Proposta del
Dipartimento Istruzione dell’Italia dei Valori Lombardia e del
Sindacato Unicobas Scuola per la modifica del titolo di studio ai nuovi
aspiranti docenti di laboratorio ITP della tabella C
Il Dipartimento Istruzione Italia dei Valori Lombardia e il Sindacato
Unicobas Scuola sta valutando, dopo le opportune verifiche, di proporre
al MIUR la modifica del titolo di ingresso per insegnare le materie di
laboratorio nella scuola secondaria di primo e secondo grado.
La proposta consentirà ai nuovi aspiranti docenti della tabella C,
diplomatosi negli istituti tecnici dopo l'anno 2011-2012, di
poter accedere alle graduatorie solo dopo aver frequentato un corso
universitario.
Per svolgere questa professione (Insegnanti Tecnico Pratici), crediamo
sia necessario ed obbligatorio elevare il titolo di studio (di
ingresso) per insegnare nei laboratori, eliminando così la disparità
tra la scuola italiana e quella europea.
La proposta presentata nelle sedi politiche competenti sarà quella
della laurea triennale, ottenibile frequentando un corso universitario
di primo livello tramite le facoltà universitarie in scienze della
formazione primaria area tecnica.
La laurea, dalla durata triennale (180 CFU, 1 credito ogni 25
ore),dovrebbe corrispondere al bachelor, titoli di primo grado dalla
durata triennale o quadriennale (almeno 180 ECTS, 1 credito ogni 25-30
ore).
Il corso di laurea triennale si dovrà caratterizzare per un monte-ore
di laboratori a frequenza obbligatoria e frequenti prove intermedie per
le seguenti classi di concorso ad esclusione dei docenti di
conversazione di lingue straniere già in possesso della laurea.
Ecco le classi di concorso (bozze nuovo ordinamento) coinvolte nel
processo di modifica del titolo di studio di accesso:
C - 01 Attività pratiche speciali
C - 02 Conversazione in lingua straniera
C - 03 Laboratori di fisica
C - 04 Laboratori di liuteria
C - 05 Laboratori di produzioni industriali ed artigianali della
ceramica
C - 06 Laboratori di scienze e tecnologie aeronautiche
C - 07 Laboratori di Scienze e Tecnologie delle costruzioni
aereonautiche
C - 08 Laboratori di scienze e tecnologie agrarie
C - 09 Laboratori di scienze e tecnologie chimiche e microbiologiche
C - 10 Laboratori di scienze e tecnologie della calzatura e della moda
C - 11 Laboratori di scienze e tecnologie delle costruzioni
C - 12 Laboratori di scienze e tecnologie elettriche ed elettroniche
C - 13 Laboratori di scienze e tecnologie informatiche
C - 14 Laboratori di scienze e tecnologie meccaniche
C - 15 Laboratori di scienze e tecnologie tessili, dell’abbigliamento e
della moda
C - 16 Laboratori di servizi di ricettività alberghiera
C - 17 Laboratori di servizi enogastronomici, settore cucina
C - 18 Laboratori di servizi enogastronomici, settore sala e vendita
C - 19 Laboratori di tecnologie e tecniche delle comunicazioni
multimediali
C - 20 Laboratori per i servizi socio-sanitari
C - 21 Laboratorio di scienze e tecnologie nautiche
C - 22 Laboratorio di scienze e tecnologie delle costruzioni navali
C - 23 Laboratorio di tecnologie del legno
C - 24 Laboratorio di tecnologie del marmo
C - 25 Laboratorio di tecnologie orafe
C - 26 Esercitazioni di comunicazioni
C - 27 Laboratorio di odontotecnica
C - 28 Esercitazioni pratiche di centralinisti telefonici
C - 29 Gabinetto fisioterapico
C - 30 Massochinesiterapia
C - 31 C 555 - Tecnica di servizi e pratica operativa (ex C/52)
C - 32 C 999 –Assistente di laboratorio (ex EE.LL.)
Naturalmente i docenti inseriti in terza fascia, nelle graduatorie ad
esaurimento e coloro che hanno il contratto a tempo indeterminato
potrebbero frequentare il corso triennale, (non obbligatorio ma
consigliabile) riconoscendo dei crediti lavorativi.
Il MIUR potrebbe stipulare convenzioni con le Università come ha già
fatto per altri comparti della pubblica amministrazione, a favore dei
propri docenti, che garantiscano a questi ultimi di conseguire la
laurea con degli sconti sui programmi di studio.
Ad ogni esame è assegnato un numero di crediti che dovrebbero
corrispondere, secondo il sistema dei crediti europeo, a un certo
numero di ore di studio e di impegno a casa. L'impegno a casa è
comunque interpretato come un'attività legata allo studio dei corsi
universitari.
