Il primo aprile
è il 91º giorno del calendario gregoriano (il 92º negli anni
bisestili). Mancano 274 giorni alla fine dell’anno. Ma il primo aprile
e’ diventato il giorno piu’ goliardico dell’anno, quello degli scherzi,
delle beffe, del cosiddetto “pesce d’aprile”. Ma da quando esiste
questa tradizione? Le origini del pesce d’aprile non sono note, anche
se sono state proposte diverse teorie. L’ipotesi più accreditata negli
ambienti accademici fa risalire l’origine del pesce d’aprile ad un
periodo antecedente al 154 A.C., quando il primo aprile segnava
l’inizio dell’anno. Più tardi, la Chiesa soppresse la festa stabilendo
l’inizio dell’anno il primo di gennaio. La vecchia tradizione continuò
comunque a sopravvivere tra i pagani che per questo venivano derisi e
scherniti. Prima dell’adozione del Calendario Gregoriano nel 1582,
veniva osservato come Capodanno da diverse culture distanti, come
l’antica Roma e l’India. Il Capodanno era in origine celebrato dal 25
marzo al 1º aprile, prima che la riforma gregoriana lo spostasse
indietro al 1º gennaio. Un’altra ipotesi, abbastanza diffusa, si rifà
invece al rito pagano, legato all’antico calendario giuliano, quando il
primo di aprile segnava l’inizio del solstizio di primavera. Terminato
l’inverno, l’avvento della stagione primaverile segnava il rinnovamento
della terra e della vita. In questa occasione, tra il 25 di marzo e il
primo di aprile, si usava propiziare gli dèi offrendo doni e facendo
sacrifici in loro onore. La festa era anche occasione per esprimersi in
massima libertà con lazzi, burle e buffonerie. In seguito a ciò,
secondo una prima versione sull’origine di questa usanza, si creò in
Francia la tradizione di consegnare dei pacchi regalo vuoti in
corrispondenza del 1º di aprile. Il nome che venne dato alla strana
usanza fu poisson d’Avril, per l’appunto pesce d’aprile. Tuttavia,
quella del pesce d’aprile, è un’usanza talmente diffusa nel mondo che
gli antropologi hanno necessariamente pensato ad un’origine ancor più
antica, capace conseguentemente di spiegare come mai sia presente in
così tante culture diverse e geograficamente lontane.E cosi alcuni
studiosi hanno ipotizzato come origine del pesce d’aprile l’età
classica, ed in particolare sia nel mito di Proserpina che dopo essere
stata rapita da Plutone, viene vanamente cercata dalla madre, ingannata
da una ninfa, sia nella festa pagana di Venere Verticordia alcune
possibili comunanze con l’usanza attuale. Con l’avvento del
Cristianesimo, nell’Impero Romano feste di questo tipo furono
sostituite con altre festività religiose al fine di far scomparire per
sempre gli usi e le tradizioni pagane. Questo fu il destino che toccò
anche alla festa del primo di aprile, rimpiazzata da quella della
Pasqua. Le persone che, nonostante ciò, si ostinavano a festeggiare il
vecchio rito pagano venivano ridicolizzate e fatte oggetto di scherzi e
burle di ogni tipo. Ci sono dunque molte storie sulla nascita di questa
bizzarra ricorrenza, ma l’ipotesi più convincente pare sia questa:
tutto ebbe inizio durante il regno di Carlo IX di Francia. Verso la
metà del XVI secolo, in tutta la Francia le celebrazioni del nuovo anno
cominciavano il 25 marzo e finivano una settimana dopo, il 1°aprile
appunto. Nel 1564, attraverso il decreto di Roussillon, il re decretò
l’adozione del calendario gregoriano facendo diventare così il primo
giorno dell’anno il 1 gennaio. Si racconta che molti francesi o
contrari a questo cambiamento o che semplicemente se ne dimenticarono,
continuarono a scambiarsi regali, festeggiando durante la settimana che
terminava con il 1°aprile. Dei burloni però decisero di ridicolizzarli,
consegnando regali assurdi, organizzando feste inesistenti, facendo
nascere così la tradizione di fare scherzi il primo giorno di aprile.
