Una fotografia della situazione di partenza
La tabella 2 fa riferimento ai cosiddetti precari “storici”.
Oltre a questi troviamo quelli che entreranno in graduatoria in 1 o 2 anni (tabella 3).
A cui si aggiungono anche alcune decine di migliaia di “supplenti di istituto” che premono per entrare anch’essi in graduatoria.
Cosa emerge da questa fotografia?
1° nodo
Un sistema senza programmazione delle assunzioni
� un eccessivo numero di insegnanti “di ruolo” rispetto al numero degli studenti
(un insegnante ogni 10 studenti contro uno ogni 14 della media europea, OCSE 2003)
� un abnorme numero di “precari” di lunga durata costantemente alimentato da nuovi
“aspiranti”
Un esempio
Chi sono i precari?
� supplenti annuali o per brevi periodi
� privi di una formazione specialistica professionalizzante
� età media 39 anni
� abbandonati a se stessi di fronte a sfide sempre più difficili
� una bolla di aspettative che frena le riforme
� figli di una carenza di programmazione delle assunzioni (e di miopi risparmi)
Che cosa succede in altri paesi?
Come si vede, l’Italia è tra quei pochi paesi europei a non avere ancora nessuna pianificazione rispetto al reclutamento.
Le Proposte di TreeLLLe: programmazione
9 programmare le assunzioni di insegnanti in base al numero degli studenti
9 orientare la domanda dei giovani e incentivarli verso aree disciplinari carenti
9 definire criteri di ammissione a “numero chiuso” per le Scuole universitarie di specializzazione (come per i medici)
2° nodo
La via italiana al reclutamento
� in teoria per concorsi ordinari (di fatto solo 1 insegnante su 4 di quelli in ruolo)
� soprattutto per scorrimento nella graduatoria nazionale permanente che si autoalimenta nel tempo
� ma anche con sanatorie ope legis (29 leggi dal 1948) Una patologia unica in
Europa
Limiti dei concorsi ordinari:
� non c’è né preselezione né autoselezione (perché non esiste un profilo professionale e uno stato giuridico per legge)
� i criteri di valutazione variano a ogni commissione
� le commissioni non sono di esperti ma di personale “disponibile”
� tempi: mediamente durano tre anni
� costi: elevati per l’amministrazione e i candidati
Ancora più gravi sono i Limiti del reclutamento per graduatoria
� la graduatoria è un reperto di archeologia amministrativa
� si basa sui punteggi ottenuti da supplenze (cioè sull’anzianità di servizio)
� è nazionale e permanente (non si chiude con i vincitori dei concorsi)
� di costosissima gestione e aggiornamento
� soggetta a infiniti contenziosi
Le Proposte di TreeLLLe:
per un nuovo modello di reclutamento
9 superare il modello di reclutamento per concorsi ordinari
9 dare validità concorsuale al percorso universitario di specializzazione programmato a numero chiuso
9 istituire un albo regionale degli insegnanti abilitati nelle Scuole universitarie di specializzazione da cui attingere per l’assunzione
per superare la graduatoria
9 “congelare” la graduatoria nazionale permanente interrompendo l’aggiornamento dei punteggi
9 portare la graduatoria ad esaurimento
9 ridurre drasticamente il precariato (necessario) e trasformarlo in periodo (limitato)
di inserimento e tirocinio formativo soggetto a valutazione
per una nuova procedura per le supplenze
9 abrogare la normativa sulle supplenze che alimentano la graduatoria
9 adottare procedure del tutto indipendenti dal reclutamento
9 ridurre drasticamente le supplenze brevi (con straordinari ben retribuiti, flessibilità negli orari, etc.)
9 eliminare i punteggi per le supplenze di breve durata
3° nodo
Amministrazione centralistica
(oltre un milione di addetti in 40.000 sedi scolastiche)
perdura per le “naturali” resistenze di tutti i potentati centralistici
Quali sono gli effetti?
� una pressione sull’Amministrazione e sui decisori pubblici (Governo e Parlamento) di difficile gestione politica
� leggi e provvedimenti di sanatoria che non favoriscono una scuola di qualità
Autonomia bloccata
� l’autonomia delle scuole è l’antidoto al centralismo
(legge 59/97 e riforma titolo V della costituzione, 2001)
� nei fatti la legge non è stata implementata da norme per favorire l’autonomia organizzativa e finanziaria
� non si sono rinnovati gli organi di governo (consiglio e capo d’istituto) né definite le nuove responsabilità
Cosa succede negli altri paesi?
