IL PTOF ai Collaboratori scolastici
Data: Venerdì, 30 ottobre 2020 ore 16:00:00 CET Argomento: Redazione
L’USR
Sicilia ha indetto dei corsi di formazione per i collaboratori
scolastici per
l’assistenza agli alunni con disabilità come da Nota dell’USR n.19296
del 17
agosto 2020.
L’Istituto “Calvino” scuola Polo per
l’Inclusione
per la provincia di Catania, guidato dal dirigente Salvatore
Impellizzeri, ha
organizzato i corsi che saranno completati nel mese di novembre Nella
provincia
di Catania sono stati attivati n. 19 corsi distribuiti sulle 5 scuole
polo per
la formazione dei diversi ambiti della provincia di Catania e molti
sono i
collaboratori scolastici partecipanti di nuova nomina, provenienti
dalle
cooperative che gestivano il servizio di pulizia nelle scuole.
Il
corso prevede oltre i riferimenti al quadro normativo dei diritti e
doveri del
collaboratore scolastici, interventi formativi sulla disabilità, igiene
della
persona, primo soccorso, accoglienza, relazionalità e benessere
affettivo.
L’interesse
e la partecipazione dei corsisti sono stati molto apprezzati dai
relatori e tra
le domande che sembra opportuno evidenziare è il coinvolgimento del
personale
ATA e dei collaboratori scolastici alla progettualità della scuola.
“Come facciamo a collaborare se non conosciamo
quel che la scuola progetta ?”
Il
Piano Triennale dell’Offerta Formativa, “documento
fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della
scuola”
che elabora il Collegio Docenti in linea con l’Atto d’indirizzo del
Dirigente,
alla luce del Rapporto di autovalutazione e del Piano di miglioramento,
approvato
poi dal Consiglio d’Istituto, dovrebbe essere noto a tutto il Personale
che lo
realizza nel corso dell’anno .
Solo
uno dei collaboratori ha dichiarato di aver ricevuto il PTOF dal suo
dirigente,
gli altri, invece, hanno preso consapevolezza dell’importanza del
documento da
leggere e comprendere per dare significato e corresponsabilità ai
compiti da
eseguire.
Non
sono
sufficienti l’azione, il servizio, la pulizia, l’apertura e la
chiusura, ma se questi
gesti sono supportati da una consapevolezza di finalità e obiettivi
progettuali, tutto questo garantisce efficacia ai risultati conseguiti.
Nella scuola, comunità educante,
questo gesto di attenzione e di coinvolgimento
dei collaboratori è un loro diritto che sollecita il dovere di
cooperare,
ciascuno per il proprio ambito e settore, alla costruzione dell’azione
educativa e formativa, li coinvolge nel sentirsi coprotagonisti nel
processo
educativo, in quanto “tutti coloro che
operano a scuola sono educatori” e testimoni di valori, con
l’esemplarità
del comportamento, del senso del dovere e del servizio attivo per far
crescere
la scuola e garantire una specifica identità.
Come
i docenti, anche i collaboratori, opportunamente coinvolti, diventano
così “azionisti” nell’impresa educativa della
scuola e ciascuno investe la propria dimensione di umanità, di capacità
e
competenze contribuendo attivamente al processo di qualità che la
scuola tende
a conseguire.
Giuseppe
Adernò
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