La leggenda- Tra le leggende popolari, ne esiste una che narra che la
creazione del mondo terminò il 1°aprile e in quel giorno il Signore,
finite tutte le cose, tornò in cielo. I primi uomini creati erano come
storditi e non sapendo cosa fare si misero a cercare il cibo per
sfamarsi e un posto riparato per passare la notte; molti intralciavano
le ricerche dei più intraprendenti, finché, in una confusione generale,
i più sciocchi furono inviati lontano a prendere cose inesistenti:
nasce così da questo aneddoto l’usanza di mandare i creduloni in giro a
cercare ciò che non esiste. Perche’
si chiama “Pesce d’aprile“? Il nome sembra derivare dallo
zodiaco: qualsiasi evento accaduto in quella data era relazionato con
il fatto che il Sole lasciava la costellazione dei Pesci. Da qui
l’usanza di “festeggiare in modo insolito” il primo aprile si è diffusa
ovunque. Ad esempio, i nostri cugini francesi utilizzano simbolicamente
l’immagine del sole, nel suo passaggio dal segno dei Pesci a quello
dell’ArieteIn Italia, l’uso di festeggiare il “Pesce d’Aprile” risale
al periodo a cavallo tra il 1840 e il 1860 e venne importato dalla
Francia. In un primo momento la tradizione crebbe solo tra i ceti
medio-alti, poi si diffuse anche tra il resto della popolazione.
Insomma, le vittime predestinate delle burle sono i sempliciotti, gli
ingenui, ai quali si chiedono cose assurde! Tutt’oggi vi è la
tradizione di vendere cioccolata a forma di pesce, mentre fra i ragazzi
si era soliti attaccare pesci di carta o bigliettini con scritte
goliardiche ai vestiti degli adulti o dei coetanei. In Inghilterra le
origini della festa, anche qui forse importate dalla Francia, si
attestano intorno al XVIII secolo, e in Scozia, il “Pesce d’Aprile”
dura due giorni: durante il secondo giorno, chiamato “Taily Day”
(Giorno delle natiche), gli scozzesi si divertono attaccando dietro le
spalle del Gawk (il tonto) un cartello con la scritta “Kick me”
(Prendimi a calci). Negli Stati Uniti, la festa deriva dalla tradizione
inglese. Quando gli inglesi si stabilirono in America perpetuarono
l’uso di festeggiare il primo di aprile con scherzi veri e propri, a
volte anche pesanti, tutto a conferma che il modo di festeggiare si
conforma all’umorismo locale. In Francia, come del resto anche in
Italia, si usa l’espressione “Poisson d’Avril” (“pesce d’aprile”), in
riferimento al Sole che, alla fine di marzo, lascia il segno dei Pesci
per entrare in Ariete. Nei paesi anglofoni, come ad esempio il Regno
Unito e gli Stati Uniti, invece , la ricorrenza del primo aprile si
chiama “April fool’s day” (“Il giorno dello sciocco d’aprile”), dove il
termine “fool” richiama alla mente il “Fool”, il folletto delle corti
medioevali, sottolineando cosi’ la connotazione scherzosa della festa.
Infine, in Germania “Aprilscherz” e’ piu’ semplicemente lo “Scherzo
d’Aprile”: latradizione tedesca fa risalire l’origine di questa festa
all’anno 1530, anno in cui gli Asburgo decisero di riformare il sistema
monetario allora in vigore. Gran parte della popolazione attendeva con
fermento la data del primo aprile per far fortuna sulle spalle di chi
della riforma non era a conoscenza. Ma, la riforma, purtroppo per loro,
non fu mai attuata e gli speculatori riscossero nient’altro che
scherno.Il pesce d’aprile viene festeggiato anche in India, dove esiste
una analoga festa secolare chiamata “Huli”.Il 31 di marzo, si usa
prendersi gioco dei conoscenti, facendo compiere loro peripezie
inutili. Usanza analoga ma data diversa invece in Messico, in cui “El
Dia de los Innocentes” (l’equivalente del nostro pesce d’aprile) cade
il 28 di dicembre e ricorda la strage degli innocenti compiuta da
Erode. Lo spirito ilare dei messicani che li induce a sdrammatizzare
persino le tragedie, esorcizzandole col riso, ha fatto in modo che
questo giorno drammatico si trasformasse in una occasione di festa.
