Il Liceo Scientifico Statale “E. Boggio Lera” di Catania indice per l’anno scolastico 2011/2012 il primo Concorso Provinciale di Matematica a squadre per studenti che frequentano il triennio della scuola secondaria di secondo grado denominato “Potenza di”. Ogni squadra sarà costituita da sei studenti: due di terza, due di quarta e due di quinta.
La domanda di partecipazione dovrà essere inviata in formato elettronico all’indirizzo CTPS020004@istruzione.it entro il 29 febbraio 2012.
L’elenco delle squadre iscritte sarà pubblicato sul sito web del Liceo Boggio Lera (www.liceoboggiolera.it).
La gara si svolgerà presso la sede staccata del Liceo Boggio Lera in Corso Indipendenza 6 Catania, giorno 30 marzo 2012.
La prova sarà predisposta da una Commissione presieduta dal prof. Maurizio Pennini docente del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli Studi di Catania e da quattro docenti di Matematica.
La squadra prima classificata si aggiudicherà il primo premio consistente nella somma in denaro di 1000 euro, la seconda classificata 500 euro, la terza classificata 300 euro.
Alfio Petrone
alfiopetrone@virgilio.it
Lettera della classe VA
dedicata alla prof.ssa Zina Bianca
"Vorremmo poter dire tutto con poche parole, ma anche il dilungarci non sarebbe sufficiente a dire abbastanza, adesso, le vogliamo soltanto esprimere il nostro orgoglio per averla avuta come insegnante, e ricordare i meriti che come suoi alunni le riconosciamo: ci ha insegnato una materia, la matematica, e ci ha insegnato molto di più.
Ci ha insegnato a crederci sempre e con ostinatezza, ci ha insegnato che l’uomo è una funzione illimitata superiormente, ce lo ha insegnato tutte le volte che il suo sorriso splendeva oltre il grigiore dei giorni più tristi. Lei si dispiaceva per noi se non studiavamo, perché sapeva che ci giocavamo il futuro, e Lei si era votata a costruirlo quel futuro, e ci accompagnava dove non potevamo camminare soli, dove il nostro “occhio della mente” era ancora troppo debole per vederci chiaro, e Lei riusciva sempre a comprenderci, e ad appassionarci alla sua materia.
Il mondo che ci ha mostrato non è fugace e non ha confini, in un mondo come quello oggi noi vediamo anche Lei, Professoressa, in quel mondo nulla è superfluo, ogni numero per la sua posizione ha il suo significato, ogni teorema non è che l’esplicarsi di una realtà immediata, tangibile; riconosciamo adesso l’importanza che la sua presenza ha avuto per noi, siamo certi che la sentiremo vicina, perché nulla del suo operato è stato vano, per questi strumenti che ci ha dato siamo certi dell’infinito debito che abbiamo verso di Lei.
E siamo certi che in noi rimarrà un po’ della sua luce, perché Lei ha scelto di splendere per tutti, per le sue ragazze e per i suoi ragazzi; tutta la sua forza, la sua tenacia, la sua allegria persisterà nel nostro mondo come una mano invisibile, come la carezza possente di una guida; ci ha insegnato che tutto si conquista con l’impegno, ma esiste sempre un modo per risolvere qualsiasi problema, ogni equazione ha la sua soluzione, noi lo sappiamo, e domani continueremo a chiamarla quando ci servirà una spiegazione e la sentiremo ancora avvicinarsi a noi con passo silenzioso come un a nuvola portata dal vento a suggerirci la soluzione.
E tornerà il ricordo a rafforzarci nel presente, tutte le volte che non eravamo in vena di lavorare, quante volte ci ha capiti, ci ha seguiti con pazienza, ci ha aspettati nelle nostre incertezze, ci ha incitati quando eravamo abbattuti, ci ha consigliati quando non sapevamo cosa fare, e poi ci ha richiamati all’ordine quando sconfinavamo nella pigrizia. Noi di VA avremmo voluto tanto che ci accompagnasse anche nell’ultima avventura di questi anni di Liceo, ma tutto quello che ci ha dato è molto più di una preparazione ad un esame, è una preparazione alla vita, ci ha costruiti non con le parole, ma con le azioni, ci ha mostrato la coerenza, la correttezza, la piena dedizione a una idea, all’idea che il valore di una persona non sta nell’abilità di dominare, ma di offrire con gratuità, non conta quante persone dipendono da noi, ma da quante grazie a noi saranno libere di giudicare, di vivere se stesse nella libertà e nella forza che solo la cultura e la consapevolezza può dare. Nel mondo astratto e perfetto della matematica cui tutta la realtà si piega impotente, sta proprio l’affermazione più chiara, il fondamento più sicuro, con cui possiamo affermare che l’uomo può dominare la sua vita, può giocare sulle sue variabili, sulle variabili che il destino gli assegna, con tutti gli operatori di cui dispone, ed oggi ci accorgiamo, che
ci ha mostrato anche la soluzione dell’equazione della nostra esistenza, cui tutte le nostre azioni devono essere orientate, tutto in un giudizio che vediamo imprimersi col fuoco sulla nostra anima:
che una donna o un uomo ha veramente riscattato se stesso quando si è dato tutto per gli altri, che ha vissuto davvero soltanto quando ha insegnato con il suo esempio a vivere consapevolmente, quando rimarranno nuove donne e nuovi uomini a conservare l’umanità nel sentimento della fiducia e nel principio della correttezza.
Noi siamo parte della sua opera, e ci sentiamo fieri di averla avuta con noi per un tratto del suo cammino ad indicarci la strada, per ricordarci che solo in apparenza siamo schiavi del nostro destino.
Ci lega a lei, un rispetto, una devozione, una riconoscenza infinita, ma anche molto di più profondo:
un affetto sincero che non potevamo dimostrare, perché anche noi alunni dobbiamo mantenere il nostro ruolo.
Il nostro saluto non è un addio, perchè possiamo affermare con certezza che lei rimarrà nei nostri cuori, rappresenterà sempre un modello, un riferimento che ci guiderà sempre.
Grazie, Professoressa Bianca."