Istituto
Scolastico "G. Parini"
Catania
Sicurezza
delle scuole
Presentazione
di una proposta legge di iniziativa popolare
All’indomani
della tragedia di San Giuliano di Puglia, l’Anp fu una delle poche voci che si
collocarono fuori dal coro, per segnalare che tutto il problema della sicurezza
era impostato su basi sbagliate. Le scuole sono sicure quando le strutture e gli
impianti sono a posto, non quando le formalità procedurali sono state
rispettate. Ma i termini per questi adempimenti, che sono vitali, continuano ad
essere rinviati; mentre scattano regolarmente le sanzioni per un documento
irregolare o un cartello fuori posto.
Perché
eventi come quelli di San Giuliano non si ripetano mai
più gli auspici non bastano: e le leggi esistenti neppure.
Servono regole diverse,
non la stratificazione di sempre nuovi editti su quelli vecchi. E da qui nasce
l’idea di una proposta
di legge di iniziativa popolare, che si ispira ad alcuni principi
semplici e chiari:
-
la sicurezza vera
non dipende dal tipo di lavoro che si svolge nelle scuole, ma quasi
esclusivamente dall’edificio e dai suoi impianti;
-
chi ha la responsabilità di provvedere, deve averne
i mezzi, sia giuridici che finanziari. Se non li ha in via ordinaria,
occorre dargli i mezzi straordinari
per acquisirli in tempi certi, brevi e non prorogabili;
-
fino a quando le strutture fisiche, quelle che
possono uccidere, non sono a norma, non ha senso perseguire gli inadempimenti
solo formali. La situazione attuale spinge, invece, i responsabili delle scuole
a non chiedere l’intervento degli organi di controllo, che sanzionerebbero
soltanto loro. E, anche per questa via, rende più lontana la sicurezza vera;
-
le scuole non devono crollare, le scuole non devono
essere pericolose. Ma quando gli incidenti si verificano, i risarcimenti si
fanno attendere per anni. Occorrono meccanismi degni di un paese civile in grado
di far fronte a questa esigenza in tempi certi e brevi.
La
proposta di legge sarà depositata in Cassazione nel mese di gennaio a cura del
Comitato Promotore, costituito dall’Associazione
Genitori delle Vittime di San Giuliano, dall’Anp,
dall’Associazione
Italiana Genitori (A.Ge.), e da Cittadinanza
Attiva, con l’appoggio della Giunta Comunale di San Giuliano.
Subito dopo inizierà la raccolta delle firme necessarie (almeno cinquantamila)
per la sua presentazione al Parlamento, come uno dei primi atti della nuova
legislatura. Un impegno di questo livello deve coinvolgere tutta la comunità
civile, chiamata a stringersi intorno alle proprie scuole.
Subito
dopo il deposito della proposta di legge partirà una capillare campagna di
informazione e di sensibilizzazione sui media: ed una raccolta di donazioni
volontarie, per coprire le spese. Non saranno richieste grandi somme: solo
qualche euro a ciascuno, sia per consentire a tutti di associarsi al progetto,
sia perché ci interessa la coralità del consenso più che l’entità di
singole elargizioni, che rischierebbero di far diventare il progetto espressione
di gruppi o di interessi costituiti.
Il tutto sarà gestito in forma pubblica e trasparente da una Onlus e
formerà oggetto di pubblico rendiconto, che daremo anche sul nostro sito.
L’Istituto
Parini nella persona del preside
Giuseppe Adernò ha aderito
all’iniziativa , essendo anche gemellata con la scuola di San Giuliano di
Puglia ed ha offerto la disponibilità per la raccolta delle firme in vista
della proposta di legge di iniziativa popolare.