PUNTEGGIO DI MONTAGNA, SITUAZIONE GRAVE
Data: Mercoledì, 20 giugno 2007 ore 00:22:22 CEST
Argomento: Comunicati


Gli Usp pubblicano le liste, indifferenti all’Ordinanza del Tar
Punteggio di montagna, situazione grave
L’Antitrust chiede a Fioroni di rivedere le tabelle di valutazione
Tribunale di Potenza condanna Csa e istituto: “Gli spezzoni ai precari”


 
 
Di Vincenzo Brancatisano
 
18 GIUGNO 2007 – Gli Uffici scolastici provinciali di molte regioni italiane hanno pubblicato oggi le graduatorie a esaurimento nella loro rituale versione provvisoria. Entro cinque giorni è possibile inoltrare ricorso contro eventuali errori. Per agevolare i propri lettori il sito vincenzobrancatisano.it rilancia il modulo predisposto dal sito Orizzontescuola (clicca) e che possono trovare anche in fondo a questa pagina. Dunque, questi Provveditorati, già Csa, non stanno tenendo conto dell’ordinanza del Tar del Lazio che ha sospeso il provvedimento di attuazione della sentenza della Corte Costituzionale che aveva dichiarato non legittimo il doppio punteggio di montagna, riabilitandolo. Altri Uffici annunciano che la pubblicazione avverrà domattina e nei giorni a seguire. Dunque nulla si può ancora dire sull’opportunità, né sulla necessità, di scrivere alcunchè, nel reclamo, a proposito della mancata assegnazione dei punti di montagna appena decurtati. E’ vero che un’eventuale correzione d’ufficio un giorno potrebbe fare giustizia di detta decurtazione, ma per quei precari che hanno maturato i doppi punti negli ultimi due anni scolastici e che non li hanno documentati nella domanda inoltrata nei mesi scorsi agli Usp si renderebbe necessaria un’apposita richiesta per la quale si dovrebbero aprire i termini, troppo lunghi però per tenerne conto ai fini delle imminenti (imminenti?) immissioni in ruolo, sempre che ci saranno. Ci saranno davvero nel 2007? In ogni caso, nei prossimi giorni si terrà l’udienza su un altro ricorso, stavolta relativo ai punti degli ultimi due anni. Ma perché non dare attuazione a un’ordinanza del Tar del Lazio? Perché non ridare i punti di montagna ai ricorrenti che hanno ottenuto la sospensiva? Gli Uffici non ne sono a conoscenza? Ovviamente non è così. In queste ore si sta svolgendo presso il Ministero della Pubblica Istruzione una riunione per discutere del regolamento delle supplenze, con le sorprese che ha regalato, come noi avevamo annunciato il 18 aprile ai precari, ai quali il Sistema sta per fare la Festa Finale e loro si azzannano come i polli di Renzo per qualche punto in più, ritenuto illegittimo o legittimo a seconda della convenienza personale (sono pochi coloro che argomentano sulla questione in modo libero dal proprio tornaconto personale, salvo poi stupirsi della grettezza di un’intera generazione affidata al loro potere educativo) oppure a seconda che lo stesso tragitto verso la montagna avvenga di mattina prima della campanella delle 8 o di pomeriggio dopo quella degli arrivederci a domani. Ma se si sta discutendo, a viale Trastevere, anche della decisione del Tar, perché consentire agli Usp di pubblicare le graduatorie, lasciando che tanta gente stanca di un anno di lavoro cada nella confusione e nella prostrazione? Si sta discutendo, a viale Trastevere, anche della tabella di valutazione contro la quale siamo in grado di rivelare che si è scagliata anche l’Autorità Antitrust del valido dottor Catricalà, il quale ha chiesto a Fioroni di rivederla poiché, essa tabella, perpetrerebbe addirittura una distorsione del mercato e della concorrenza (clicca per leggere). Siamo a questi livelli. Colpi su colpi contro il sistema di reclutamento, uno sfascia sfascia generalizzato, gli spezzoni orario che verranno affidati agli insegnanti di ruolo che li cannibalizzeranno, ad onta della sentenza del Tribunale di Potenza (leggi il testo del provvedimento in fondo alla pagina) che ha appena condannato l'Usp di Potenza e un istituto d'arte per non avere conferito ai precari gli spezzoni orario ai fini del completamento orario preferendo a essi il personale di ruolo con orario già completo. I precari di sinistra dovrebbero chiedersi che senso abbia per un governo comprensivo di comunisti, ex tali, e rifondanti il comunismo, varare un provvedimento ministeriale con il quale si tradisce il motto “Lavorare meno lavorare tutti”, buono solo per le manifestazioni e i cortei e le bandiere rosse. Cominciamo a chiamare le cose con il loro nome. Perché stare con un governo di sinistra anche quando fa cose che non sono di sinistra anzi sono di destra? E i precari si azzuffano per i punti di montagna. Una laurea non vale niente, un concorso non vale niente e loro non protestano. Insegnare a Campobasso o a Enna o a Pavullo per quattro anni vale 48 punti in più rispetto a quanto ottiene chi insegna per quattro anni a Milano, o a Torino o vattelappesca città o cittadina italiana. E loro? Festeggiano o piangono a seconda della convenienza, invece di attaccare le mani al collo a chi ha inventato il superporcellum sbeffeggiando la dignità dei lavoratori. Perché “superporcellum” rimane sia pure con la benedizione temporanea del Tar del Lazio. Nelle prossime ore saremo in grado di riferire circa le decisioni ministeriali, se ci saranno, e pubblicheremo l’interessante testo del ricorso che ha portato alla vittoria dei precari di montagna davanti ai giudici amministrativi. Ma una domanda sorge quasi spontanea: che fine hanno fatto i sindacati della scuola?

