La scuola
piemontese ha circa 600 insegnanti di troppo. Sono i cosiddetti
"soprannumerari", cioè docenti che hanno perso la cattedra, un po' per
colpa dei tagli della riforma Gelmini e un po' perché l'ex ministro
dell'Istruzione ha messo mano agli orari di lezione diminuendo le ore
di alcuni insegnamenti. Che ne sarà di loro è ancora un rebus da
risolvere: l'Ufficio scolastico regionale attende indicazioni da Roma
su come "utilizzarli". E l'impasse rischia di diventare un problema per
il regolare avvio dell'anno scolastico, perché proprio le
"utilizzazioni" sono il primo passo necessario per poi procedere ad
assumere i nuovi professori e a nominare i supplenti annuali.
Il ministero tentenna e la causa ha radici torinesi. Fino allo scorso
anno era prassi affidare ai docenti in esubero anche le cattedre da
insegnante di sostegno. Gli specializzati in questo tipo di attività,
però, lo scorso anno protestarono duramente (arrivando a chiamare i
carabinieri nel giorno delle nomine) perché la scelta ledeva i loro
diritti e quelli degli studenti disabili. In più c'è la spending
review, che indica alcuni criteri su come ricollocare il personale di
troppo.
Insomma, le utilizzazioni sono un rompicapo che il ministero è chiamato
a risolvere o con una circolare o con una trattativa sindacale a
livello nazionale, cui può seguire un tavolo di discussione regionale.
Solo che per il momento, spiega la dirigente dell'Ufficio scolastico
del Piemonte Silvana Di Costanzo, "non abbiamo ancora ricevuto
chiarimenti su come agire. Ma per portarci avanti abbiamo già elaborato
una bozza che potrebbe diventare o una base per la contrattazione o una
nostra circolare". L'obiettivo dell'Usr è arrivare al dunque entro
mercoledì. Perché il tempo stringe: le operazioni di reclutamento dei
docenti vanno concluse entro il 31 agosto. Compresa l'assunzione a
tempo indeterminato di 1.588 insegnanti in tutta la regione.
"Per fortuna i docenti in soprannumero potranno occupare almeno una
parte delle 172 cattedre lasciate libere dai nuovi dirigenti
scolastici", fa notare il segretario regionale della Flc-Cgil, Rodolfo
Aschiero. Che esprime un "primo giudizio positivo" sulla situazione
degli organici.
Il direttore dell'Ufficio scolastico, Francesco De Sanctis, è infatti
riuscito a concedere alcuni posti in deroga. Lo scorso anno aveva
assegnato 454 cattedre di sostegno "extra", mentre per settembre ne ha
accordate 500, che consentiranno di mantenere il rapporto tra alunni
disabili e docenti di poco sopra l'uno ogni due previsto dalle norme.
Stesso discorso per il personale tecnico-amministrativo: il Piemonte
avrà 397 unità in più del dovuto (un anno fa erano state di 300).
Saranno fondamentali per la scuola piemontese, anche perché per
quest'anno la Regione non è più intenzionata a mettere in campo il
cosiddetto "salvaprecari", ossia quel pacchetto di contratti annuali
che negli ultimi tre anni ha tamponato i tagli della riforma Gelmini.
Stefano Parola
Torino.repubblica.it