Delegazione ANCODIS incontra alcuni componenti della Commissione Cultura della Camera. Presentata la proposta di istituire il middle management nella scuola italiana
Data: Sabato, 21 luglio 2018 ore 08:00:00 CEST
Argomento: Sindacati


Una delegazione dell’Associazione Nazionale dei Collaboratori dei Dirigenti Scolastici costituita dai Primi Collaboratori dei DS Rosolino Cicero, Adriano Genga e Antonella Venanzuola, ha incontrato a Palazzo Montecitorio le On.li Azzolina, Casa e Villani  componenti del Movimento 5 Stelle nella VII Commissione Cultura, Scienza ed Istruzione della Camera. I rappresentanti di ANCODIS hanno presentato una proposta per il riconoscimento dello status giuridico dei Collaboratori dei DS in una visione moderna della struttura organizzativa delle Istituzioni Scolastiche.

Considerato il ruolo, le mansioni e le responsabilità in ciascuna autonoma Istituzione Scolastica di quanti svolgono attività di collaborazione al Dirigente Scolastico nell’ambito gestionale ed organizzativo, al fine di dare un legittimo riconoscimento alla figura dei docenti Collaboratori (Collaboratore Vicario, 2° Collaboratore, Responsabili/Fiduciari di plesso), propongono ai Componenti delle Commissioni Cultura della Camera il riconoscimento giuridico in un inquadramento intermedio (middle management scolastico) tra la figura del Dirigente e quella del corpo docente.

ANCODIS ritiene ormai non più rinviabile una risposta istituzionale al quotidiano ed importante contributo offerto alle comunità scolastiche e sarebbe il modo per dare rilievo al servizio dei Collaboratori dei DS che oggi più che mai sono figure essenziali per l’attuazione degli obiettivi del Dirigente e lo coadiuvano quotidianamente - e per l’intero anno scolastico (vacanze ed estate compresa) - nella complessa gestione ed organizzazione di un sistema complesso qual è la scuola moderna (spesso con più plessi da gestire, centinaia di docenti da coordinare e migliaia di studenti da gestire e formare).
E’ anche un modo per riconoscere che esistono ruoli e mansioni – necessari e diversi da quelli previsti dalla funzione docente – portate avanti dai Collaboratori che non possono non avere un distinto inquadramento giuridico in merito alla carriera, alla retribuzione ed alla valutazione.

In questo modo si correggerebbe l’anomalia del sistema scolastico italiano che – a differenza dei più evoluti sistemi scolastici europei - non prevede nulla per l’attivazione di una motivazione alla collaborazione del personale docente poiché sono inadeguati i meccanismi premiali attivabili direttamente dal dirigente e mancano quelli relativi al riconoscimento dello status giuridico.
Tra queste figure impegnate nella governance è necessario determinare nel Primo Collaboratore (ex Vicepreside) una figura professionale di sistema con i propri margini di competenza e di responsabilità.
Per quest’ultimo, non si può più rimandare il riconoscimento giuridico della funzione vicaria (oggi solo di fatto!) in caso di assenza e/o impedimento ed il distaccamento dall’attività di docenza in TUTTE le scuole attraverso la razionalizzazione dell’organico dell’autonomia.

Oggi il Collaboratore spesso si trova a dover essere impegnato in attività di insegnamento, viene spesso distratto dalla lezione a danno dei propri alunni ed – in caso di assenza o impedimento del DS - si trova nella condizione di non poter compiere determinati atti, seppure necessari per l’ordinario funzionamento della Istituzione Scolastica.
E’, dunque, urgente trovare una soluzione al vulnus che si crea in ciascuna Istituzione Scolastica in assenza breve o lunga del DS introducendo la vera funzione vicaria del Collaboratore, noto ad alunni e famiglie come vicepreside, con la possibilità della piena sostituzione, con un ruolo di responsabilità di particolare rilevanza che di fatto oggi esercita in ogni I.S. e, soprattutto, in quelle affidate a reggenza.

Rispetto a quest’ultimo tema che oggi ha i caratteri dell’emergenza quasi al limite di una patologia di sistema in almeno 2000 scuole italiane (abbiamo casi di Collaboratori che operano in scuole da almeno 10 anni  in condizione di reggenza, con tanti plessi in diversi comuni e senza esonero!), ANCODIS ripropone - ai sensi della Direttiva MIUR 281/2018 - di riaprire la possibilità di inserimento nelle graduatorie degli incarichi di presidenza con la cancellazione dell’articolo 1-sexies del decreto-legge 31 gennaio 2005, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 marzo 2005, n. 43 per il prossimo biennio in attesa del completamento delle procedure concorsuali.

In questo modo le I.S. avrebbero una guida sicura e non si precarizza la governance di ben 4000 scuole italiane!
Questi sono i temi che ANCODIS sostiene, che ritiene preminenti nella visione della scuola del 2020, che ci avvicina ai sistemi europei per i quali chiediamo alle Istituzioni, alle OO.SS. ed alle associazioni di settore di aprire un dibattito su soluzioni sostenibili giuridicamente nell’esclusivo interesse delle nostre scuole.

Un Piano dell’Offerta Formativa di qualità non può prescindere da una governance efficace, moderna, riconosciuta da tutte le componenti scolastiche.
L’unica cosa che le nostre scuole non si possono permettere è continuare a mantenere lo status quo! Sarebbe una grave responsabilità di tutti.

Il Presidente A.N.Co.Di.S. Palermo
prof. Rosolino Cicero





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