IL COORDINAMENTO DEI COLLABORATORI SCOLASTICI
Provenienti dalla vecchia graduatoria provinciale e che non hanno fatto alcun
ricorso
Ci presentiamo in forma completa a scanso di ogni equivoco
per poter dire ancora una volta la nostra su questa vicenda.
Premettiamo che le vicende di oggi 19 settembre 2002 sono la
morte di ogni democrazia, la tomba di ogni legge e sentenze di tribunali (giuste
o ingiuste che esse siano), ma soprattutto, per noi il non poter più credere in
nessuna forma di giustizia, l'assistere quasi impotenti ai giochi sotterranei
che le varie autorità, Prefetto, Questore e Politicanti vari (che amano pescare
nel torbido) stanno facendo e continuano a fare alle nostre spalle.
Chissà, forse qualcuno gli ha messo in testa che siamo idioti, solo perché
fino ad oggi ci siamo comportati civilmente, solo perché abbiamo atteso con
molta pazienza che si trovasse una soluzione a questa vicenda. Pazienza e
civiltà che usiamo ogni giorno nel nostro lavoro di Collaboratori Scolastici
nei confronti dei genitori e degli alunni e che ormai fanno parte del nostro
patrimonio genetico e professionale. Questo tanto per capirci.
Ma veniamo alla vicenda di questo Giovedì Nero.
1. dopo quasi un mese di attesa finalmente il direttore del CSA di Catania e la
Direzione Regionale nella persona del Direttore il Dottor Calascibetta, dicono
finalmente l'ultima parola su come debbano essere fatte le convocazioni alla
luce delle Ordinanze sospensive. Ordinanze ottenute da alcuni che, presenti
nella graduatoria da sempre (come noi), hanno lavorato lo scorso anno e poi con
l'aggiornamento e i nuovi inserimenti previsti dall'ormai famoso D.M. 75/01, si
sono visti scalzare nelle loro posizioni di graduatoria fino a non rientrare nel
numero di coloro che potevano aspirare a una supplenza annuale.
Alle convocazioni dell'anno scorso queste persone dopo aver protestato, hanno
deciso di agire attraverso le vie legali perché vedevano calpestato un loro
eventuale diritto di precedenza (non entriamo nel merito se abbiano ragione o
torto, non sta a noi giudicare)
2. Il ricorso e le relative ordinanze sospensive sono state fatte contro
l'inserimento in graduatoria di nuove persone ( che avevano prestato servizio
per conto degli enti locali nelle scuole)
Primo quesito che ci poniamo: che cosa centriamo noi in
questa vicenda: chi da diritto all'una o l'altra parte (ricorsisti ed enti
locali) di metterci in mezzo e bloccare il nostro legittimo , da nessuna
autorità o tribunale messo in dubbio, diritto di poter avere la nomina per la
supplenza annuale e non farci lavorare?
Se tutte le persone provenienti dagli Enti Locali ritengono che questa Ordinanza
(che è provvisoria visto che ancora manca un giudizio di merito) sia
un'ingiustizia nei loro confronti, perché non agiscono in via giudiziaria per
chiedere che venga annullata? Se li preoccupa l'attesa, allora mi spieghino
perché i ricorrenti hanno atteso pazientemente la pronuncia (seppur
provvisoria) del C.G.A. di Palermo, forse questi avevano meno bisogno di
lavorare rispetto a loro?
Ma loro ormai sono diventati gli unici che a Catania sono
disoccupati e hanno famiglia gli altri no. Quindi che il Questore e il Prefetto
e tutti gli altri politicanti li difendano poveretti
Noi invece che non siamo ne ricorrenti ne enti locali che diritto abbiamo di
lavorare mica siamo disoccupati, mica abbiamo famiglie da mantenere eppoi
abbiamo troppe buone maniere per essere dei veri disoccupati (ci mascheriamo
come tali ma non è così).
