Catania
13-9-2002 Su iniziativa dell'associazione nazionale presidi di Catania tutti i
coordinatori, i presidenti, i commissari, nonché il personale Ata (oltre 500
persone) che dopo due anni di attesa non hanno ancora percepito la retribuzione
per il lavoro svolto nei corsi abilitanti, hanno deciso di rivolgersi al giudice
del lavoro.
Ieri, infatti, tutto il personale, coordinato dal preside Salavore Indelicato,
che fa parte dell'esecutico dell'Anp e che dirige l'istituto tecnico
«Cannizzaro» di Catania, si è riunito per firmare la delega al legale incaricato
di iniziare il procedimento giudiziario.
«Visto il perdurare della incresciosa situazione - si legge in un comunicato
diffuso in tutte le scuole dall'Anp - relativa al mancato pagamento da parte del
Csa dei compensi spettanti alle commissioni che hanno espletato l'attività di
docenza e di esami nei corsi di abilitazione per i docenti precari di ruolo,
svoltisi da due anni su formale nomina da parte dell'ex provveditore agli studi
di Catania, abbiamo affidato allo studio legale Filippo Basile il compito di
produrre azione legale nei confronti dell'Amministrazione».
Ovviamente, si tratta di un caso anomalo, dal momento che sia i dirigenti
scolastici, che hanno coordinato i lavori come presidenti dei corsi, sia i
commissari, professori di ruolo, come pure il personale Ata, che ha collaborato
alla riuscita dei corsi, da due anni attendono le spettanze dovute.
La cosa più curiosa e nello stesso tempo più inspiegabile deriva dal fatto che,
come ha dichiarato il preside Indelicato, «nel resto di tutta Italia tutti i Csa
hanno trovato il modo di adempiere al loro dovere dando risposta alle esigenze
del personale che ha svolto con impegno e dedizione il compito istituzionale
senza sottrarsi alle proprie responsabilità, mentre a Catania perdura lo stato
di insensibilità».
A beneficiare dei corsi sono gli ex docenti precari, molti dei quali in virtù di
quel titolo abilitante sono stati immessi nei ruoli, mentre coloro che hanno
firmato il loro titolo da due anni aspettano i pagamenti.
Addirittura qualche dirigente scolastico è andato in pensione, qualcun altro è
addirittura deceduto. Si era detto che i corsi erano stati indetti senza
copertura finanziaria, il che significa che si è voluto venire incontro alle
esigenze dei docenti precari, mentre a Roma probabilmente sapevano che gli
esaminatori non sarebbero stati pagati.
Un problema singolare e che ormai solo l'autorità giudiziaria potrà risolvere.
Insomma, l'anno scolastico sta per iniziare con tante vertenze giudiziarie in
corso, vedi il caso eclatante dei collaboratori scolastici, senza dimenticare
quello più recente degli assistenti amministrativi e, infine, questo dei
dirigenti scolastici e di tutto il personale che ha reso possibile
l'espletamento dei corsi abilitanti.
Mario Castro