La didattica a distanza dall’emergenza un’opportunità.
Data: Venerdì, 13 marzo 2020 ore 08:00:00 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Sono giorni particolari quelli che stiamo vivendo e non solo per l’eccezionalità del problema, ma perché per la prima volta ci stiamo tutti interrogando sulla valenza dei sistemi di riferimento e sulla priorità di valori sociali rispetto a quelli economici. Ma una volta appurato che è meglio per tutti STARE A CASA cosa si può e di deve fare per mantenere quella rete di relazioni che ci fa sentire vivi e fiduciosi nel fatto che da questa situazione se ne può venire fuori fortificati e con una prospettiva diversa rispetto al futuro?
Nel settore di cui mi occupo la scuola, sono infatti docente di lettere nella scuola media e insegno a Catania presso la scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri, le indicazioni ministeriali sono state da subito orientate verso l’applicazione della didattica a distanza. Fiduciosi del fatto che da anni grazie all’introduzione del PNSD, molte scuole hanno già una base, sia strumentale che di risorse umane, da cui poter partire si è attivato in maniera massiva questo canale in considerazione soprattutto del fatto che gli interlocutori, i ragazzi, gli alunni sono già nutriti di tecnologia e non hanno certo difficoltà a connettersi con quanto gli viene loro proposto.

Anzi tale situazione di emergenza spinge anche a recuperare un rapporto con l’uso delle strumentazioni tecnologiche (smartphone Si o No nella didattica tanto per citarne uno) e l’educazione alla cittadinanza digitale che in tempi di normalità ha creato non poche problematiche nella scuola.
Ma cosa si sta facendo in concreto?
Da quando il ministero ha spinto su questa strada, e ha attivato tutta una serie di strumenti informativi e formativi (cfr. link di seguito riportati) la risposta del popolo della scuola è stata veramente eccezionale e si può affermare che non ci sia stata scuola che non abbia risposto seppur come dicevamo prima con mezzi e competenze diversificate.

Nella nostra scuola La Dante Alighieri di Catania con la DS prof.ssa Rita Donatella Alloro ci siamo subito posti la domanda: da cosa possiamo partire perché tutti possano fare qualcosa e attivarsi? Cosa i genitori e gli alunni conoscono già e usano per poter trovare continuità con la didattica? La risposta che ci siamo dati è stata quella di partire dal registro elettronico. Questo negli anni è diventato lo strumento di riferimento per genitori e alunni per quanto riguarda i lavori da svolgere, le comunicazioni, le valutazioni e quanto concerne l’attività didattica.

Dal registro si possono linkare tutta una serie di strumenti e attività per livelli secondo le competenze (e la creatività) di docenti e studenti. Da videolezioni in diretta, a pillole di lezione registrate e postate sul web. Dall’attivazione e gestione di classi virtuali all’interno di piattaforme e.learning alla condivisione di materiali digitali attraverso le innumerevoli piattaforme che una gara di solidarietà in sinergia tra pubblico e privato ha reso disponibili per la scuola.

Sta funzionando. Gli alunni e i genitori rispondono a tutto ciò ed esprimono gratitudine per l’impegno profuso dai docenti e soprattutto per le finalità relazionali e sociali che ciò comporta.
Certo la SCUOLA, quella fatta di ritardi non giustificati, appello, vita di classe, rumori, odori, campanella, ennesime uscite per il bagno, interrogazioni e impreparati, pianti e sorrisi, manca agli studenti e a noi.

Ecco cosa mi scrive una mia alunna al riguardo
”In questi giorni di “quarantena” stiamo facendo questa “attività”, che mi sta coinvolgendo molto.
L’attività si chiama “didattica a distanza” in pratica consiste che, fin quando ci sarà la scuola chiusa gli studenti, i professori lavoreranno online attraverso software o siti web, esempio: Edmodo, Bsmart, Skype, Webex Meeting, Zoom, ma, oltre a questi non dobbiamo scordare i siti web dei professori.
Noi come classe 2.0 siamo più abituati ad utilizzare questi programmi, anche se non tutti li conoscevamo … Io, da quando andavo alle elementari sognavo di fare lezione da casa, belli comodi e senza stress. Ora finalmente questo sogno si è realizzato, anche se la causa per cui si stanno facendo queste lezioni online non è molto bella. Anche perché a dire la verità un po' a tutti manca; uscire di casa, andare a scuola e socializzare con compagni e professori… Ora mi direte “sì ma anche da casa puoi socializzare con i professori e i tuoi compagni”, invece no, perché una cosa è averli davanti realmente, una cosa è parlarci virtualmente”
Tranquilla, le dico e vi dico, ritorneremo presto a viverla e forse anche meglio.

prof. Lorenzo Bordonaro

Lorenzo Bordonaro è profbordo https://www.profbordo.it

https://www.istruzione.it/coronavirus/index.html

http://www.indire.it/2020/03/09/didattica-a-distanza-proseguono-i-webinar-indire/

https://www.youtube.com/watch?v=27wIh76JLWs&t=12s






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