Congelate le graduatorie, che noi chiamammo, "delle gabbie e delle tre code della vergogna"; ieri, con un ennesimo colpo di mano, annunciiato da un sindacato della scuola, il governo, con il decreto mille proroghe, ha prorogato le graduatorie ad esaurimento per i precari della scuola per il prossimo anno scolastico 2011/12.
Certo è a dir poco singolare che tutti i sindacati della scuola, a fronte di questa precisa volontà governativa, quasi un diktat (ma non c'è stato neppure un confronto preventivo sulla questione ?) , notizia già nota da tempo, in quanto riportata da diverse fonti sindacali e non , siano ora rimasti in completo silenzio , con la sola eccezione dei Cobas e dell'Anief.
Questo è il bel pacco di Natale per i precari italiani, di quei precari scritti in province senza alcuna prospettiva di assorbimento a dronte posti esistenti in altre province. Altro che graduatoria nazionale che noi avevamo ipotizzato, qui ci troviamo al cospetto di una nuova barbarie, di esasperati localismi e della pura difesa dell' esistente, a questo punto tutti difendono pervicacemente se stessi, il governo, il governo, i partiti i propri elettori del Nord e i sindacati propri iscritti , in un ipotetico clima pre elettorale.
E' chiaro che decisioni del genere ognuno le legge e le esamina dal proprio punto di vista del tutto particolare , ma qui entra in gioco l'art. 4 della Costituzione du uno stato unito da 150 anni e le parti sindacali e politiche ne dovrebbero essere garanti, al di sopra dei loro interessi meschini, particolarstici, localistici.
Libero Tassella
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