersi”,
promosso dalla Camera in collaborazione con la Società Dante Alighieri
e la Fondazione IntegrA/Azione. «Oltre che della cittadinanza sociale -
ha proseguito il Presidente Fini - la padronanza della lingua è un
presupposto necessario anche della cittadinanza politica, che vuol dire
essenzialmente il coinvolgimento e la partecipazione del nuovo italiano
nella vita della comunità nazionale cui sente di appartenere,
condividendone valori e obiettivi di fondo. La lingua è uno dei
migliori e più efficaci strumenti dell’esperienza interculturale. È il
veicolo per camminare insieme e per costruire un’Italia che sia nuova,
più libera, più dinamica, più fiduciosa del futuro». «La produzione di
materiali didattici e pubblicazioni scientifiche, la realizzazione di
corsi di formazione e di aggiornamento per gli insegnanti, l’avvio di
progetti di formazione linguistica e professionale per immigrati sono
le attività attraverso cui si declina l’impegno della Dante Alighieri
per la costruzione di una società plurale, in cui l’italiano sia il
luogo dell’incontro con i nuovi cittadini, ha spiegato l’Ambasciatore
Bruno Bottai, Presidente della Società Dante Alighieri. Tutto questo
non sarebbe stato possibile senza il prezioso impegno delle nostre 423
sedi all’estero e degli 88 Comitati diffusi in tutto il territorio
nazionale, che organizzano periodicamente corsi di lingua italiana per
stranieri». Agli interventi iniziali del Presidente della Camera e
dell’Ambasciatore Bottai sono seguite la proiezione della
videointervista del sociologo Zygmunt Bauman e le relazioni di Gian Maria
Fara Presidente di Eurispes, Lucio Caracciolo, Direttore di Limes,
Massimo Arcangeli, Responsabile scientifico PLIDA -Progetto Lingua
Dante Alighieri-, Francesco Susi, Direttore del Dipartimento dei
processi interculturali dell’Università degli Studi Roma Tre, e Luca
Odevaine, Presidente della Fondazione IntegrA/Azione. Moderatore del
dibattito il giornalista parlamentare del TG1, Angelo Polimeno.www.ladante.it
Redazione
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