“Oltre  il  precariato,  valorizzare  la  professione  degli  insegnanti  per  una  scuola  di  qualità”
Data: Mercoledì, 03 gennaio 2007 ore 19:13:24 CET
Argomento: Recensioni


   

OLTRE IL PRECARIATO

Le proposte di TreeLLLE nel quaderno n°6 

 

 

Si è svolta a Roma la presentazione del Quaderno n°6 :

“Oltre  il  precariato,  valorizzare  la  professione  degli  insegnanti  per  una  scuola  di  qualità”

 

Sono intervenuti Paulo Santiago, del Directorate for Education dell' OCSE, Paolo Baretta,

Segretario Generale aggiunto della CISL, Beniamino Brocca, responsabile Scuola dell'UDC, Carlo

Dell'Aringa, docente all'Università Cattolica, Clotilde Pontecorvo, docente all'Università Roma 1.

I contenuti del Quaderno sono stati presentati da Attilio Oliva, Presidente di TreeLLLe, mentre le conclusioni     finali                       sono      state      affidate al               ministro              dell’istruzione,        On.le     Fioroni. Con  il  Quaderno  n.  6  l'Associazione  TreeLLLe  propone  un'analisi  storica  del  fenomeno  del precariato  e  avanza  proposte  ispirate  alla  volontà  di  superare  le  sue  più  gravi  contraddizioni.

Le proposte di TreeLLLe coincidono in gran parte con le conclusioni dell'indagine sugli insegnanti, durata  più  di  due  anni,  svolta  dall'Ocse  (Teachers  Matter:  Attracting,  Developing  and  Retaining Effective  Teachers,  2005)  che  contengono  le  linee  direttive  rivolte  ai  governi  dei  maggiori  paesi industrializzati.

 

Una fotografia della situazione di partenza

 


 

La tabella 2 fa riferimento ai cosiddetti precari “storici”.

Oltre a questi troviamo quelli che entreranno in graduatoria in 1 o 2 anni (tabella 3).

A cui si aggiungono anche alcune decine di migliaia di “supplenti  di istituto” che premono per entrare anch’essi in graduatoria.

 

 

Cosa emerge da questa fotografia?

 

 

 

nodo

Un sistema senza programmazione delle assunzioni

 

 

    un eccessivo numero di insegnanti “di ruolo” rispetto al numero degli studenti

(un insegnante ogni 10 studenti contro uno ogni 14 della media europea, OCSE 2003)

    un abnorme numero di “precari” di lunga durata costantemente alimentato da nuovi

“aspiranti”

 

Un esempio


 

 

 

 

Chi sono i precari?

 

 

    supplenti annuali o per brevi periodi

    privi di una formazione specialistica professionalizzante

    età media 39 anni

    abbandonati a se stessi di fronte a sfide sempre più difficili

    una bolla di aspettative che frena le riforme

    figli di una carenza di programmazione delle assunzioni (e di miopi risparmi)

 

 

 

Che cosa succede in altri paesi?

 

 

 

Come si vede, l’Italia è tra quei pochi paesi europei a non avere ancora nessuna pianificazione rispetto al reclutamento.

 

 

Le Proposte di TreeLLLe: programmazione

 

9   programmare le assunzioni di insegnanti in base al numero degli studenti

9   orientare la domanda dei giovani e incentivarli verso aree disciplinari carenti

9   definire criteri di ammissione a “numero chiuso” per le Scuole universitarie di specializzazione (come per i medici)


 

 

nodo

La via italiana al reclutamento

 

 

    in teoria per concorsi ordinari (di fatto solo 1 insegnante su 4 di quelli in ruolo)

    soprattutto per scorrimento nella graduatoria nazionale permanente che si autoalimenta nel tempo

    ma anche con sanatorie ope legis  (29 leggi dal 1948)   Una patologia unica in

Europa

 

Limiti dei concorsi ordinari:

 

 

    non c’è né preselezione né autoselezione (perché non esiste un profilo professionale e uno stato giuridico per legge)

    i criteri di valutazione variano a ogni commissione

    le commissioni non sono di esperti ma di personale “disponibile”

    tempi: mediamente durano tre anni

    costi: elevati per l’amministrazione e i candidati

 

 

 

 

 

 

Ancora più gravi sono i Limiti del reclutamento per graduatoria

 

    la graduatoria è un reperto di archeologia amministrativa

    si basa sui punteggi ottenuti da supplenze (cioè sull’anzianità di servizio)

    è nazionale e permanente (non si chiude con i vincitori dei concorsi)

    di costosissima gestione e aggiornamento

    soggetta a infiniti contenziosi

 

 

 

Le Proposte di TreeLLLe:

per un nuovo modello di reclutamento

 

9   superare il modello di reclutamento per concorsi ordinari

9   dare validità concorsuale al percorso universitario di specializzazione programmato a numero chiuso

9   istituire un albo regionale degli insegnanti abilitati nelle Scuole universitarie di specializzazione da cui attingere per l’assunzione

 

per superare la graduatoria

 

9   “congelare” la graduatoria nazionale permanente interrompendo l’aggiornamento dei punteggi

9   portare la graduatoria ad esaurimento

9   ridurre drasticamente il precariato (necessario) e trasformarlo in periodo (limitato)

di inserimento e tirocinio formativo soggetto a valutazione

 

per una nuova procedura per le supplenze


 

9   abrogare la normativa sulle supplenze che alimentano la graduatoria

9   adottare procedure del tutto indipendenti dal reclutamento

9   ridurre drasticamente le supplenze brevi (con straordinari ben retribuiti, flessibilità negli orari, etc.)

