
Il saggio
breve, che fa parte della tipologia B della prova scritta di italiano
dell’esame di Stato, costituisce la variante scolastica del saggio
tradizionalmente inteso come testo di una certa estensione e di vario
argomento in cui l’autore esprime le proprie posizioni argomentandole
attraverso un lavoro di documentazione. Il saggio breve si basa su
alcuni aspetti caratteristici: la rassegna di documenti da cui partire
per trattare l’argomento, l’esposizione del proprio punto di vista,
l’adozione di una tipologia mista di scrittura che sia insieme
informativa e argomentativa. L’aggettivo “breve” indica, tuttavia, che
il livello di approfondimento non può essere paragonabile a quello del
saggio tradizionale, data la situazione comunicativa e le finalità che
ne determinano l’estensione fissata in un limite ben definito (non
superare le cinque colonne di un foglio A4).
La stesura del saggio breve richiede una dettagliata puntualizzazione
delle fasi in cui il lavoro si articola, a partire dalle note
ministeriali qui riportate.
Consegne
1. Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio
breve” o di articolo di giornale, utilizzando i documenti e i dati che
lo corredano.
2. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta
e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi,
argomentandola la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle
tue conoscenze ed esperienze di studio.
3. Da’ al saggio un titolo coerente con la tua
trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione,
rassegna di argomento culturale, altro).
4. Se lo ritieni, organizza la trattazione
suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico
titolo.
5. Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”,
individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti
sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo “pezzo”.
6. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica
il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano,
rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).
7. Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a
circostanze quali: mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo.
8. Non superare le quattro o cinque colonne di metà
di foglio protocollo.
Fase preliminare
Individuazione delle note e della situazione comunicativa
Una prima lettura consente di
a. Focalizzare le consegne e l’argomento;
b. Scegliere la destinazione editoriale che consente di
stabilire qual è il destinatario dell’elaborato, suggerendo le scelte
linguistiche e il registro da adottare per soddisfarle.
Elaborazione dei documenti
a. Leggere e interpretare i documenti e, in una
tabella o in un grafico, esprimerne il contenuto in forma sintetica
(ricorrere a forme nominali o a frasi brevi, anche ellittiche);
b. Elaborare i contenuti in base a criteri ben
precisi (tipi di documento, epoca cui appartengono, angolature
ideologiche particolari, diverse interpretazioni di un fenomeno,
relazione spazio-tempo, rapporto di analogia, di opposizione …), dopo
averne effettuato un opportuno confronto.
PROCEDURA PER L’ELABORAZIONE DEL
SAGGIO BREVE
Raccolta delle idee
a. Elaborare e integrare i contenuti dei documenti
attraverso le proprie conoscenze ed esperienze di studio;
b. Organizzare le idee individuando le relazioni di
tipo gerarchico, spazio-temporale, causale.
Progettazione e stesura dell’elaborato
a. Dare un ordine logico alle idee;
b. Scandire le unità tematiche (paragrafi) espositive
ed argomentative attraverso un’ordinata scaletta delle idee;
c. Individuare le citazioni (1. come supporto di
un’argomentazione o di un’esposizione; 2. come punto di partenza di un
paragrafo);
d. Dare un titolo all’elaborato.
Revisione dell’elaborato
Rileggere
il testo per verificarne la correttezza dei contenuti e della forma.
Contenuto
a. Controllare la coerenza e la coesione;
b. Controllare l’esattezza delle informazioni;
c. Controllare la completezza delle informazioni;
d. Controllare la motivazione di ogni opinione
espressa;
Forma
a. Controllare la correttezza ortografica;
b. Controllare la correttezza morfo-sintattica;
c. Controllare la punteggiatura.
Riscrittura dell’elaborato
Ricopiare il testo, cercando di utilizzare una grafia chiara e
facilmente leggibile.
(da GAOT, di Marta Sambugar e
Gabriella Salà, Nuova Italia)