
Secondo posto alle prime Olimpiadi nazionali del Debate per il liceo classico Spedalieri di Catania
Data: Venerdì, 24 novembre 2017 ore 10:00:00 CET Argomento: Istituzioni Scolastiche
Sabato
18 novembre, nella cornice della Biblioteca "G. Spadolini
"del Senato della Repubblica, la squadra di debate del Liceo classico
"N. Spedalieri" di Catania, in
rappresentanza della Sicilia, si è
aggiudicata il secondo posto alle
prime Olimpiadi nazionali del Debate
al termine dell'incontro finale che l'ha vista contrapporsi all'
I.I.S.S. "Pietro Sette" di Santeramo in Colle (Puglia). L' "Aetna
Team", composto da Rebecca Leonardi, Giuliana Vento, Emilio Agosta e
Tommaso Nigra, ha preso parte alle Olimpiadi insieme alle squadre di
altre 18 regioni italiane ed era alla sua prima partecipazione ad
un torneo nazionale, motivo per cui il brillante risultato
conseguito è ancora più apprezzabile. Il topic di cui si è dibattuto di
fronte alla platea formata da docenti
e alunni/e di tutta Italia, oltre che da rappresentanti delle
Istituzioni e del mondo della cultura, era "I paesi del G20, per
salvare il pianeta dal riscaldamento globale, devono adottare obiettivi
di riduzione delle emissioni globali di CO2 più ambiziosi rispetto a
quelli degli Accordi di Parigi".
Alunni ed alunne del Liceo "N. Spedalieri", insieme alle docenti
preparatrici, prof.sse Adriana Cantaro e Stefania Pisano, hanno
ricevuto trofeo e medaglia direttamente dalla Ministra dell'istruzione,
dell'Università e della Ricerca Valeria Fedeli.
"L'esperienza, svoltasi in un ambiente accogliente e ricco di
confronti, mi ha permesso di crescere personalmente e culturalmente,
grazie al lavoro di squadra e la ricerca approfondita sui
contenuti dei topic da dibattere": questo il commento di Giuliana,
mentre Rebecca parte da tre parole per raccontare delle
Olimpiadi: "Confronto, emozioni, rispetto: dibattere è confrontarsi
rispettosamente e immedesimandosi nell'altro. Superata l'emozione del
parlare davanti al pubblico, è stato fondamentale sentirsi parte di una
squadra; in una società in cui l'affermazione del singolo è l'unica
cosa che conta, il debate insegna invece la collaborazione e il
sostegno in vista di un successo condiviso. Non siamo partiti con
l'obiettivo di vincere, ma con quello di divertirci confrontandoci, e
così è stato: questa è la più grande soddisfazione e va oltre qualsiasi
riconoscimento meritocratico".
Tommaso ed Emilio, i ragazzi della squadra, concordano con le loro
compagne: "E' stata un'esperienza unica, al di là del risultato bello
quanto inaspettato. Ci siamo divertiti e speriamo che il debate si
diffonda in maniera capillare anche in Sicilia... abbiamo dimostrato di
saperci fare come pochi altri in Italia!"
La pratica del debate è un metodo educativo-didattico che consente di
sviluppare capacità logico-argomentative e competenze analitiche su
dati e contenuti socio-culturali all'interno della cornice di
educazione alla cittadinanza ed all'ascolto attivo: oggetto di scuole
di perfezionamento e tornei internazionali, il debate sta avendo spazio
anche all'interno della scuola italiana e nell'ottica dell'avanguardia
educativa il MIUR ha individuato nel 2017 una Scuola Polo all'interno
delle regioni ed una nazionale, per realizzare corsi di formazione e
l'evento delle prime Olimpiadi nazionali.
Il Liceo classico "N. Spedalieri" di Catania, individuato dal MIUR come
Scuola Polo per la Sicilia e componente della Rete Nazionale
"Wedebate", ha realizzato, d'intesa con l'USR Sicilia nella persona del
Dott. Giorgio Cavadi, la formazione per le 36 scuole di ogni ordine e
grado della Regione Sicilia che hanno aderito alla sua proposta
dell'istituzione della Rete "Sicilia Debate" e proseguirà
l'impegno verso alunni/e del Liceo e i partecipanti alla rete
nella convinzione della utilità del debate nella trasmissione dei
contenuti e nella formazione civica e culturale dei/lle cittadini/e del
domani, sperando di poter organizzare un torneo regionale entro il
prossimo settembre e di incrementare il confronto tramite la
partecipazione agli incontri nazionali ed internazionali.
prof.ssa Adriana Cantaro
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