I soldi della regione nel 2016, a rischio la rendicontazione dei Por. L’ANQUAP Sicilia incontra Bruno Marziano - Ass.re reg.le alla P.I. e F/P
Data: Lunedì, 07 dicembre 2015 ore 04:00:00 CET
Argomento: Redazione


La chiusura dell'Esercizio Finanziario 2015 nelle scuole di ogni ordine e grado, funzionanti per il c. a.s. 2015/16 nella Regione Sicilia, quest'anno sta creando non pochi problemi a Dirigenti Scolastici, Direttori SGA e Assistenti Amministrativi, per la gravissima crisi di liquidità a causa del mancato trasferimento dei fondi regionali per il funzionamento amministrativo-didattico già assegnati con decreto dirigenziale lo scorso 28 maggio 2015. Il ritardo sarebbe da imputare al mancato rispetto del c.d. "patto di stabilità". Sulla querelle lo scorso 3 novembre abbiamo inviato una e-mail ai massimi Organi politici e amministrativi della Regione Sicilia lamentando lo "status quo", di cui si allega copia.

Tuttavia, l'ambasce sta diventando, giorno per giorno, ancora più drammatica se consideriamo che lo stesso Assessorato Regionale all'Istruzione e formazione professionale "moroso" ha modificato con D.D.G. 8451 del 10/11/2015 il Vademecum sui POR in attuazione del PO FSE Sicilia 2007/2013 versione 4 del 23/6/2011 e ss. mm. e ii.. La modifica riguarderebbe, in particolar modo, l'art.3 che prevede: "I pagamenti relativi ai POR devono essere effettuati entro e non oltre il 31/12/2015, a prescindere dalla data di ricezione del saldo da parte della Regione Sicilia, pena la non ammissibilità delle spese sostenute dopo tale data".

A fronte di tali peculiarità, nella tarda mattinata di stamani, abbiamo incontrato il neo assessore regionale alla P.I. e F/P Bruno Marziano, il quale ci ha ricevuti nei locali della sezione staccata della Regione Sicilia, presso il palazzo etneo "ESA".
Presenti al confronto lo staff amministrativo-politico dell'assessore Marziano con a fianco il deputato regionale Concetta Raia (PD) e dall'altra la presidenza regionale Anquap accompagnata dal dirigente scolastico in quiescenza Giuseppe Adernò (direttore di Aetnanet e ASASI).

Alle incalzanti e cortese domande sull'inadempienza della Regione Sicilia l'assessore Marziano ci ha voluto rassicurare annunciando verbalmente che all'inizio del 2016 verranno onorati i debiti assunti con le scuole siciliane di ogni ordine e grado, le quali riceveranno i finanziamenti spettanti, sia per quanto riguarda il funzionamento amministrativo-didattico e sia per quanto attiene i rimborsi delle somme anticipate sui POR.
Rimarrebbe, comunque, il problema per quelle II. SS. Che, pur avendo raschiato il barile delle disponibilità di cassa, si trovano a dover liquidare fornitori e personale interno ed esterno all'amministrazione scolastica. Purtroppo, queste scuole saranno costrette "obtorto collo" a rivolgersi all'istituto bancario dove intrattengono il servizio di cassa e richiedere un anticipo, ovvero una sorte di "fido".

Si precisa che tale procedura è vietata dal regolamento di contabilità vigente con D. A. n. 895/2001, per cui è stato richiesto all'assessore Marziano una deroga formale all'attuale Regolamento di Contabilità, oggetto peraltro di modifica secondo la legge n. 107/2015, ripresa con circolare n. 21 del 03/11/2015. Già lo scorso mese di novembre questa presidenza regionale - d'intesa con la presidenza nazionale - ha inoltrato alcune proposte.

In merito a questa procedura l'assessore Marziano ci ha assicurato verbalmente sul fatto che gli interessi passivi a carico delle scuole andranno imputati all'erogando contributo per il funzionamento 2015, esonerando, così, da ogni responsabilità i vertici istituzionali e collegiali delle scuole interessate.

Il presidente
Domenico Mazzeo

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La situazione delle scuole è veramente allarmante e critica. Si rischia di dover perdere i finanziamenti e non poter rispettare gli impegni assunti.
Le vigenti norme imposte dal regolamento di contabilità D. I. n. 44/2001 recepito in Sicilia con D.A. n. 895/2001 sono molto rigide e bene ha fatto il presidente regionale ANQUAP a chiedere all'Assessore di provvedere per una deroga, in attesa delle successive modifiche da apportare.
La ristrettezza dei tempi non consente, fra l'altro, di operare con sollecitudine e tante scuole, non potendo provvedere ai pagamenti entro il 31.12.2015 si ritroveranno in grosse difficoltà.
Le buone intenzioni dell'Assessore di far confluire nel contributo per le spese di funzionamento amministrativo anche gli eventuali oneri dovuti per gli interessi bancari, sarebbero ostacolate da una serie di paletti che pongono barriere, compresa la limitatezza dei tempi a disposizione. Gli errori e le inadempienze regionali ricadono, così, sulle spalle delle singole istituzioni scolastiche, costrette sempre a patire e ad essere trattate come "SUOLE" e non come SCUOLE. La mancanza della "C", che si perde tra le "carte" della burocrazia, diventa "causa di cattivo servizio".





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