Bullismo e cyberbullismo emarginazione e integrazione
Data: Venerdì, 02 giugno 2017 ore 08:30:00 CEST Argomento: Redazione
Il neo eletto
consiglio della Sezione UCIM di Catania, con la guida della presidente
Maria Antonietta Baiamonte, ha organizzato come primo atto di
servizio alla comunità scolastica catanese un convegno sul tema:
Bullismo e cyberbullismo emarginazione e integrazione.
Il seminario, promosso e coordinato dalla consigliera,
prof.ssa Lidia Marranca, ha avuto la prestigiosa
collaborazione dell'Università di Catania e si è svolto nell'Auditorium
"Giancarlo De Carlo" del prestigioso e monumentale
Monastero dei Benedettini.
L'attualità del tema in risposta alle nuove emergenze educative e
sociali ha coinvolto circa trecento docenti di ogni ordine
e grado, genitori ed educatori .
Il seminario, nato da una proposta dell'UCIIM di Catania, è
stato accolto e condiviso dal Dipartimento di Scienze
Umanistiche dell'Ateneo catanese, coinvolgendo per la trattazione del
tema insigni docenti e specialisti del settore, studiosi,
rappresentanti del Governo, della Magistratura e della Polizia di Stato.
Nella puntuale introduzione la prof.ssa Lidia Marranca,
organizzatrice e moderatrice del Convegno ha messo in luce i
punti cardini della problematica educativa, la cui gravità ed
infiltrazione nella scuola e nella società richiedono interventi mirati
e specialistici.
Come è stato evidenziato nei corso dei saluti introduttivi, la
prof.ssa Marina Paino, direttore del Dipartimento ed il dirigente
generale della Polizia Di Stato, Giuseppe Gualtieri, questore di
Catania hanno focalizzato il compito dell'Università e della
scuola per prevenire e contrastare un fenomeno che coinvolge
tantissimi giovani e le statistiche evidenziano che in Europa
ogni 8 ore si suicida per cyberbullismo un ragazzo di età
compresa tra i 14 e i 18 anni.
A tale drammaticità il Governo ha risposto emanando il 17 maggio la
legge contenente "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione
ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo".
La prima firmataria del testo è stata la senatrice Elena Ferrara, ex
docente di una vittima di cyberbullismo: Carolina Picchio, morta
suicida a 14 anni, alla quale la Presidente della Camera Boldrini ha
dedicato la legge.
I qualificati relatori hanno contribuito ad approfondire l'argomento
trattato in tutte le sue sfaccettature. Si sono alternati la prof.ssa
Teresa Sardella, docente di Storia Medievale e di Storia del
Cristianesimo, Università di Catania; la prof.ssa Giuseppina Mendorla,
docente di Psicologia dello Sviluppo e di Psicologia Dinamica e Clinica
dell'Abuso; il dirigente della Polizia Postale di Catania Marcello La
Bella; il magistrato della Corte di Appello di Catania, sez. Penale,
Anna Maria Gloria Muscarella; Barbara Notarbartolo, psicologa,
psicoterapeuta, membro didatta dell'Istituto italiano di Psicanalisi di
Gruppo.
Dopo un'analisi storico-culturale del fenomeno della
"marginalità" in termini di relazioni sociali ed inter-individuali,
sono state analizzate le caratteristiche del bullismo e del
cyberbullismo da un punto di vista psicologico con i dati statistici
riguardanti il problema sempre più diffuso, senza sottovalutare il
ruolo dello spettatore o degli spettatori che rinforzano quello del
bullo. È stata messa in luce la centralità della famiglia e della
scuola sia per prevenire quanto per far emergere eventuali realtà di
bullismo/vittimismo e per la realizzazione di un percorso indirizzato
allo sviluppo dell'empatia e dell'inclusione nei giovani.
Internet è un mondo senza confini ed un'immagine postata su un
qualsiasi social viene divulgata senza la possibilità di essere
tolta. Un aspetto inquietante e molto diffuso è il sexting che consiste
nello scambio di video o immagini strettamente legati alla sfera intima
personale.
Anche se il cyberbullismo non figura tra i "reati" e
comprende "qualunque forma di pressione, aggressione, molestia,
ricatto, ingiuria, denigrazione, furto di identità, alterazione,
acquisizione illecita, manipolazione dei dati personali in danno di
minorenni, realizzata per via telematica", sono stati esaminati i
vari tipi di reato che possono essere commessi tramite la rete e i
profili di responsabilità penale e civile gravanti sui genitori, sugli
insegnanti e sugli istituti scolastici con riferimento anche agli
obblighi di vigilanza e di controllo introdotti dalla direttiva MIUR.
Dopo l'analisi della nuova legge sul cyberbullismo è stato
evidenziato il bisogno dell'adolescente di entrare in contatto
con i coetanei e di essere accettato e come questo bisogno nella rete
informatica può trasformarsi fino a raggiungere una deriva
persecutoria. Nella rete non vi è un gruppo visibile, ma una massa
anonima e sfuggente; i social da semplice strumento di comunicazione
possono incidere sui comportamenti e favoriscono l'emergere di aspetti
perversi come narcisismo, esibizionismo.
Ecco, quindi, l'azione educativa della scuola, come ha evidenziato la
presidente della sezione UCIIM di Catania, Maria Antonietta Baiamonte e
la vice presidente Maria Elena Taormina, la quale ha messo
in luce le difficoltà di comunicazione e di collaborazione con le
famiglie e i genitori, spesso in atteggiamento di superprotezione
dei figli e di attacco nei confronti della scuola.
Il preside Giuseppe Adernò, presidente emerito della sezione
UCIIM, nel suo breve intervento ha ribadito il compito e la
funzione del docente che nel testo normativo del Ministero viene
definito "anti bullo", ma sarebbe opportuno che venisse definito
"docente esperto in relazione educativa " capace di trasmettere e
testimoniare la pedagogia dell'attenzione, del "saper guardare tutti e
osservare ciascuno." Il docente educatore e tutor, si prende cura dei
suoi studenti, li accompagna, li guida, li sostiene, li protegge, li
guarda con gli occhi, li osserva col cuore e risponde ai loro
bisogni riservando particolare attenzione, quando come nel caso
del bullismo, si rimane coinvolti in una spirale di negatività.
La progettualità formativa dell'UCIIM si invera in puntuali corsi di
formazione per i docenti, applicando le regole della pedagogia
dell'accoglienza e del rispetto verso tutti e dell'attenzione verso
ciascuno.
Questo primo convegno apre la pista al cammino formativo che la sezione
UCIIM di Catania intende intraprendere nell'intento di contribuire alla
formazione dei docenti per una scuola di qualità.
Giuseppe Adernò
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