In questo giorno tutto cio’ che si concede in prestito non ritornera’
piu’ al legittimo proprietario, e lo scherzo consiste proprio nel
convincere i conoscenti a prestare qualsiasi cosa. Se l’amico
sprovveduto risponde alla richiesta, non sospettando lo scherzo,
l’autore dello scherzo gli recapita a casa dei dolci o un piccolo
giocattolo in memoria dei bambini innocenti uccisi da Erode. Diversi
mezzi di comunicazione di massa hanno deliberatamente o
involontariamente diffuso in molti paesi diversi pesci d’aprile.
Persino giornali e televisioni considerate serie considerano il primo
aprile un giorno in cui è lecito far passare per informazione corretta
bufale anche notevoli. Ogni anno in questo giorno compaiono delle
notizie vere che poi si rivelano false. Gli scherzi più clamorosi che si sono
susseguiti nel corso degli anni. Lo sbarco dei marziani Lo
scherzo più difficile, ma anche uno tra i più riusciti, è quello di
Orson Welles. Per il primo aprile 1938 il celebre regista americano
progetta uno speciale programma radiofonico. A causa di problemi
tecnici, però, non è possibile mandarlo in onda. Ma Welles non si
arrende e qualche mese dopo, più precisamente il 30 ottobre, finalmente
la radio trasmette “La Guerra dei Mondi”: radiocronaca dello sbarco dei
marziani. Tra la popolazione è subito panico generalizzato. I
centralini radiofonici delle stazioni di polizia e dei giornali vengono
invasi da centinaia di telefonate: gli americani vogliono capire cosa
stia succedendo. Qualcuno tira fuori la maschera antigas della prima
guerra mondiale, tutti scappano terrorizzati nelle strade, prendendo
d’assalto autobus e treni. C’è persino chi afferma di averli visti
davvero quei marziani. La cronaca della radio, che già all’epoca era
considerata – soprattutto tra le masse – un medium di massima fiducia,
si trasformatava in una realtà da incubo. L’indomani torna finalmente
la calma, ma per le strade si contano danni per milioni di dollari. Il
giorno prima non era stato il primo aprile, ma ugualmente il programma
di Orson Welles era stata una bella beffa per gli americani. Il volo d’uccello a Firenze La
bravata più antica di cui si ha notizia è quella del maestro
Buoncompagno da Firenze. Sul finire del XIII secolo questo simpatico
personaggio fa sapere al popolo bolognese che il primo aprile avrebbe
sorvolato la città usando un congegno di sua invenzione. Tra la
popolazione la curiosità è tanta e tutti, nel giorno stabilito, si
recano al Monte di Santa Maria per assistere allo strepitoso
spettacolo. Puntuale, Buoncompagno si presenta all’appuntamento con un
paio di enormi ali ma… un improvviso vento sfavorevole impedisce il
volo! Quella che doveva essere una simulazione del volo d’uccello in
realtà era un goliardico pesce d’aprile. La cremazione del mahrajà Nel
marzo 1878 la Gazzetta d’Italia annuncia un’altra strana notizia. Il
primo aprile, nel parco delle Cascine, i fiorentini avrebbero potuto
assistere alla cremazione di un mahrajà indiano. La curiosità per una
cerimonia del tutto sconosciuta in quell’epoca attira una grande folla.
Inizia l’attesa, passano le ore ma non arriva nessun carro funebre con
la salma dell’indiano da cremare. Poi, all’improvviso, tra i cespugli,
si fa strada un gruppo di ragazzi che gridano: “Pesci d’Arno fritti!”.