L'unica attività lavorativa coinvolta eventualmente nel computo dei
crediti sono le ore di tirocinio maturate.
In merito alla polemica che continua ad alimentarsi sia su Facebook e
sui quotidiani on line di settore, con attacchi sistematici nei
confronti degli ITP definendoli come il male, la zavorra della scuola
italiana, si rammenta che sia l’Italia dei Valori che il sindacato
Unicobas Scuola difende, ha difeso e difenderà la categoria dei
docenti ITP (insegnanti tecnico pratici).
Esiste purtroppo un problema socio culturale, è stata cancellata di
fatto l'etica professionale. Si è entrati nell'era del caos della
comunicazione.
Un sistema mediatico errato inventato dall’Ex Premier e purtroppo
diventato un modo generale di porsi leader su tutti a prescindere dal
contesto e dalle persone.
Speriamo vivamente che gli educatori docenti che si
autodefiniscono i migliori, coloro che hanno la professionalità
nel DNA capiscano che nella scuola pubblica tutti sono importanti e
nessuno è indispensabile. La collaborazione non bisogna chiederla
soltanto agli alunni, ma la partecipazione collettiva deve nascere
proprio tra gli insegnanti. Solo così l’intero comparto scuola,
composto da docenti e personale Ata, potrà uscire da questo meccanismo
statico e pericoloso, del più bravo e del più furbo e far passare l’
idea... di trasformare gli ITP (insegnanti tecnico pratici) in
assistenti tecnici. Che vergogna!
Si ricorda a coloro che si ostinano a definire gli ITP degli insegnanti
poco preparati ed inutili, che nella didattica laboratoriale
esperienziale e multisensoriale esiste un concetto diffuso da anni dal
Coordinamento ITP adesso trasformatosi nel gruppo "Io Sto con gli ITP"
su facebook: http://www.facebook.com/groups/coordinamentoitp
(composto da quasi 1700 docenti) che è: (se leggo dimentico
se scrivo ricordo se faccio imparo!)
• Dimmi e dimentico
• Mostrami e ricordo
• Fammi fare e imparo
Il documento - manifesto del coordinamento ITP si può definire il più
completo e racchiude per punti tutti i riferimenti per un cambiamento
nella didattica laboratoriale a favore degli studenti italiani, ecco un
breve stralcio:
1) Garanzia del mantenimento dello stato giuridico ed economico di
docenti. Nessun docente tecnico pratico dovrà essere utilizzato in
funzioni e mansioni non coerenti con la specificità professionale.
2) Richiesta della laurea e dell’abilitazione specifica come titolo di
accesso, con le dovute garanzie per i Docenti Tecnico Pratici precari.
3) Collocazione di tutti i docenti tecnico-pratici nel VII livello,
riconoscendo, quindi, quella effettiva parità che attualmente trova la
sua unica applicazione nell’assolvimento di tutti i compiti
istituzionali.
4) Mantenimento ed estensione delle compresenze in tutti gli indirizzi
Liceali, Professionali e dell’Istruzione e Formazione Tecnica
Superiore, con criteri di senso logico e di percorribilità didattica.
Estensione delle attività di Laboratorio e degli Uffici Tecnici anche
negli indirizzi in cui queste non siano ancora state previste
(Laboratori scientifici – TIC – ECDL –ecc.).
5) Riconversione automatica per classe affine del personale ITP, nelle
eventuali nuove classi di concorso.
6) Mantenimento delle risorse nell’organico funzionale della scuola di
titolarità.
7) Nessuna mobilità forzata in altri comparti della P.A.
si può leggere l’intero documento all'indirizzo del collega prof.
Liborio Butera:
http://www.liboriobutera.com/2011/11/07/ddl-stabilita-il-documento-dei-docenti-di-laboratorio
In un mondo in rapida evoluzione, il compito degli educatori -docenti è
necessariamente diverso da quello delle precedenti generazioni. Nessuno
si illuda più di preparare gli studenti con un bagaglio di informazioni
cui fare riferimento per tutta la vita.
E’ necessario invece focalizzarsi su competenze cognitive e sociali
come sui contenuti, sulla “coscientizzazione” degli studenti sui
processi perché li sappiano analizzare e gestire, sfruttare le attività
laboratoriali preparandoli ad un agire flessibile e alla capacità di
adattarsi all’ampia gamma di situazioni che la società prospetterà
loro. (Kagan)
Naturalmente, questa è una bozza di proposta con evidenti margini di
modifica e di miglioria per la 7° Commissione Cultura e Istruzione
della Camera e del Senato.
Paolo Latella
Responsabile Dipartimento Istruzione Italia dei Valori Lombardia
Segretario Unicobas Scuola Lombardia
email: paolo.latella@alice.it
lodi@idvlombardia.it