BREVI DAL MIUR:PASSAGGI DI RUOLO, DIFESI I DIRITTI DEI PRECARI
Data: Martedì, 27 dicembre 2005 ore 00:15:00 CET
Argomento: Comunicati


Brevi dal MIUR. a cura di Franco Capacchione, dalla Gilda degli Insegnanti, 23/12/2005 PASSAGGI DI RUOLO: DIFESI I DIRITTI DEI PRECARI Ammessi in extremis alla contrattazione decentrata nazionale per la mobilità 2006/2007, ci siamo trovati a dover fronteggiare proprio il punto cardine di tutta la vicenda: l' aliquota dei posti da riservare alla mobilità professionale. La nostra tesi era quella di difendere l' aliquota del 20% prevista per i passaggi di ruolo dalla L. 143/04. La suddetta legge, però, ha due punti deboli: 1) HA INVASO UN CAMPO NON DI SUA PERTINENZA: LA CONTRATTAZIONE (una organizzazione sindacale, appena formulata la proposta, l' ha fatto immediatamente rilevare); 2) NON HA PREVISTO UN' ALIQUOTA PER I PASSAGGI DI CATTEDRA. Verificata, quindi, l' impossibilità di sostenere la nostra tesi, si profilava una proposta, sostenuta con fermezza, anche se con differenti sfaccettature, da due OO.SS., estremamente pericolosa per la tutela delle legittime aspettative dei precari: lasciare tutto invariato, con il rischio, quindi, come già verificatosi nel biennio precedente, di riservare ai nuovi contratti a tempo indeterminato esclusivamente il 50% dei posti residuati dopo la fase provinciale, in quanto la quasi totalità dei posti riservati alla mobilità interprovinciale veniva fagocitata dalla mobilità professionale. A questo punto è diventato determinante spostarsi in difesa del rispetto dell' aliquota rigida del 25% (SI BADI BENE) per l' intera mobilità professionale (e non, come previsto dalla L. 143, del 20% per i passaggi di ruolo ed un' aliquota da definire per i passaggi di cattedra) e del 25% per la mobilità interprovinciale (che non incide sul contingente nazionale delle disponibilità per le immissioni in ruolo, ma le modifica nelle province a seconda che prevalgano i movimenti in entrata o in uscita) SENZA COMPENSAZIONI, al contrario di quanto avveniva in precedenza. In considerazione delle modifiche apportate, si potrà verificare quanto appresso indicato: 1) La mobilità professionale utilizza in una provincia solo il 20% dei posti ad essa destinati ed il restante 5% INCREMENTA LE IMMISSIONI IN RUOLO; 2) La mobilità interprovinciale utilizza solo il 15% delle disponibilità ad essa assegnate ed il restante 10% INCREMENTA LE IMMISSIONI IN RUOLO; 3) I passaggi di cattedra e di ruolo in uscita possono essere compensati in entrata con analoghi movimenti esclusivamente nel rispetto dell' aliquota del 25% destinata alla mobilità professionale. LE DISPONIBILITA' ECCEDENTI LA SUDDETTA ALIQUOTA INCREMENTANO LE IMMISSIONI IN RUOLO. L' unica eccezione, imposta dal Ministero, potrebbe essere rappresentata dai docenti provenienti da classi di concorso in esubero che potrebbero erodere (esaminato il pregresso a livello nazionale, l' incidenza non è molto significativa, salvo qualche realtà locale, dato che in passato sono stati concessi consistenti passaggi) l' aliquota dei movimenti interprovinciali. Il consuntivo, comunque, si potrà fare dopo la pubblicazione dei movimenti. Questo per quanto riguarda la mobilità, ma la vera difesa dei diritti dei precari va sostenuta politicamente ad altri tavoli, dove si deve sostenere con forza da parte di tutte le OO.SS. la risibilità di 20.000 immissioni in ruolo che sono un semplice palliativo che non risolve i problemi della stabilità del posto di lavoro. Se venissero stipulati contratti a tempo indeterminato sulla totalità delle cattedre di diritto che la mobilità 2006/07 destinerà alle nomine in ruolo, ci sarebbero almeno 60.000 assunzioni. Il problema, quindi, non dipende dalle aliquote della mobilità professionale, ma dalla "strozzatura" che s' impone al precariato per poterlo costantemente ricattare. L' anno scorso, infatti, le nomine in ruolo riguardarono solo il 54% dei posti accantonati dalla mobilità per la suddetta operazione. Quest' anno, invece, se non viene modificato il contingente citato, al massimo i contratti a tempo indeterminato riguarderanno il 31% delle disponibilità. Ora una notizia positiva per i precari dell' Istruzione Secondaria: proprio in considerazione dei passaggi da un ordine o grado inferiore a quello superiore, il DG del personale, Dott. Cosentino, ha promesso di diversificare le aliquote delle nomine in ruolo a vantaggio della Secondaria ed in particolare delle Superiori, notoriamente falcidiate dalla mobilità professionale.





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