onti in rosso, rischio chiusura per 2000 istituti
Data: Mercoledì, 31 luglio 2002 ore 18:01:07 CEST
Argomento: Opinioni


Le casse della scuola italiana sono vuote e per il momento la finanziaria non prevede investimenti. Questo, se confermato, potrebbe comportare la chiusura di 2000 istituti, vale a dire di un terzo del totale delle scuole del nostro paese.
La colpa - riferisce il settimanale - è da ricercare nei "tremila miliardi delle vecchie lire che il ministro Letizia Moratti ha impegnato per l'avvio dello scorso anno scolastico senza copertura di spesa".
Un buco che, racconta sempre il settimanale, ha fatto arrabbiare il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, impegnato dal canto suo a far quadrare i conti pubblici e chiudere il Dpef.
"Il Tesoro ha stretto i cordoni della borsa – prosegue l’Espresso - e, nella prossima finanziaria, per adesso, non è previsto un euro per l'avvio dell'anno scolastico".
Si tratta di una decisione che, se confermata, potrebbe avere conseguenze molto pesanti.
Prima di tutto senza investimenti non potrebbero passare di ruolo e essere assunti i 30 mila docenti in graduatoria. E si ricorrerebbe alle supplenze per coprire le cattedre.
Tre le proposte che il ministro Moratti avrebbe pronte per fronteggiare la situazione.
La prima consiste nel riportare in classe 18 mila insegnanti destinati ad altro incarico. Questo permetterebbe di risparmiare 800 miliardi di vecchie lire.
La seconda misura sarebbe appunto quella che metterebbe a rischio l'apertura di 2003 scuole citate in un elenco elaborato dal servizio consulenza all'attività programmatoria del Ministero nel quale sono indicati gli istituti che presentano un rapporto tra alunni e docenti al di sotto del 9,5 per cento, vale a dire della media nazionale.
La terza misura, infine, sarebbe la riforma dei cicli, al momento ferma in commissione al senato.
L'Espresso mercoledì, 31 Luglio 2002
 







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