L’arte va in scena: esibizione conclusiva del progetto “Pnrr Divari Territoriali” all’I.C. “F. De Roberto” di Catania
Data: Lunedì, 11 marzo 2024 ore 08:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


CATANIA – Un passo dopo l’altro… il progetto Pnrr Divari Territoriali ha raggiunto il palco del Plesso Castaldi dell’I.C “F. De Roberto” di Catania, sul quale l’8 marzo si sono esibiti ragazzi e ragazze lievi e tremanti. Una data simbolica coincidente con la “Festa internazionale della donna” una buona occasione per ricordare che ci vorranno almeno cento anni per colmare il divario uomo donna, come evidenziato dal “Word Ecomic Forum” (Forum Economico Mondiale).

Questo primo momento di visibilità si è aperto con una performance di teatro-danza in cui si vedevano un gruppo di ragazze muoversi a tempo su una bella selezione di brani musicali ai quali si alternavano testi poetici e spunti di riflessione sul cammino, sull’andare avanti, sul cercare una direzione e un senso nel viaggio, metafora del percorso di crescita di ognuno di noi.

Le attività artistiche, teatrali e musicali, fino ad oggi messe in campo da esperti e tutor per la comunità dell’I.C. “F. De Roberto”, hanno occupato uno spazio preciso, dando la possibilità a tutti i partecipanti di essere protagonisti di splendide e varie esibizioni in cui hanno trovato posto anche le arti pittoriche attraverso la realizzazione in scena di un arcobaleno e una bella mostra allestita nelle sale adiacenti il teatro. Si è attraversato il mondo in un viaggio ritmico e sonoro tra le culture e i colori di altri popoli in cerca di pace e confronto.



Imparare a camminare sulle proprie gambe è un’importante fase evolutiva, il cadere e il rialzarsi con coraggio rappresentano uno snodo essenziale verso la crescita. Nel proprio progetto di vita bisogna mettere in conto la caduta, ma soprattutto quanto ci perdoniamo e ci vien perdonato l’errore. L’apprendimento è fatto di errori e di aggiustamenti”, queste sono alcune delle parole pronunciate dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Cinzia Giuffrida nel presentare e descrivere al pubblico, intervenuto numeroso, l’idea che anima il progetto e che ha preso forma in questa esibizione conclusiva.

In Giappone, quando un oggetto in ceramica (soprattutto un vaso) si rompe, lo si ripara con l’oro, poiché si è convinti che un “vaso rotto possa divenire ancora più bello di quanto già non lo fosse in origine”. Tale tecnica di riparazione prende il nome di Kintsugi (letteralmente, “riparare con l’oro”), e consiste nell’incollare i frammenti dell’oggetto rotto con pasta a base di polvere d’oro che attraversa l’opera ricomposta. Il risultato è strabiliante: il manufatto è striato d’oro, percorso da linee che lo rendono nuovo, diverso, bellissimo. La casualità determinata dalla rottura, rende gli oggetti diversi da com’erano all’inizio, tutti differenti fra loro e dunque unici, oltre che pregevoli per via del metallo prezioso che li decora.

Il risultato è strabiliante anche per questi ragazzi scelti per vari motivi: una frequenza poco regolare, qualche voto da recuperare, il riconoscimento di grandi potenzialità da sviluppare, delle emozioni da imparare a gestire, delle performance Invalsi da risollevare. Piccole rotture che con la pasta dorata dell’arte si incollano e ci ricordano che i ragazzi non sono vasi da riempire di nozioni, ma sensibili creature in evoluzione, in continuo cambiamento, che possono avanzare passo dopo passo nel loro progetto di vita, ma hanno bisogno d’essere orientati e di strumenti per riconoscersi attori del loro cambiamento.

L’ansia, il senso di inadeguatezza, la bassa autostima sono sempre più spesso la causa delle difficoltà scolastiche, che impediscono il raggiungimento del pieno successo formativo”. La Dirigente aggiunge queste parole a corollario di un’accorata presentazione, non nascondendo la mole di lavoro che sta dietro un progetto molto complesso, che ha previsto anche la realizzazione di uscite didattiche, volte a valorizzare il grande patrimonio artistico – culturale del nostro territorio. Le visite didattiche guidate ai luoghi agatini ed alla mostra di Mirò hanno rappresentato occasioni formative uniche per gli alunni, per conoscere e preservare le radici delle nostre tradizioni. Grande successo hanno riscosso le attività sportive, volte anche a promuovere il Fair play, come stile di vita personale e professionale.

Sentitissimi i ringraziamenti a tutti i docenti coinvolti, insegnanti Letizia BrancifortiFlorinda CasàGiorgia CusconaMariangela GangiGiuseppina InfanteSilvia MacalusoAngelisa MarrocciaPatrizia Zappalà, ai membri del team Antonella MaccaroneAgata Platania ed Antonio Quinciq, alle collaboratrici della Dirigente, prof.sse Barbara RussoTeresa Randisi e Gisella Velarsi ed alla prof.ssa Ilenia Rigliaco, che ha sempre documentato con stile e dedizione, gli step principali di questo sfidante percorso.

In questi giorni – conclude la Dirigente – continuano i progetti di recupero delle competenze di base e di sensibilizzazione delle famiglie, attraverso incontri con esperti del settore. In particolare, i percorsi individuali necessitano di essere monitorati quotidianamente, attraverso la collaborazione preziosa di alunni, famiglie, docenti, uffici ed esperti. Quasi cento alunni ogni giorno si ritrovano a scuola per un tempo più lungo e già solo questo è un grande successo!”.


Intervista prof.ssa C. Giuffrida, Dirigente Scolastico I.C. "De Roberto" (youtube.com)

Da newsicilia.it del 09/03/2024









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