Il liceo Spedalieri in Europa in Erasmus+
Data: Mercoledì, 12 giugno 2019 ore 07:15:20 CEST Argomento: Istituzioni Scolastiche
Il Liceo Classico "Nicola
Spedalieri" di Catania quest'anno è stato protagonista di un
progetto Erasmus+ di durata biennale che, sostenuto fermamente dal
Dirigente Reggente dott.ssa Daniela Di Piazza e coordinato dalla
prof.ssa Paola Smecca, affronta un argomento di estrema attualità
Human Rights: Think global, act local.
Il progetto mira a far conoscere la Dichiarazione Universale dei
Diritti Umani adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il
10 dicembre 1948 a Parigi e a prendere coscienza di quanto spesso
questi diritti siano disattesi nel mondo e nei vari Paesi partner
(Italia, Paesi Bassi, Irlanda e Lettonia), con particolare riguardo per
la questione tanto attuale dei migranti e rifugiati politici.
La prima parte del progetto, seguita dalla prof.ssa di Storia e
Filosofia Stefania Pisano, ha avuto l'obiettivo di approfondire le
circostanze storiche che hanno portato alla redazione di tale Carta dei
Diritti Umani e di sensibilizzare i ragazzi sull'attualità di tale
Carta. Il prossimo anno, invece, ci si concentrerà sulle modalità in
cui, nei diversi Paesi, operano organizzazioni internazionali e onlus
locali.
Dopo aver ospitato i partner del progetto a Catania dal 2 al 9 marzo
2019, il secondo incontro si è svolto a Riga dal 12 al 19 maggio e ha
visto la partecipazione di sette allieve di III e IV anno del Liceo
Spedalieri: Federica Bellia, Giulia Carastro, Manuela Cristaldi,
Carlotta Gargano, Francesca Greco, Elena Monea e Livia Pennisi.
La seconda fase del progetto, propria della tappa in Lettonia, è stata
i diritti umani nell'arte. Nel corso della settimana sono state
realizzate delle creazioni (disegni o manufatti la cui successiva
presentazione è stata curata dagli studenti/autori stessi), ispirate a
opere d'arte che richiamassero un articolo scelto dalla
Dichiarazione universale dei diritti umani. Oltre ai tre giorni di
lavoro a scuola, la settimana ha previsto la partecipazione a lezioni,
attività culturali e lunghe escursioni, che hanno permesso di godere le
bellezze della città e dei suoi dintorni.
Tutti i partecipanti hanno risposto con entusiasmo alle attività del
progetto. Tutti sono stati colpiti positivamente dalla profonda
diversità della Lettonia rispetto alla Sicilia, non soltanto per lo
stile dei monumenti e degli edifici ma anche per la natura che la
caratterizza. Inoltre gli studenti hanno apprezzato la ricchezza dei
musei e le mostre che custodiscono gelosamente le loro opere, ragione
di orgoglio nazionale, e testimonianze della loro storia piuttosto
travagliata, fatta di sconfitte ma anche di conquiste, visto che fino
al 1991 la Lettonia faceva parte dell'URSS.
L'accoglienza in famiglia ha reso il soggiorno particolarmente intenso,
in quanto, nel tempo libero, i partecipanti hanno potuto fare
esperienza diretta delle abitudini, degli usi e della mentalità della
nazione ospitante. L'esperienza è stata molto significativa anche per
le docenti che hanno avuto modo non solo di confrontarsi con colleghi
di altri paesi europei ma anche di vivere il loro sistema scolastico
nella prassi quotidiana.
Un altro fra i tanti obiettivi che il progetto si pone è il
potenziamento della lingua inglese, ormai principale mezzo di
comunicazione in tutto il mondo, che ha permesso ai partecipanti di
stringere nuove, inaspettate amicizie.
Come ha sottolineato Federica Bellia, "queste sono esperienze che
mettono alla prova... A volte abbiamo dovuto confrontarci, trovare un
punto d'incontro, prendere insieme delle decisioni... Siamo ritornate più
cresciute, più responsabili, più consapevoli e sensibili nei confronti
di tematiche delicate o situazioni che, inizialmente, ci apparivano fin
troppo distanti dal nostro modo di pensare. Considerato tutto ciò, non
posso non ringraziare la mia scuola per avermi concesso
quest'opportunità, che mai dimenticherò e che spero, con tutto il
cuore, di poter cogliere nuovamente in futuro".
prof.ssa Paola Smecca
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