Ottemperanza
dopo un anno di ricorsi per ottemperanza, esposti penali e
interrogazioni parlamentari: contratti in vista per i docenti inseriti
in
GAE con provvedimenti cautelari! Adida & Mida annunciano poi il
deposito
dei ricorsi tra cui quello di tutti gli abilitati Tfa, Pas, Sfp per
l'ingresso nelle Gae.
È di ieri la circolare n. 24306, emanata dal MIUR e notificata per
primi ai
nostri legali relativamente ai ricorsi dei diplomati magistrali, e che
finalmente fornisce indicazioni uniformi agli uffici scolastici per
gestire
le posizioni dei docenti inseriti dalle varie sentenze nelle GAE, in
vista
del conferimento degli incarichi a tempo determinato e indeterminato.
Sebbene tardiva, questa nota chiarisce la natura della “riserva” che
accompagna l'inserimento nelle graduatorie dei diplomati magistrali
beneficiari dei provvedimenti cautelari e specifica inequivocabilmente
che
nessun docente dovrà essere “saltato” nelle procedure di nomina, così
come
molti uffici scolastici hanno dichiarato di voler fare, anche in
assenza di
un'ottemperanza.
E' dall'anno scorso che Adida si batte strenuamente
affinché fosse diramata una simile indicazione, la cui assenza ha
generato
numerose disparità di trattamento tra i docenti delle varie province.
Tale
disparità ha imposto, già nel 2015, per il primo grande ricorso che ha
portato migliaia di docenti della primaria in GAE, un ulteriore ricorso
alla magistratura e persino denunce penali, nei casi in cui le
resistenze
degli uffici scolastici, come nel caso di Milano e Roma, hanno
danneggiato
in modo significativo i vincitori dei ricorsi. Anche l'ultima ondata di
accoglimenti, infatti, è stata accompagnata dalle resistenze degli
uffici
scolastici che incitavano implicitamente al contenzioso, richiedendo
appunto le ottemperanze, cosa che abbiamo denunciato tempestivamente
sperando di ottenere proprio una presa di posizione del MIUR anche nel
rispetto dell'obbligo di dare esecuzione ai provvedimenti cautelari,
come
impone il nostro codice amministrativo.
Era inammissibile, infatti, che i
decreti del Consiglio di Stato rimanessero lettera morta nelle sedi
locali
del MIUR, e che si dovesse ricorrere all'infinito, per ottenere quanto
stabilito con chiarezza già dai provvedimenti cautelari. Oggi, anche se
tardiva, la nota, da noi faticosamente ottenuta e richiesta, permetterà
di
ottenere il giusto risultato delle battaglie legali e politiche finora
intraprese, a vantaggio di tutta la categoria, non solo di alcuni
gruppi di
ricorrenti a scapito di altri, rendendo più equo il trattamento delle
singole posizioni e consentirà, altresì, di accelerare o sbloccare le
azioni legali in atto e le conseguenti procedure di inserimento in GAE
ancora in sospeso.
L'associazione Adida da sempre si è battuta per
estendere i benefici delle vittorie legali conseguite a tutti i docenti
precari con pari diritti, ritenendo la nostra una battaglia di
principio ed
etica. La nota del MIUR, quindi, rappresenta per noi un importante
risultato e passaggio significativo nella direzione finora intrapresa
in
difesa della categoria. Pari tensione e impegno, quindi, continueranno
ad
accompagnare la battaglia in favore del riconoscimento professionale di
tutti gli altri docenti precari delle graduatorie d'istituto, esclusi
dai
piani assunzionali del Governo, ma strutturalmente necessari al sistema
scolastico, fino al conseguimento di un risultato adeguato al profilo
professionale dei docenti stessi, fino ad ora fortemente penalizzati da
scelte politiche miopi e discriminanti.
Valeria Bruccola, Coordinatrice
Nazionale Adida