
Maestra batte il Ministero e ritorna al Sud
Data: Domenica, 22 gennaio 2017 ore 08:00:00 CET Argomento: Rassegna stampa
Insegnante trasferita a
Pavia vince il ricorso contro il Ministero e ritorna al sud. Accade a
Buccino: protagonista la signora Concetta Nitto, 40 anni, insegnante di
professione presso le scuole elementari. Dopo anni di precariato, vede
finalmente realizzarsi il sogno tanto atteso dell'immissione in ruolo.
A settembre però, con la riforma della "buona scuola" (legge 107/2015),
il sogno di Concetta si trasforma in un incubo e l'insegnate
salernitana che prestava servizio in Basilicata viene trasferita al
Nord, in provincia di Pavia.
Tutto ha inizio quando Concetta sceglie gli ambiti territoriali
scolastici introdotti dalle liste di mobilità che prevedono
l'individuazione delle scuole da parte dei docenti, secondo dei criteri
di preferenza. La Nitto opta per la Basilicata, ma il Ministero
dell'Istruzione nell'applicare la normativa di assegnazione delle sedi
scolastiche, attraverso l'utilizzo di un algoritmo matematico e dei
criteri non specificati nella normativa, manda l'insegnante in una
scuola in provincia di Pavia con 18 punti in graduatoria. Un punteggio
più alto rispetto ai colleghi assegnatari in Basilicata, un fatto che
ha insospettito la donna.
La vicenda finisce in Tribunale. L'insegnate, assistita dai legali
Angelo Tuozzo e Italia Policastro, presenta ricorso contro il Ministero
dell'Istruzione, vincendolo. Il giudice del lavoro del Tribunale di
Pavia, Donatella Oneto, ha accolto le istanze dell'insegnate
salernitana, trasferendola nelle sede scolastica scelta a Potenza e
condannando il Miur al pagamento delle spese legali. L'insegnante
salernitana avrà diritto a un posto in Basilicata come aveva richiesto
nella domanda di mobilità. Una vittoria per la 40enne, che resta
un'ordinanza unica. Il giudice ha motivato la sua decisione facendo
appello tra l'altro, all'articolo 30 della Costituzione che stabilisce
il "diritto-dovere" dei genitori di mantenere, istruire ed educare i
figli" ma anche all'articolo 31 che "tutela la maternità e l'infanzia"
e al 37 che tutela il "ruolo della donna nella famiglia". La storia di
Concetta ora farà da "apripista" ai circa 6mila insegnanti campani
trasferiti al Nord grazie a strani algoritmi matematici ideati dal
Ministero e introdotti con la riforma della scuola che stano creando
confusione e contenziosi.
Mariateresa Conte
lacittadisalerno.gelocal.it
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