Fortunato l’indiano, che non era morto, e beffati i fiorentini che,
come raccontano le cronache dell’epoca, si allontanano ammutoliti…
facendo gli indiani. Gli alberi
di spaghetti Altre tre grandi burle arrivano direttamente dalla
Gran Bretagna, dove il quotidiano The Guardian e la tv pubblica BBC, si
sono divertiti a comunicare notizie incredibili. La BBC nel 1957,
proprio il primo aprile, ha trasmesso un reportage verosimile sulla
raccolta degli spaghetti in Svizzera. Ha raccontato cioè che si stavano
potando degli alberi che producevano questo tipo di pasta. Qualche anno
più tardi, nel 1965, annunciò invece dei test per una nuova tecnologia:
Smell-o-vision, che permetteva di trasmettere odori attraverso le onde
dell’aria. In tutti e due i casi tanti telespettatori hanno chiamato
per saperne di più. Il quotiano The Guardian invece il primo aprile del
1977 ha dedicato qualche pagina alla descrizione dettagliata dell’isola
di San Serriffe, peccato che questo stato non esistesse. Le beffe di Google Il celebre
motore di ricerca Google, non è da meno in quanto a scherzi. Per ben
due volte ha gabbato per bene gli utenti di mezzo mondo. Una volta, nel
2007, ha lanciato Google TiSp, una connessione gratuita ad internet che
prevedeva l’acquisto di un kit con modem e cavo da inserire nel wc di
casa. Tutto supportato da un sito internet. Di recente poi, nel 2008,
ha annunciato l’apertura delle iscrizioni per aspiranti astronauti che
avessero voluto trascorrere il resto dei giorni su Marte. Una vera e
propria ricerca di personale che non è passata di certo inosservata! Lo
scorso anno aveva annunciato la promozione di un servizio che sarebbe
stato in grado di riconoscere la voce degli animali, creando anche un
apposito sito. Tempi recenti hanno visto contribuire al grande
calderone degli scherzi mondiali, anche alcune personalità italiane.
Per esempio nel 1998 apparve sul sito rockol un articolo firmato Franco
Zanetti, in cui si annunciava l’uscita dell’ultimo album di Lucio
Battisti, prosaicamente intitolato “L’asola”: gioco di parole che
rimanda alla parola sòla che, tradotta dal dialetto romanesco,
significa per l’appunto ‘fregatura’.
Ma e’ capitato anche che notizie nate come burle e spiritosaggini
vengano prese per vere dagli altri media, facendo letteralmente il giro
del mondo. E’ il caso dell’episodio avvenuto proprio lo scorso anno,
quando venne comunicato che il film ‘Lo Hobbit’ sarebbe stato prodotto
in 4D, aggiungendo, durante la proiezione, anche nuove tipologie di
stimolo che avrebbero interessato la percezione corporea e l’olfatto.
La notizia, incredibilmente, fu poi riportata dall’Ansa, La Repubblica,
TGCom e altre testate italiane.
Talvolta paradossalmente, alcuni “Pesce d’Aprile” si sono rivelati una
bufala anticipatrice di qualcosa che si è poi verificato. Rilevante è
quella organizzata alla fine degli anni ‘80 da una tv britannica che in
una trasmissione presentò uno speciale tipo di walkman (il Chippy) in
grado di contenere centinaia di canzoni grazie ad un microchip. Una
decina d’anni dopo fu ideato un oggetto ormai di uso comune: il lettore
MP3. Ma nessuno e’ esente: Ryanair .ha inviato una email ai suoi
passaggeri per avvertirli della decisione di organizzare voli senza
bambini. L’anno passato un famoso sito studentesco (studenti.it),
annunciava che l’allora Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini
avrebbe dichiarato: quest’anno non vi saranno gli esami di maturità, si
promuoveranno tutti gli studenti con il 60 politico. Operazione che
oltre a rendere omaggio ai 150 anni dell’unità d’Italia, farà
risparmiare 150 milioni di euro.
www.conipiediperterra.com