Ancora dopo due anni senza retribuzione dal CSA
Data: Venerdì, 13 settembre 2002 ore 18:05:26 CEST
Argomento: Ufficio Scolastico Provinciale


Catania 13-9-2002 Su iniziativa dell'associazione nazionale presidi di Catania tutti i coordinatori, i presidenti, i commissari, nonché il personale Ata (oltre 500 persone) che dopo due anni di attesa non hanno ancora percepito la retribuzione per il lavoro svolto nei corsi abilitanti, hanno deciso di rivolgersi al giudice del lavoro.
Ieri, infatti, tutto il personale, coordinato dal preside Salavore Indelicato, che fa parte dell'esecutico dell'Anp e che dirige l'istituto tecnico «Cannizzaro» di Catania, si è riunito per firmare la delega al legale incaricato di iniziare il procedimento giudiziario.
«Visto il perdurare della incresciosa situazione - si legge in un comunicato diffuso in tutte le scuole dall'Anp - relativa al mancato pagamento da parte del Csa dei compensi spettanti alle commissioni che hanno espletato l'attività di docenza e di esami nei corsi di abilitazione per i docenti precari di ruolo, svoltisi da due anni su formale nomina da parte dell'ex provveditore agli studi di Catania, abbiamo affidato allo studio legale Filippo Basile il compito di produrre azione legale nei confronti dell'Amministrazione».
Ovviamente, si tratta di un caso anomalo, dal momento che sia i dirigenti scolastici, che hanno coordinato i lavori come presidenti dei corsi, sia i commissari, professori di ruolo, come pure il personale Ata, che ha collaborato alla riuscita dei corsi, da due anni attendono le spettanze dovute.
La cosa più curiosa e nello stesso tempo più inspiegabile deriva dal fatto che, come ha dichiarato il preside Indelicato, «nel resto di tutta Italia tutti i Csa hanno trovato il modo di adempiere al loro dovere dando risposta alle esigenze del personale che ha svolto con impegno e dedizione il compito istituzionale senza sottrarsi alle proprie responsabilità, mentre a Catania perdura lo stato di insensibilità».
A beneficiare dei corsi sono gli ex docenti precari, molti dei quali in virtù di quel titolo abilitante sono stati immessi nei ruoli, mentre coloro che hanno firmato il loro titolo da due anni aspettano i pagamenti.
Addirittura qualche dirigente scolastico è andato in pensione, qualcun altro è addirittura deceduto. Si era detto che i corsi erano stati indetti senza copertura finanziaria, il che significa che si è voluto venire incontro alle esigenze dei docenti precari, mentre a Roma probabilmente sapevano che gli esaminatori non sarebbero stati pagati.
Un problema singolare e che ormai solo l'autorità giudiziaria potrà risolvere.
Insomma, l'anno scolastico sta per iniziare con tante vertenze giudiziarie in corso, vedi il caso eclatante dei collaboratori scolastici, senza dimenticare quello più recente degli assistenti amministrativi e, infine, questo dei dirigenti scolastici e di tutto il personale che ha reso possibile l'espletamento dei corsi abilitanti.
Mario Castro
 







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