Bologna. Choc maturità al liceo Sabin sette bocciati nella stessa classe. Alcuni avevano 7 o 8 ma dovranno ripetere. Famiglie pensano a ricorso al Tar
Data: Domenica, 17 luglio 2011 ore 10:46:29 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Davanti alla scuola, per vedere i tabelloni con i risultati della Maturità, non ci volevano credere: bocciati. In sette nella stessa classe, una quinta del liceo scientifico Sabin. Gli unici non promossi all'esame di Stato della scuola. E i genitori protestano, vogliono capire le motivazioni di una decisione "inattesa, anomala, ingiusta", dicono. Non solo. Sei famiglie si sono rivolte a un legale per valutare se fare un ricorso al Tar.  "Per ora abbiamo chiesto alla scuola l'accesso agli atti, vogliamo capire dai verbali cosa è successo a questi ragazzi durante l'esame, una concentrazione così alta di bocciati nella stessa classe è un caso più unico che raro", spiega l'avvocato che sta studiando la possibilità del ricorso. "Ne hanno bocciati il trenta per cento, sette su 24, nella stessa classe, la situazione è anomala", racconta un papà di uno degli studenti bocciati. "I professori non ci hanno nemmeno dato le motivazioni sull'andamento delle prove, eppure dovranno giustificare una percentuale così alta di insuccessi, hanno preparato loro i nostri figli, li hanno ammessi all'esame, la mia aveva solo un cinque, il resto erano tutti sei e sette. E' venuta a casa soddisfatta della sua prova, anche i suoi amici lo hanno confermato. Come è possibile una bocciatura? Per noi e per lei è stata una doccia fredda. Vogliamo capire cosa è successo, per questo ci siamo rivolti a un legale".
Tra i ragazzi bocciati c'era anche chi aveva già comprato i libri per fare l'esame di ammissione all'università.

L'avvocato spiega che si tratta di situazioni didattiche dei ragazzi "non così drammatiche", non tali da giustificare quanto successo, un verdetto così duro. "Ci sono studenti ammessi anche con sette e otto nelle varie materie. Far perdere un anno ai ragazzi non è cosa da poco". "Doveroso per noi - spiega un genitore - è almeno dire ai nostri figli che se ritengono di avere avuto un'ingiustizia devono lottare".
 (di Ilaria Venturi da http://bologna.repubblica.it)

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