Da Catania un appello al Ministro Bussetti perché sia ripristinata l’ora di Educazione Civica
Data: Giovedì, 14 giugno 2018 ore 18:00:00 CEST Argomento: Comunicati
Ricordati i
60 anni dell'introduzione dell'insegnamento
nella scuola italiana.
Nel 70° della Costituzione un richiamo alla libertà di
Educazione come avviene negli altri Paesi Europei.
C'era una volta l'Educazione Civica....Comincia così la storia di una
disciplina scolastica, la cenerentola della scuola italiana, nata
nel 1957 nella sala dei Parlamenti del Castello Ursino di
Catania, e ratificata a Roma il 13 giugno 1958 con il DPR
585 che, a firma di Aldo Moro. Ministro dell'Istruzione, ha
definito i "Programmi di insegnamento dell'educazione civica negli
istituti e nelle scuole di istruzione secondaria e artistica"
L'evento commemorativo è stato celebrato a Catania,
nell'auditorium del Palazzo Ex ESA, sede degli Uffici della
Presidenza Regionale, nel corso di un convegno promosso
dall'UCIIM (Unione Cattolica degli Insegnanti ) che si è sempre
battuta per una completa educazione dello studente, con l'adesione
dell'ANCRI ( Associazione dei Cavalieri al Merito della Repubblica ) e
dell'UCSI (Unione cattolica stampa italiana) e, grazie al
patrocinio dell'Ordine dei Giornalisti sono stati concessi ai
giornalisti i crediti formativi al fine
di accendere i riflettori anche sulla crisi
delle scuole paritarie, la chiusura di oltre 400 scuole
cattoliche nel 2017, ed è stata sollecitata una
presa di coscienza sul diritto della libertà di educazione
sancita dalla Costituzione della quale si celebrano i 70
anni.
Una lettera inviata al nuovo Ministro dell'Istruzione, Marco
Bussetti, sollecita la reintroduzione sistematica nell'organico delle
discipline l'insegnamento dell'Educazione Civica nelle scuole di ogni
ordine e grado, se è vero che la scuola prepara alla vita e
l'assegnazione di un voto alla voce "Cittadinanza e Costituzione" non
può restare un generico voto di giudizio generico come il tradizionale
voto di condotta. L'incontro è stato introdotto e moderato dal
preside Giuseppe Adernò, presidente UCSI di Catania e dopo
il saluto della presidente dell'UCIIM, prof. Maria Antonietta
Baiamonte, sono intervenuti: la prof. Maria Teresa Moscato
, docente di Pedagogia all'Università di Bologna, la quale
ha illustrato il percorso storico delle diverse denominazioni
dell'Educazione Civica, nell'intreccio delle riforme della scuola e
revisioni normative che i vari Ministri che si sono succeduti
hanno apportato: Educazione alla cittadinanza; Cittadinanza e
Costituzione.
E' stata evidenziata una "paideia incompiuta" che presenta ancora
un disegno complessivo dell'educazione alla cittadinanza frammentato e
diversificato nelle diverse realtà scolastiche.
E' stato più volte citato il prof. Luciano Corradini, già
presidente dell'UCIIM e Sottosegretario all'Istruzione, promotore del
Progetto giovani e del Progetto Ragazzi duemila, nel quale si è
incardinata l'attività dei Consigli Comunali dei Ragazzi, oggi presenti
in oltre 800 scuole e comuni.
Il tema della libertà di educazione, nel rispetto dei principi sanciti
dalla Costituzione, è stato esaminato con particolare coinvolgimento da
Suor Anna Monia Alfieri, rappresentante legale delle Suore Marcelline
di Milano, esperta di politiche scolastiche e accanita
sostenitrice del "costo standard di sostenibilità". Attente ricerche
sostengono che a fronte degli ottomila euro annui per studente nella
scuola statale si potrebbe far vivere la scuola paritaria con
cinquemila euro per studente e assicurare il pagamento dei docenti
delle scuole paritarie alla stregua delle scuole statali, garantendo ai
genitori la qualità dell'insegnamento e l'esercizio della libertà di
scegliere per proprio figlio la scuola più idonea nel rispetto
del pluralismo educativo.
La mancanza di fondi e la crisi economica hanno determinato ha chiusura
di numerose scuole paritarie, mortificando il mancato esercizio di
libertà, che la Costituzione riconosce e garantisce, rendendo
sempre più elitaria e discriminante la scelta della scuola,
limitata alla categoria dei ricchi.
Come già avviene per il settore sanità che consente la fruizione dei
servizi presso strutture sanitarie private, pagando il ticket, così
dovrebbe avvenire per la scuola paritaria che fa parte di diritto del
sistema scolastico nazionale nel rispetto delle norme ministeriali.
L'esperienza e il modello organizzativo scolastico degli altri Paesi
europei e americani sono stati presentati da don Giuseppe Costa -
Giornalista, già Direttore della Libreria Editrice Vaticana, il quale
ha rilevato l'importanza della partecipazione dei Genitori alla scelta
della scuola nell'esercizio di una responsabile azione educativa e
gestione della libertà di scegliere.
Il messaggio del figlio di Aldo Moro, prof. Giovanni Moro, del prof
Luciano Corradini, la lettera al Ministro del prof. Maurizio
Putaggio di Marsala e vari interventi hanno contribuito al dibattito,
accendendo i riflettori sulla scuola, polo formativo e centro
propulsore di cultura e di civiltà a garanzia del progresso dell'intera
società.
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