QUINDI BUTTIAMOLI A MARE (anzi lo facciamo da soli, ne siamo capaci)
Non si offendano Questore Prefetto, perché noi siamo scemi,
si sa e quindi ci possono prendere per i fondelli come vogliono.
Le convocazioni, ma no lasciate stare quei poveracci occupavano la scuola mica
si poteva buttarli via, eppoi non si può toccare una donna incinta messa
davanti ai cancelli (sceneggiate di poco gusto studiate a tavolino e attuate
scientificamente, ne abbiamo sentito abbastanza con le nostre orecchie per
poterlo affermare e se qualcuno ci vuole denunciare per calunnia lo faccia pure)
Altra sceneggiata, una decina di poliziotti messi alle 14,30 (orario delle
convocazioni) davanti alla Scuola Pizzigoni, quando si sapeva che dalle 12,30 un
centinaio di persone erano messi davanti ai cancelli per bloccare queste
benedette convocazioni (loro possono tutto). Ma a nessuno (Signor Questore) è
venuta l'idea di mettere un po' prima qualche poliziotto in più magari davanti
ad un solo cancello e tenerlo sgombro, così si evitava magari il rischio di un
parto improvviso?
Questo è chiedere troppo, o forse come noi pensiamo Questore e Prefetto si sono
presi l'autorità di decidere sulle convocazioni (ma di questo ne riparleremo in
sede giudiziaria) e di non farle svolgere perché c'erano dei poveretti da
difendere. Mentre noi pur non potendo essere toccati nella nostra posizione di
graduatoria da nessuno, visto che nessun ricorso è stato fatto contro di noi
(ne potrebbe essere altrimenti), non siamo disoccupati veri, non abbiamo
famiglia da mantenere, non facciamo finta di fare lo sciopero della fame (non si
fa sciopero della fame abbuffandosi di pasta al forno) non mettiamo mogli o
parenti o altro in stato di gravidanza davanti ai cancelli, noi che non
protestiamo minacciando fisicamente le persone, non contiamo nulla nei giochi
che qualcun altro crede di poter condurre sulla nostra pelle.
Scordavamo noi non abbiamo Santi in Paradiso perché per essere in queste
graduatorie per soli titoli nel 1987 non ne occorrevano e le posizioni di
graduatoria le abbiamo scalate con il nostro sudore aggiornando ogni 2 anni la
propria posizione facendo le domande di inserimento in 20 scuole e andando ogni
volta a controllare prima la graduatoria provinciale provvisoria poi quella
definitiva ed infine facendo il giro delle 20 (poi diventate 25 e infine 30)
scuole per verificare che fossimo stati inseriti al posto giusto.
Facendo supplenze temporanee anche di 15 giorni nei paesi più sperduti della
nostra provincia per aumentare il punteggio, infine con una grande dose di
pazienza visto che molti hanno cominciato a lavorare nel 1999/2000 dopo ben 13
anni.
Ma a chi può interessare tutto ciò. Ormai gli unici detentori delle pagine dei
giornali, degli interessamenti dei vari politici ecc.. (e non vogliamo
appositamente specificare cosa significhi quell'eccetera), gli unici che possono
minacciare fisicamente tutti e restare impuniti, fare ciò che vogliono
sfottendoci pure sono loro.
Ma non credo che duri molto questa storia si sono scordati che in graduatoria e
disposti a difendere con le unghie anni e anni di fatica non sono i 100
convocati oggi ma tutti quelli collocati utilmente compresa prima fascia.
Facciano bene i loro conti tutti gli attori e interpreti di questa sceneggiata
la prossima volta
PERCHE' NON SIAMO PIU' DISPOSTI A SUBIRE E FARCI BLOCCARE LE CONVOCAZIONI DA
NESSUNO MA PROPRIO DA NESSUNO
Per il coordinamento dei Collaboratori Scolastici
Agatino Rapisarda
Agatino.rapisarda1@tin.it
Tel 095/206995
Cell 349/2554025