Educatore di rete Guida pedagogica di Suor Rosetta Calì FMA
Data: Venerdì, 31 gennaio 2014 ore 17:06:12 CET Argomento: Recensioni
Il progettare è
l’arte di mettere in atto un desiderio” e se al centro del desiderio
c’è l’educazione ed il vero bene dei giovani, il progetto diventa
“educativo e pedagogico “ attraverso l’applicazione di un metodo e di
dei percorsi specifici che rendono efficace l’insegnamento ed
efficiente il servizio scolastico.
Nel volume pubblicato dall’editrice “PassionEducativa” (gennaio 2014),
suor Rosetta Calì. Figlia di Maria Ausiliatrice, trasmette tanta
saggezza pedagogica di marchio salesiano, applicando l’amorevolezza di
Don Bosco che ha insegnato ai suoi Figli. “Basta che siate
giovani, perché io vi ami”.
L’amore pedagogico diventa attenzione, cura, accompagnamento, guida e
cammino insieme. Tutto ciò Suor Rosetta l’ha realizzato nella sua
carriera professionale di docente di filosofia, pedagogia, psicologia e
comunicazione in diversi istituti e scuole di variegati indirizzi.
La particolare attenzione e li studi sul rapporto giovani mass.media e
alle implicanze di carattere socio-psico-pedagogico, le ha consentito
di mettere in atto particolari esperienze di ricerche, corsi, seminari,
campi scuola e molteplici iniziative che hanno prodotto benefici
frutti tra i giovani, tracciando un solco che il tempo non potrà
cancellare.
Seguendo il carisma di Don Bosco, l’Autrice nel volume “Educatore di
rete. Identità e metodo”, continua il percorso avviato nei precedenti
volumi: “La relazione educativa nell’era digitale” (2012) e “Palla al
centro. Il valore pedagogico dello sport” (2013) e prosegue il cammino,
tracciando le linee guida di una comunicazione educativa che applica
nuovi codici e muovi
alfabeti.
Nella presentazione, il Vescovo di Ragusa, Mons. Paolo Urso, che ha
condiviso con Suor Rosetta diverse esperienze educative con i giovani,
cita la riflessione di Papa Benedetto XVI che paragona la profonda e
repentina trasformazione della comunicazione digitale alla rivoluzione
industriale, e quindi occorre una nuova rivoluzione circa “un nuovo
modo di apprendere e di pensare con inedite opportunità così da
stabilire relazioni e costruire comunione”.
Articolato in sette capitoli il volume accompagna il lettore verso
un’attenta riflessione sulla centralità dell’educazione e sull’analisi
dei virus che rischiano di corroderla e contaminarla.
Dopo il capitolo dedicato agli “educatori di rete”, tre ampi capitoli
hanno per oggetto i giovani e i media e l’Autrice ne analizza gli
aspetti sociologici, psicologici e pedagogici.
Con un linguaggio ed uno stile semplice e comunicativo intercalato da
quiz, interrogativi e risposte, da citazioni, riflessioni e commenti,
Suor Rosetta continua la sua azione magistrale e aiuta i giovani
docenti, educatori a trovare le coordinate giuste per un cammino sicuro
nell’autostrada dell’etere. seguendo la segnaletica dei valori di
sempre.
Le originali metafore che dissemina lungo i capitoli brillano
come stelle, faville, scintille nel buio della ricerca e appaiono quali
segnali positivi e percorsi da seguire.
I batteri sociali che caratterizzano il virus corrosivo sono indicati
nel condizionamento del giudizio degli altri, nella vetrinizzazione e
visibilità dell’essere presenti, nella solitudine che provoca
l’immersione nel mare di internet che assorbe ed esclude dal rapporto
con gli altri, provocando noia, indifferenza, depressione.
Il volume, quasi una bussola nelle mani dell’educatore, indica la rotta
da seguire nei cieli dell’internet e nell’universo dei social network.
Secondo Suor Rosetta nel “cantiere educativo” occorrono nuove
professionalità e nuove competenze e l’identità del docente educatore
di rete dovrà avere le caratteristiche di comunicatore appassionato;
dinamico e creativo; esperto di relazione reale e virtuale; sempre “a
scuola di comunicazione”, per imparare i nuovi linguaggi ed insegnare
ai ragazzi a navigare nel mare dei newmedia.
La risposta alla domanda “ I tuoi ragazzi hanno la percezione di essere
nel tuo cuore e nei tuoi pensieri?” è la ricetta pedagogica di Don
Bosco che diventa sicura medicina, efficace ancora oggi.
La ricca raccolta antologica di esortazioni pedagogiche che costellano
il volume costituisce un ricco viatico per pensare ed agire da vero
educatore, con occhi aperti, orecchie pronte, intelligenza creativa,
grinta nell’avventura, in rete con gli altri e “di rete” nel mondo
digitale, vigile sui ladri di futuro, sui seminatori di vuoti e di
nulla e custode di speranza, che i giovani non devono mai perdere, né
farsi rubare.
Giuseppe Adernò
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