Intervista a Daniele Manni, vincitore del Global Teacher Award. SCUOLA STUDENTE-CENTRICA Daniele Manni spiega come in una piccola scuola di appena 200 studenti ci sono tanti ragazzi imprenditori
Data: Martedì, 13 febbraio 2024 ore 08:00:00 CET Argomento: Redazione
La
Tecnica della scuola ospiterà
a Catania il prossimo 15 febbraio il prof.
Daniele Manni, il quale parteciperà al convegno di chiusura del
centenario di
Don Milani, promosso dall’AIDU, in
collaborazione con alcune associazioni professionali, presso il
Convitto “Mario
Cutelli” di Catania.
Daniele
Manni,
docente dell’Istituto Tecnico
Economico,
Informatico ed Imprenditoriale “Galilei-Costa-Scarambone” di
Lecce, ha
guidato e promosso un’efficace innovazione della didattica, offrendo ai
ragazzi
molteplici opportunità di creare imprese e attivare
startup ed è stato selezionato al Global
Teacher
Award.
Intervenendo
al convegno sul tema: “Educazione e Innovazione sulla scia di Don
Milani”
Daniele Manni, darà testimonianza all’I
care” di Don Milani che pone al centro lo studente e lo rende
protagonista attivo del processo di formazione.
Pur
operando in un plesso scolastico di 200 alunni, si registrano
eccellenti
progressi e sono numerosi i giovani imprenditori.
In
un’intervista rilasciata ai giovanissimi reporter di NovaNews il prof. Manni dichiara: “A mio avviso la
scuola ha il compito di scoprire, insieme agli studenti, il talento, la
passione, l’attitudine e l’aspirazione di ciascuno, nei più svariati
ambiti (tecnologie,
moda, sport, sociale, …) e, una volta individuata, aiutarli ad
intraprendere,
condurre e coltivare queste loro tendenze personali. Questa è la scuola
studente-centrica, quella che mette davvero al centro del percorso
formativo e
di crescita gli studenti. In questo modo le ragazze ed i ragazzi, già
in età
adolescenziale, realizzano progetti che possono risultare perlomeno
inusuali
per la loro età.
Con
soddisfazione cita alcuni esempi dando testimonianza concreta che le
cose si
dicono e si fanno
“Alessia (18) e Luigi (17) già da un anno
aiutano in un modo molto particolare alcune ragazze afghane a studiare
e ad
andare a scuola, in totale segretezza. Oltre 30 nostri studenti dai 14
ai 17
anni, opportunamente guidati da Mirko Cazzato, vanno nelle scuole in
tutta
Italia a rendere i loro coetanei responsabili e proattivi nel prevenire
e
contrastare il bullismo ed il cyber bullismo; con la startup sociale
Matteo ed Enrico hanno
la passione per i motori e stanno per
lanciare una nuova startup che informa e vende i migliori lubrificanti;
Andrea
e Francesco fanno i dj da quando avevano 15 anni ed oggi performano sui
palchi
più prestigiosi”
Da
imprenditore, prestato alla scuola, Daniele Manni ha trasfuso la
cultura d’impresa
incentivando i suoi studenti a “ideare,
creare e condurre delle micro e piccole idee imprenditoriali, mettendo
in
azione specifiche competenze trasversali
(le soft skills di cui si parla tanto), come l’attitudine a risolvere i
problemi, il lavoro in team, la leadership, la resilienza, la corretta
gestione
dell’errore e del fallimento e, più importante di tutte, la fiducia in
sé e
nelle proprie capacità”.
Ancora
una volta il messaggio di Don Milani ritorna attuale e concretizzato.
Nell’ambito
del progetto orientamento, la domanda da porre agli studenti è: “Tu
da che
parte vuoi stare?” “Cosa vuoi fare da grande ?” e quindi la scelta
va
indirizzata verso il cammino liceale o tecnico al fine di dare sviluppo
e
potenziamento alle capacità e abilità di ciascuno.
“Capita
poi spesso di avere studenti non eccellenti nelle varie materie, ma che
hanno
quel guizzo, quel luccichio negli occhi che, se poni loro mondi diversi
da
quelli prettamente scolastici, danno il meglio di sé e sono capaci di
sorprendere tutti, genitori compresi”.
Ed
ecco ancora una volta la regola pedagogica di
“saper guardare tutti e osservare ciascuno” e,
rispondendo ai
loro bisogni, guidarli nella costruzione
del personale progetto di vita, originale, unico e irripetibile.
Offrire
una scuola nella quale i ragazzi non siano clienti, utenti, o
spettatori, ma
protagonisti, proattivi e creativi, è l’impegno dei docenti educatori, anch’essi
“azionisti” nell’impresa educativa e formativa della scuola.
Giuseppe Adernò
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