Giornata culturale per ricordare la Grande Guerra all’Istituto Tecnico Commerciale Statale 'E. De Nicola'
Data: Venerdì, 25 dicembre 2015 ore 01:00:00 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Nella ricorrenza del centenario della Prima Guerra Mondiale (1915-1918), per iniziativa della prof. Antonella Lupo, dirigente scolastica dell'Istituto Tecnico Commerciale Statale "E.De Nicola" di San Giovanni La Punta,  della vicepreside prof. Maria Proietto e delle referenti del "Progetto aggiornamento cultura" proff. Maria Greco e Antonella Pontillo, si è svolto un interessante incontro culturale con gli alunni delle classi quinte, per rivivere l'atmosfera della Grande Guerra attraverso le descrizioni su base realistica del romanzo "Nel dedalo del destino, anabasi dal diario di una recluta della prima guerra mondiale" di Milly Bracciante, Edito da Prova d'Autore.  A rendere vivo il racconto del passato prossimo italiano è stata la stessa autrice, invitata ad intrattenere le scolaresche con l'avvincente narrazione di un articolato dipanarsi, da Roma a Palermo, da Catania a Vicenza e Trento, delle vicissitudini di una recluta trentenne richiamata al Fronte della Grande Guerra. Avvenimenti nutriti dalla fantasia dell'autrice sulla base dei pochi appunti di un diario minimo inedito realmente stilato negli anni 1916-1918 dallo stesso protagonista, Ciccio, ossia il poeta Franco Bracciante, nonno della scrittrice, che riesce a renderci partecipi degli avvenimenti vissuti in un clima di grande sconforto e di deprecazione della guerra come inutile strumento di morte, di sofferenza e di degrado che si colora e si addolcisce solo alla luce della cultura e dell'arte e soprattutto degli affetti che lo legano alla famiglia. A guerra finita, il sapore della tanto attesa pace è, però, deludente. Nulla è più come prima. Il passato non torna e non può tornare: "Troppo sangue, troppi morti, troppo dolore, troppi sconvolgimenti negli animi. Quanti affetti perduti, quanti sentimenti sconvolti dalla guerra. Erano cambiati i parametri dei valori e la vita sembrava che non valesse più la pena di essere vissuta di fronte alla possibilità di tanto male. Restava nell'animo, dopo tanta tensione, dopo tanta pena, una profonda tristezza ed una grande incertezza per il domani, dal momento che l'uomo, disincantato, aveva ben visto il volto del fratello Caino".

prof.ssa Antonella Pontillo





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