Bergoglio e gli scandali
Data: Sabato, 27 febbraio 2016 ore 01:30:00 CET Argomento: Redazione
Il gesuita Bergoglio,
fatto papa, si noma Francesco, propugnando
da subito una religiosità più umana e quasi laica, e priva,
(ma solo in apparenza), di preoccupazioni teologiche, e orientata , di
fatto, da vive esigenze etiche. E' scandalo? Non mi pare.
Rinuncia alle comodità dell'appartamento papale al terzo piano del
Palazzo Apostolico, per andare a vivere e abitare in Casa Santa Marta,
l'"albergo" dove ha soggiornato durante il Conclave. E' scandalo?
Non credo. Prega, e lo fa di gran cuore, per la
palingenesi di tutta la società cristiana, per la salvezza collettiva
di tutta l'umanità peccatrice, invocando la misericordia di
un Dio che è padre amorevole di tutti. E' scandalo? E'
amore evangelico.
Bergoglio, papa, non giudica i gay, né i divorziati, né le prostitute,
non condanna senza appello le fragilità dell'uomo, perché crede
nel ravvedimento, nel pentimento, e nelle possibilità di
riscatto e di redenzione della persona umana. E scandalo?
E' carità cristiana. Apostolo delle genti, si mette in viaggio, e
visita le periferie del mondo, e parteggia per gli umili e gli
ammalati, per i più deboli e i diseredati, per i perseguitati, e
chiede lavoro e terra per chi non ha pane e casa; e apre
porte sante, e si fa costruttore di ponti, ambasciatore di
pace e di giustizia, abbracciando tutti, e a tutti
chiedendo perdono dei suoi ( e della Chiesa, ovvio) peccati,
cercando di ripensare in termini di moderna attualità i problemi
immensi di questo nostro inquieto terzo millennio.
E' scandalo? No: E' spirito profetico. Sotto tiro per il suo
silenzio sulla piazza del Family Day, Francesco è sotto tiro, e
la Cei di Bagnasco, e il Vaticano con la
sua fedele filiera conservatrice più anziana,
minacciano fuoco e "ruine". E' scandalo? Sì, questo, questo
sì, è scandalo, il vero scandalo! Ma solo di quei cattolici
duri di cuore.
Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com
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