Indicazioni uniformi agli uffici scolastici per gestire le posizioni dei docenti inseriti dalle varie sentenze nelle GAE, in vista del conferimento degli incarichi a tempo determinato e indeterminato
Data: Lunedì, 05 settembre 2016 ore 07:30:00 CEST
Argomento: Sindacati


Ottemperanza dopo un anno di ricorsi per ottemperanza, esposti penali e interrogazioni parlamentari: contratti in vista per i docenti inseriti in GAE con provvedimenti cautelari! Adida & Mida annunciano poi il deposito dei ricorsi tra cui quello di tutti gli abilitati Tfa, Pas, Sfp per l'ingresso nelle Gae. È di ieri la circolare n. 24306, emanata dal MIUR e notificata per primi ai nostri legali relativamente ai ricorsi dei diplomati magistrali, e che finalmente fornisce indicazioni uniformi agli uffici scolastici per gestire le posizioni dei docenti inseriti dalle varie sentenze nelle GAE, in vista del conferimento degli incarichi a tempo determinato e indeterminato.

Sebbene tardiva, questa nota chiarisce la natura della “riserva” che accompagna l'inserimento nelle graduatorie dei diplomati magistrali beneficiari dei provvedimenti cautelari e specifica inequivocabilmente che nessun docente dovrà essere “saltato” nelle procedure di nomina, così come molti uffici scolastici hanno dichiarato di voler fare, anche in assenza di un'ottemperanza.

E' dall'anno scorso che Adida si batte strenuamente affinché fosse diramata una simile indicazione, la cui assenza ha generato numerose disparità di trattamento tra i docenti delle varie province. Tale disparità ha imposto, già nel 2015, per il primo grande ricorso che ha portato migliaia di docenti della primaria in GAE, un ulteriore ricorso alla magistratura e persino denunce penali, nei casi in cui le resistenze degli uffici scolastici, come nel caso di Milano e Roma, hanno danneggiato in modo significativo i vincitori dei ricorsi. Anche l'ultima ondata di accoglimenti, infatti, è stata accompagnata dalle resistenze degli uffici scolastici che incitavano implicitamente al contenzioso, richiedendo appunto le ottemperanze, cosa che abbiamo denunciato tempestivamente sperando di ottenere proprio una presa di posizione del MIUR anche nel rispetto dell'obbligo di dare esecuzione ai provvedimenti cautelari, come impone il nostro codice amministrativo.

Era inammissibile, infatti, che i decreti del Consiglio di Stato rimanessero lettera morta nelle sedi locali del MIUR, e che si dovesse ricorrere all'infinito, per ottenere quanto stabilito con chiarezza già dai provvedimenti cautelari. Oggi, anche se tardiva, la nota, da noi faticosamente ottenuta e richiesta, permetterà di ottenere il giusto risultato delle battaglie legali e politiche finora intraprese, a vantaggio di tutta la categoria, non solo di alcuni gruppi di ricorrenti a scapito di altri, rendendo più equo il trattamento delle singole posizioni e consentirà, altresì, di accelerare o sbloccare le azioni legali in atto e le conseguenti procedure di inserimento in GAE ancora in sospeso.

L'associazione Adida da sempre si è battuta per estendere i benefici delle vittorie legali conseguite a tutti i docenti precari con pari diritti, ritenendo la nostra una battaglia di principio ed etica. La nota del MIUR, quindi, rappresenta per noi un importante risultato e passaggio significativo nella direzione finora intrapresa in difesa della categoria. Pari tensione e impegno, quindi, continueranno ad accompagnare la battaglia in favore del riconoscimento professionale di tutti gli altri docenti precari delle graduatorie d'istituto, esclusi dai piani assunzionali del Governo, ma strutturalmente necessari al sistema scolastico, fino al conseguimento di un risultato adeguato al profilo professionale dei docenti stessi, fino ad ora fortemente penalizzati da scelte politiche miopi e discriminanti.

Valeria Bruccola, Coordinatrice Nazionale Adida





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-24880906.html