Perplessità per la mancata sospensione delle graduatorie ad esaurimento dei precari
Superpunteggio, un fulmime a ciel sereno sul Ministero
Gli Usp stanno pubblicando le liste provvisorie non considerando l’ordinanza del Tar


 
19 GIUGNO 2007 – Nulla di nuovo dall’incontro di ieri sera al Ministero della Pubblica Istruzione in merito alle sorti del punteggio di montagna. Anzi di quest’ultimo s’è parlato poco e in modo marginale mentre sono stati affrontati altri temi assieme ai sindacati. Il Ministero ha dato l’impressione di essere stato colpito da un fulmine a ciel sereno, come ci informa la Gilda, e si definisce perplesso circa la bontà dell’ordinanza del Tar del Lazio che, lo ricordiamo, ha rimesso in pista la supervalutazione in misura doppia del punteggio di montagna dopo che lo stesso Ministero aveva dato esecuzione in senso retroattivo alla sentenza della Corte Costituzionale con la quale il bonus, prodotto dalla legge 143 del 2004, era stato definito incostituzionale. Il Ministero non sembra intenzionato a cambiare rotta e non ha mandato alcun segnale contrario agli Usp che in effetti stanno procedendo, a partire da ieri, alla pubblicazione delle liste nella loro versione provvisoria, e ripulite della citata supervalutazione ritenuta incostituzionale ma riattivata in via di giurisdizione amministrativa. Le graduatorie definitive saranno pubblicate dai vari Uffici entro il 16 luglio prossimo dopo le correzioni degli errori denunciati dagli interessati che hanno cinque giorni di tempo per produrre reclamo (per scaricare il modulo clicca qui). Cosa devono fare gli interessati per approfittare dell’ordinanza del Tar nei cinque giorni citati? E i controinteressati che temono invece una possibile esecuzione dell’ordinanza dei giudici amministrativi nelle more della correzione degli errori nelle graduatorie provvisorie? Nessuno lo sa. Gli uomini di Fioroni per ora stanno consultando l’ufficio legale di Viale Trastevere per verificare l’opportunità di impugnare l’ordinanza presso il Consiglio di Stato.
 







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