9   eliminare i punteggi per le supplenze di breve durata

 

 3° nodo

Amministrazione centralistica

(oltre un milione di addetti in 40.000 sedi  scolastiche)

 

perdura per le “naturali” resistenze di tutti i potentati centralistici

 

Quali sono gli effetti?

 

    una pressione sull’Amministrazione e sui decisori pubblici (Governo e Parlamento) di difficile gestione politica

    leggi e provvedimenti di sanatoria che non favoriscono una scuola di qualità

 

 

 

Autonomia bloccata

 

    l’autonomia delle scuole è l’antidoto al centralismo

(legge 59/97 e riforma titolo V della costituzione, 2001)

    nei fatti la legge non è stata implementata da norme per favorire l’autonomia organizzativa e finanziaria

    non si sono rinnovati gli organi di governo (consiglio e capo d’istituto) né definite le nuove responsabilità

 

 

 

Cosa succede negli altri paesi?

 

 

 

 

 

 

Le proposte di TreeLLLe: chi deve reclutare


 

9   implementare l’autonomia organizzativa e finanziaria delle scuole con nuovi organi di governo responsabili

9   trasferire alle scuole (o reti di scuole) la competenza del reclutamento tra gli abilitati dell’albo regionale

 

 

 

nodo

La formazione iniziale degli insegnanti

 

 

    legge 417/1973: tutti i docenti  (maestri inclusi) devono avere una formazione

universitaria

    ma quale è la realtà degli insegnanti in ruolo?

per il 47% diplomati (maestri, etc.)

per il 52% laureati in una o più discipline

per meno dell’1% laureati con una specializzazione professionale

    solo dal 1999 esistono le Scuole universitarie di specializzazione professionale

 

Le proposte di TreeLLLe: formazione iniziale

 

 

9   a regime, tutti gli insegnanti devono essere abilitati attraverso un percorso universitario professionalizzante

9   i due Ministeri, Istruzione e Università, devono cofinanziare e collaborare per dare luogo a Scuole universitarie di specializzazione di alta qualità

 

 

 

 5° nodo

La professionalità degli insegnanti

 

 

La professionalità degli insegnanti (e dei capi d’istituto) è cruciale per la

qualità della scuola.

 

Ma in che cosa consiste la loro professionalità?

 

    basta sapere o bisogna saper insegnare?

    insegnare è una vocazione o una professione?

 

 

 

c’è un conflitto di visioni che perdura:

 

Mastrocola

Scrive    Paola    Mastracola,     vincitrice      del    Premio     Campiello      2004    Penso    che l’insegnamento  debba  essere  una  faccenda  molto  inconsapevole:  bisognerebbe  non

accorgersi   di   stare   insegnando.   Se   invec studio   com insegnare,   acquisto   una

consapevolezza  troppo  consapevole,  che  danneggerà  ogni  mia  naturale  inclinazione…. Devo  ammettere  che  io  sono  a  priori  e  ‘naturalmente’  contraria  a  qualsiasi  forma  di didattica intesa come scienza a se stante, cioè come teoria”.

 

Salvemini

Di  parere  opposto  Gaetano  Salvemini,  che  nel  1908  scriveva:  “È  necessaria  agli insegnanti  anche  una  solida  preparazione  pedagogica…  Di  certo  Socrate  non  ebbe

bisogno  di  alcuna  laurea  e  di  alcun  tirocinio  per  essere  quel  maestro  che  fu.  Ma  
 

andrà a pescare il Ministro della Pubblica Istruzione 10mila o più di Socrati [oggi oltre

800mila!]  quanti  ne  occorrerebbero  alle  nostre  scuole?  D’altra  parte  un  uomo  di intelligenza media… può diventare eccellente maestro se ben diretto e con la possibilità di usufruire della pratica altrui”.

 

 

 

Le proposte di TreeLLLe: profilo professionale

 

9   definire il profilo professionale degli insegnanti e gli standard di prestazione attesi

9   riscrivere per via legislativa lo stato giuridico dei docenti (diritti e doveri)

 

 

 

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SINTESI DELLE PRINCIPALI PROPOSTE DI TREELLLE

 

A - per il superamento immediato della graduatoria nazionale permanente

   congelare la graduatoria interrompendo l’aggiornamento dei punteggi

   portare la graduatoria ad esaurimento

   abrogare la normativa sulle supplenze e adottare nuove procedure indipendenti dal reclutamento

 

B - proposte di sistema per modificare le condizioni di  fondo (a medio termine)

   programmare le assunzioni degli insegnanti con accesso a numero chiuso alle Scuole universitarie di specializzazione

   attribuire validità concorsuale al percorso della Scuola universitaria di specializzazione e istituire un albo regionale degli abilitati

   a regime tutti gli insegnanti devono essere abilitati attraverso un percorso universitario professionalizzante

   I Ministeri dell’Istruzione e dell’Università devono, a pari dignità,  cofinanziare e collaborare per dare luogo a Scuole universitarie di specializzazione di alta qualità

   implementare l’autonomia delle scuole, organizzativa e finanziaria, con nuovi organi di governo responsabili (consiglio e capi d’istituto)

   trasferire alle scuole (o reti di scuole) la competenza del reclutamento tra gli abilitati dell’albo regionale

   definire il profilo professionale dell’insegnante

   legiferare sullo stato giuridico degli insegnanti (diritti e doveri)

 

Concludendo, un appello:  è essenziale il ruolo dei decisori pubblici

(per interventi radicali a modifica delle regole del gioco)

 

   per valorizzare la professione degli insegnanti

   per una scuola che privilegi la qualità (e non la quantità) a difesa degli interessi degli studenti

 

 

 

Fonte: Attilio OLIVA Associazione TREELLLE (Life Long Learning) per una società dell’apprendimento continuo







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