Le proposte di TreeLLLe: chi deve reclutare
9 implementare l’autonomia organizzativa e finanziaria delle scuole con nuovi organi di governo responsabili
9 trasferire alle scuole (o reti di scuole) la competenza del reclutamento tra gli abilitati dell’albo regionale
4° nodo
La formazione iniziale degli insegnanti
� legge 417/1973: tutti i docenti (maestri inclusi) devono avere una formazione
universitaria
� ma quale è la realtà degli insegnanti in ruolo?
per il 47% diplomati (maestri, etc.)
per il 52% laureati in una o più discipline
per meno dell’1% laureati con una specializzazione professionale
� solo dal 1999 esistono le Scuole universitarie di specializzazione professionale
Le proposte di TreeLLLe: formazione iniziale
9 a regime, tutti gli insegnanti devono essere abilitati attraverso un percorso universitario professionalizzante
9 i due Ministeri, Istruzione e Università, devono cofinanziare e collaborare per dare luogo a Scuole universitarie di specializzazione di alta qualità
5° nodo
La professionalità degli insegnanti
La professionalità degli insegnanti (e dei capi d’istituto) è cruciale per la
qualità della scuola.
Ma in che cosa consiste la loro professionalità?
� basta sapere o bisogna saper insegnare?
� insegnare è una vocazione o una professione?
c’è un conflitto di visioni che perdura:
Mastrocola
Scrive Paola Mastracola, vincitrice del Premio Campiello 2004 “Penso che l’insegnamento debba essere una faccenda molto inconsapevole: bisognerebbe non
accorgersi di stare insegnando. Se invece studio come insegnare, acquisto una
consapevolezza troppo consapevole, che danneggerà ogni mia naturale inclinazione…. Devo ammettere che io sono a priori e ‘naturalmente’ contraria a qualsiasi forma di didattica intesa come scienza a se stante, cioè come teoria”.
Salvemini
Di parere opposto Gaetano Salvemini, che nel 1908 scriveva: “È necessaria agli insegnanti anche una solida preparazione pedagogica… Di certo Socrate non ebbe
bisogno di alcuna laurea e di alcun tirocinio per essere quel maestro che fu. Ma
andrà a pescare il Ministro della Pubblica Istruzione 10mila o più di Socrati [oggi oltre
800mila!] quanti ne occorrerebbero alle nostre scuole? D’altra parte un uomo di intelligenza media… può diventare eccellente maestro se ben diretto e con la possibilità di usufruire della pratica altrui”.
Le proposte di TreeLLLe: profilo professionale
9 definire il profilo professionale degli insegnanti e gli standard di prestazione attesi
9 riscrivere per via legislativa lo stato giuridico dei docenti (diritti e doveri)
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SINTESI DELLE PRINCIPALI PROPOSTE DI TREELLLE
A - per il superamento immediato della graduatoria nazionale permanente
‰ congelare la graduatoria interrompendo l’aggiornamento dei punteggi
‰ portare la graduatoria ad esaurimento
‰ abrogare la normativa sulle supplenze e adottare nuove procedure indipendenti dal reclutamento
B - proposte di sistema per modificare le condizioni di fondo (a medio termine)
‰ programmare le assunzioni degli insegnanti con accesso a numero chiuso alle Scuole universitarie di specializzazione
‰ attribuire validità concorsuale al percorso della Scuola universitaria di specializzazione e istituire un albo regionale degli abilitati
‰ a regime tutti gli insegnanti devono essere abilitati attraverso un percorso universitario professionalizzante
‰ I Ministeri dell’Istruzione e dell’Università devono, a pari dignità, cofinanziare e collaborare per dare luogo a Scuole universitarie di specializzazione di alta qualità
‰ implementare l’autonomia delle scuole, organizzativa e finanziaria, con nuovi organi di governo responsabili (consiglio e capi d’istituto)
‰ trasferire alle scuole (o reti di scuole) la competenza del reclutamento tra gli abilitati dell’albo regionale
‰ definire il profilo professionale dell’insegnante
‰ legiferare sullo stato giuridico degli insegnanti (diritti e doveri)
Concludendo, un appello: è essenziale il ruolo dei decisori pubblici
(per interventi radicali a modifica delle regole del gioco)
‰ per valorizzare la professione degli insegnanti
‰ per una scuola che privilegi la qualità (e non la quantità) a difesa degli interessi degli studenti
Fonte: Attilio OLIVA Associazione TREELLLE (Life Long Learning) per una società dell’apprendimento continuo