“Maggio dei libri” in aula magna presso il liceo Lombardo Radice di Catania: gli studenti si confrontano sulla libertà di lettura con Italo Calvino
Data: Mercoledì, 08 maggio 2024 ore 09:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Il piacere disinteressato per la lettura e la capacità di indagare sui sentimenti umani aprono scorci dell’anima sconosciuti che il trambusto della quotidianità interrompe. Lo sanno bene gli studenti del liceo “G. Lombardo Radice” di Catania che, venerdì 3 maggio, hanno partecipato alla quattordicesima edizione del progetto del Miur “Maggio dei libri”.
Liberi di leggere” il tema scelto quest’anno e affrontato attraverso la lettura del romanzo “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Italo Calvino che, da punti di vista differenti, hanno analizzato i relatori Massimo Schilirò – docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Catania – e Ivana Zimbone, giornalista e consulente di comunicazione. A  progettare,relazionare ed inserire in piattaforma nazionale il nostro liceo è stata  la professoressa Marcella Labruna, docente referente del progetto, e Concetta Mosca, dirigente dell’istituto.
Online e in presenza gli studenti – supportati dai professori Ascanio, Barone, Caiola, Caputo, Labruna,  Macro, Piazzese, Schirò, e Spina– si sono confrontati sulla lettura dell’originale opera calviniana, esempio per antonomasia della letteratura postmoderna, in cui Lettore e Lettrice si ritrovano a leggere ben dieci storie interrotte di personaggi che ricalcano tanto dei punti di vista sulla letteratura, quanto dei modi d’essere.


La prima lettura, senza una fine a causa di un refuso d’impaginazione, spinge i due protagonisti ad andare alla ricerca della sua conclusione: è proprio la curiosità in sé a consentire loro di affrontare gli incipit di altri dieci romanzi mai terminati.
Tutte le storie sembrano interrompersi sul più bello, per motivi di volta in volta differenti: gli errori della casa editrice, il suicidio dell’autore, la suddivisione delle pagine tra diversi lettori, le false traduzioni di un impostore, il furto, il complotto di un traduttore e così via.
I racconti sospesi, alla fine del romanzo, vengono rintracciati all’interno di una lista di libri non disponibili di una biblioteca; insieme, compiono una frase di senso compiuto, l’inizio di un nuovo romanzo.
L’impossibilità di leggere un racconto ordinato e completo non interrompe, di fatto, né l’opportunità di una ricerca di senso da parte del lettore, né la vita quotidiana di quest’ultimo che, in conclusione, sposa la sua Lettrice, la sua compagna d’avventure e di letture Ludmilla, scegliendo così il proprio lieto fine.
L’esistenza non è altro che una continua ricerca di significati personali all’interno di una realtà impossibile da leggere oggettivamente, in cui il desiderio di autodeterminazione si scontra con limiti interni ed esterni. A dirlo è lo stesso Calvino che, tra le righe, svela il senso del suo romanzo: “Lei crede che ogni storia debba avere un principio e una fine? Anticamente un racconto aveva solo due modi per finire: passate tutte le prove, l'eroe e l'eroina si sposavano oppure morivano. Il senso ultimo a cui rimandano tutti i racconti ha due facce: la continuità della vita, l'inevitabilità della morte”.
Ai giovani e  anche a noi ai meno giovani, l’opportunità di interpretare, in un orizzonte infinito di possibilità, la propria esperienza nella vita che ci rende “liberi di leggere”.
 L'occasione ha costituito un momento nel quale fermarsi a pensare alla riconquista ,a volte dolorosa,di un'identità, anche linguistica, da parte di chi ama la lettura, a prescindere da quale sia la predisposizione e o inclinazione personale.
 Gli interventi degli studenti provenienti da tutti gli indirizzi e classi, hanno delineato la curiosità di avventurarsi in universi più o meno familiari, per interrogarsi sulle proprie ambizioni, paure e passioni, riconoscendosi nelle parole dello scrittore, parteggiando per questo o quel personaggio.
I libri, hanno sottolineato gli studenti, inoltre, sono per antonomasia finestre su tutto ciò che è “altro” da se stessi, occasioni uniche per andare al di là della sfera personale, privata, e scoprire gli altri: persone a noi vicine o sconosciuti, lingue e culture differenti, come le mobilità Erasmus e il processo di internazionalizzazione che il nostro liceo promuove da anni.

La referente per Libriamoci Maggio dei libri professoressa Marcella Labruna











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