Alla riscoperta dei giochi antichi siciliani. Progetto di Alternanza Scuola-Lavoro del Liceo Artistico Emilio Greco
Data: Giovedì, 22 marzo 2018 ore 08:00:00 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Oggi abbiamo eliminato la parola fame dal nostro vocabolario quotidiano, pochi conoscono la parola indigenza, non ricordiamo più nulla della miseria che hanno patito i nostri padri e nonni nell'immediato dopoguerra. Oggi tutti possediamo l'ultimo tipo di smartphone, il nuovo modello wii o la versione aggiornata della play station, eppure la solitudine regna sovrana, soffriamo d'apatia e "moriamo" di noia! Soprattutto i nostri ragazzi! Ma c'è stata un'epoca in cui la noia era sconosciuta e il tempo scorreva spedito tra l'allegro vociare dei ragazzi nelle strade e piazze dei paesi e i giochi antichi siciliani. Un tempo in cui era tassativamente vietano annoiarsi! E rappresentare i "giochi di una volta" è stato il tema scelto dai ragazzi della classe 3^ Bs del Liceo Artistico Statale "Emilio Greco", della sede distaccata di San Giovanni La Punta, coordinati dal prof. Salvatore Fazio, per il progetto di Alternanza Scuola-Lavoro denominato, "I giochi antichi siciliani di una volta riscoperti".

La raffigurazione degli antichi giochi sono stati realizzati nei locali dell'Istituto Comprensivo Statale "P. S. Di Guardo - Quasimodo", di Catania, la cui scuola è stata partner del progetto. «Anche mia madre mi raccontava spesso che ai suoi tempi non vi era proprio il tempo di annoiarsi. - racconta il prof. Salvo Fazio - O si lavorava o si dormiva per la stanchezza. Eppure anche lei qualche gioco, e qualche giornata spensierata l'ha vissuta. Anche senza soldi. Anche senza gli ultimi ritrovati tecnologici. Anche con le mani piene di schegge, prese nel tentativo di costruire un carrettino, con il quale lanciarsi nelle discese, un pattino, una bambola e tantissimi altri giochi. Giochi inventati dal nulla. Rituali di socializzazione nei quali il povero era pari al ricco.

Momenti nei quali la fantasia e l'operosità tenevano incollati alla realtà i bimbi, senza che essi potessero fare tanti capricci». Il progetto di Alternanza Scuola - Lavoro, della classe 3^ Bs del liceo "Emilio Greco" ha avuto l'obiettivo di conservare e preservare il grandissimo patrimonio artistico della cultura siciliana. All'interno della scuola sono stati "immortalati" molti giochi di una volta: il "balla balla", il "tiro alla fune", il "fazzoletto", la scacchiera, il trenino, e altri ancora. Lo spazio offerto è stato sfruttato al meglio per permettere agli alunni dell'I.C. "P. S. Di Guardo - Quasimodo" di apprendere i vari giochi siciliani, così da acquisire delle conoscenze tradizionali. Inoltre, all'interno dell'Istituto gli alunni dell'Emilio Greco hanno disegnato un albero, fatto con le impronte dei bambini. L'albero rappresenta da sempre un valore inestimabile per l'umanità, custode della nostra memoria e fonte di risorse preziose, e simbolo di un millenario rapporto tra l'uomo e la natura, fatto di rispetto e armonia. Insegnare ai bambini l'importanza e il significato di proteggere gli alberi vuol dire insegnare loro a proteggere il loro stesso futuro.

Alla cerimonia di inaugurazione, avvenuta nella mattinata di lunedì 19 marzo 2018, hanno partecipato la Dirigente Scolastico dell'I.C. "P. S. Di Guardo - Quasimodo", prof.ssa Simona Perni, il Dirigente Scolastico dell'Emilio Greco, prof. Antonio Alessandro Massimino, il Presidente della IV Municipalità, Emanuele Giacalone, il Consigliere Comunale Giuseppe Catalano, gli alunni della 3^ Bs del Liceo Artistico Emilio Greco e gli alunni delle classi V dell'I.C. "Di Guardo - Quasimodo".

prof. Angelo Battiato
(Referente Ufficio Stampa del Liceo Artistico "Emilio Greco", Catania)





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