Sicurezza delle scuole: Presentazione di una proposta legge di iniziativa popolare
Data: Giovedì, 05 gennaio 2006 ore 15:00:00 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Istituto Scolastico "G. Parini"
Catania

Sicurezza delle scuole

Presentazione di una proposta legge di iniziativa popolare

All’indomani della tragedia di San Giuliano di Puglia, l’Anp fu una delle poche voci che si collocarono fuori dal coro, per segnalare che tutto il problema della sicurezza era impostato su basi sbagliate. Le scuole sono sicure quando le strutture e gli impianti sono a posto, non quando le formalità procedurali sono state rispettate. Ma i termini per questi adempimenti, che sono vitali, continuano ad essere rinviati; mentre scattano regolarmente le sanzioni per un documento irregolare o un cartello fuori posto.

Perché eventi come quelli di San Giuliano non si ripetano mai più gli auspici non bastano: e le leggi esistenti neppure. Servono regole diverse, non la stratificazione di sempre nuovi editti su quelli vecchi. E da qui nasce l’idea di una proposta di legge di iniziativa popolare, che si ispira ad alcuni principi semplici e chiari:

-         la sicurezza vera non dipende dal tipo di lavoro che si svolge nelle scuole, ma quasi esclusivamente dall’edificio e dai suoi impianti;

-         chi ha la responsabilità di provvedere, deve averne i mezzi, sia giuridici che finanziari. Se non li ha in via ordinaria, occorre dargli i mezzi straordinari per acquisirli in tempi certi, brevi e non prorogabili;

-         fino a quando le strutture fisiche, quelle che possono uccidere, non sono a norma, non ha senso perseguire gli inadempimenti solo formali. La situazione attuale spinge, invece, i responsabili delle scuole a non chiedere l’intervento degli organi di controllo, che sanzionerebbero soltanto loro. E, anche per questa via, rende più lontana la sicurezza vera;

-         le scuole non devono crollare, le scuole non devono essere pericolose. Ma quando gli incidenti si verificano, i risarcimenti si fanno attendere per anni. Occorrono meccanismi degni di un paese civile in grado di far fronte a questa esigenza in tempi certi e brevi.

La proposta di legge sarà depositata in Cassazione nel mese di gennaio a cura del Comitato Promotore, costituito dall’Associazione Genitori delle Vittime di San Giuliano, dall’Anp, dall’Associazione Italiana Genitori (A.Ge.), e da Cittadinanza Attiva, con l’appoggio della Giunta Comunale di San Giuliano. Subito dopo inizierà la raccolta delle firme necessarie (almeno cinquantamila) per la sua presentazione al Parlamento, come uno dei primi atti della nuova legislatura. Un impegno di questo livello deve coinvolgere tutta la comunità civile, chiamata a stringersi intorno alle proprie scuole.

Subito dopo il deposito della proposta di legge partirà una capillare campagna di informazione e di sensibilizzazione sui media: ed una raccolta di donazioni volontarie, per coprire le spese. Non saranno richieste grandi somme: solo qualche euro a ciascuno, sia per consentire a tutti di associarsi al progetto, sia perché ci interessa la coralità del consenso più che l’entità di singole elargizioni, che rischierebbero di far diventare il progetto espressione di gruppi o di interessi costituiti.

           Il tutto sarà gestito in forma pubblica e trasparente da una Onlus e formerà oggetto di pubblico rendiconto, che daremo anche sul nostro sito.

L’Istituto Parini  nella persona del preside Giuseppe Adernò  ha aderito all’iniziativa , essendo anche gemellata con la scuola di San Giuliano di Puglia ed ha offerto la disponibilità per la raccolta delle firme in vista della proposta di legge di iniziativa popolare.







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