
Nella ricorrenza del centenario della Prima Guerra
Mondiale (1915-1918), per iniziativa della prof. Antonella Lupo,
dirigente scolastica dell'Istituto Tecnico Commerciale Statale "E.De
Nicola" di San Giovanni La Punta, della vicepreside prof. Maria
Proietto e delle referenti del "Progetto aggiornamento cultura" proff.
Maria Greco e Antonella Pontillo, si è svolto un interessante incontro
culturale con gli alunni delle classi quinte, per rivivere l'atmosfera
della Grande Guerra attraverso le descrizioni su base realistica del
romanzo "Nel dedalo del destino, anabasi dal diario di una recluta
della prima guerra mondiale" di Milly Bracciante, Edito da Prova
d'Autore. A rendere vivo il racconto del passato prossimo
italiano è stata la stessa autrice, invitata ad intrattenere le
scolaresche con l'avvincente narrazione di un articolato dipanarsi, da
Roma a Palermo, da Catania a Vicenza e Trento, delle vicissitudini di
una recluta trentenne richiamata al Fronte della Grande Guerra.
Avvenimenti nutriti dalla fantasia dell'autrice sulla base dei pochi
appunti di un diario minimo inedito realmente stilato negli anni
1916-1918 dallo stesso protagonista, Ciccio, ossia il poeta Franco
Bracciante, nonno della scrittrice, che riesce a renderci
partecipi degli avvenimenti vissuti in un clima di grande
sconforto e di deprecazione della guerra come inutile strumento di
morte, di sofferenza e di degrado che si colora e si addolcisce solo
alla luce della cultura e dell'arte e soprattutto degli affetti che lo
legano alla famiglia. A guerra finita, il sapore della tanto attesa
pace è, però, deludente. Nulla è più come prima. Il passato non torna e
non può tornare: "Troppo sangue, troppi morti, troppo dolore, troppi
sconvolgimenti negli animi. Quanti affetti perduti, quanti sentimenti
sconvolti dalla guerra. Erano cambiati i parametri dei valori e la vita
sembrava che non valesse più la pena di essere vissuta di fronte alla
possibilità di tanto male. Restava nell'animo, dopo tanta tensione,
dopo tanta pena, una profonda tristezza ed una grande incertezza per il
domani, dal momento che l'uomo, disincantato, aveva ben visto il volto
del fratello Caino".
prof.ssa Antonella Pontillo