
Comitato Nazionale ricorrenti Concorso DS 2011 'Diversi davanti alla legge'
Data: Mercoledì, 05 luglio 2017 ore 08:00:00 CEST Argomento: Comunicati
Elisabetta
Corvino - Appello a tutte le Organizzazioni Sindacali:
"Ricorrenti concorso Ds 2011: E' il
momento della verità, non potete
rimanere in silenzio!"
E' il nuovo appello a tutte le Organizzazioni Sindacali di Elisabetta
Corvino, Consigliere Comunale di Casal di Principe e Referente
Nazionale del Comitato Nazionale Concorso DS "Diversi davanti alla
legge" dopo l'Ordinanza del Consiglio di Stato n. 03008/2017 che
segna la svolta decisiva nell'interminabile storia del Concorso a
Dirigente scolastico del 2011.
Il concorso DS 2011 è stato il concorso più contestato della storia
della scuola italiana che ha visto innumerevoli ricorsi
amministrativi che hanno oberato i Tribunali negli ultimi cinque anni,
l'annullamento delle procedure concorsuali in alcune Regioni d'Italia e
il rinvio a giudizio, in Campania, dei membri delle commissioni
esaminatrici, accusati dalla Procura di Napoli di falso e abuso
d'ufficio finalizzato ad agevolare alcuni candidati.
L'ultimo atto di questa triste pagina di storia viene
scritta dalla Legge 13.7.2015 n. 107, che ha previsto, ai commi 87 e 88
lo svolgimento di un corso intensivo di formazione volto all'immissione
nei ruoli di Dirigente scolastico per i soggetti che avevano un ricorso
pendente relativo al Concorso 2004/2006, escludendo
clamorosamente i Ricorrenti del Concorso 2011.
Nei giorni scorsi il Consiglio di Stato ha cambiato la
marcia e invertito la rotta. L'Ordinanza ha infatti sollevato quelle
questioni di legittimità costituzionali avverso la procedura di cui al
D.M n. 499 del 2015 che più volte i ricorrenti hanno lamentato e
posto all'attenzione del Miur.
"Siamo stati più volte ricevuti dal
Sottosegretario, On Vito De Filippo
e dal Capo Gabinetto, dott.ssa
Sabrina Bono" dichiara la Corvino, "ci
siamo fatti portavoce del disagio e delle aspettative di tutti i
Ricorrenti italiani del concorso DS 2011, abbiamo fatto presente
la evidente disparità di trattamento e oggi il Consiglio di
Stato ci ha dato ragione. Pur avendo ricevuto ascolto non abbiamo
mai avuto riscontri sulla volontà del Governo di predisporre
interventi volti a sanare definitivamente la questione, in
sintesi non siamo mai stati presi in seria considerazione. Ma adesso il
Consiglio di Stato mette il Miur di fronte alle sue
responsabilità, non si potrà più voltare la faccia
dall'altra parte e fingere di non sapere, il Miur non ha
più alibi per rimandare ulteriormente la soluzione, adesso non si può
più perdere tempo, soprattutto in considerazione delle duemila scuole
senza dirigente scolastico.
Una Riflessione a parte va fatta sul
ruolo dei sindacati in
questa vicenda.
Fatta eccezione per il giovane
Sindacato Anief che ha
immediatamente intrapreso un percorso per tutelare i Ricorrenti, è
molto triste assistere al silenzio di tutte le altre
Organizzazioni sindacali sulla vicenda, gli iscritti delle altre
sigle sindacali si vedono costretti a rivolgersi all'Anief perché non
vi è traccia di alcuna iniziativa dei Sindacati per
tutelare i Ricorrenti del Concorso DS.
Ancor più triste è stato sapere che
nei giorni scorsi c'è stato un
importante incontro Governo - Sindacati per discutere sulle
tematiche urgenti per il nuovo anno scolastico: non una parola è stata
spesa dai sindacati a tutela dei Ricorrenti! Leggendo i comunicati sui
lavori dell'incontro ho capito che noi Ricorrenti non
esistiamo in quanto soggetti portatori di diritti e allora
abbiano il coraggio di dichiarare che l'ultimo concorso a Ds è
stato perfettamente legittimo e trasparente in tutte le Regioni
d'Italia, che il rinvio a giudizio dei membri delle commissioni
giudicatrici è cosa di poco conto, dicano chiaramente che la legge non
è uguale per tutti e che noi Ricorrenti del Concorso DS 2011 non siamo
uguali ai Ricorrenti del 2004/2006!
L'inspiegabile inerzia dei Sindacati
li renderebbe colpevoli almeno
quanto il Miur della disparità di trattamento subita dai Ricorrenti e
del caos in cui verrebbero lasciate le scuole italiane senza Dirigenti:
per fronteggiare l'emergenza l'unica proposta del Miur è stata
quella dell'esonero dei vicari delle scuole in reggenza,(ipotesi del
tutto inadeguata a risolvere la complessità della situazione)
mentre l'unica azione dei Sindacati è stata quella di chiedere
insistentemente il bando del nuovo concorso senza chiedere di
sciogliere prima i nodi di quello precedente.
Chiedo
pertanto a tutti i Sindacati di intervenire con urgenza
con azioni efficaci prima della pubblicazione del bando, poiché
il
nuovo Concorso per dirigenti scolastici non è la soluzione al problema,
non si può costruire sulle macerie del
vecchio concorso se prima
non si è provveduto a sgombrare il campo e le coscienze dagli errori
del passato. Senza considerare che il nuovo bando sarebbe
accompagnato da una valanga di ricorsi e mobilitazioni da tutte le
parti: il nuovo concorso partirebbe viziato già in
partenza!
La sanatoria dei Ricorrenti in tempi
brevi, invece, oltre che un
doveroso atto di giustizia nei confronti dei docenti che da sei anni
aspettano la risposta dello Stato, sarebbe una soluzione
immediata al problema delle reggenze, considerato che le procedure
concorsuali certamente non potranno terminare entro il prossimo
settembre e forse nemmeno entro settembre 2018 e che certamente più di
duemila scuole dovranno affrontare un nuovo anno scolastico senza
Dirigenti.
"Un ultimo appello va al Ministro Fedeli" conclude Elisabetta
Corvino,
"la sua nomina ci aveva fatto ben sperare trattandosi di
una sindacalista, una donna che aveva fatto della difesa dei
diritti la sua battaglia di vita, chiedo a lei un atto di
responsabilità e di vicinanza che possa lasciare il segno nell'attuale
mandato, affinché le scuole possano avere i propri Dirigenti e i
Ricorrenti possano avere finalmente giustizia!"
|
|