Erasmus Plus: una reale opportunità di formazione internazionale per i docenti dell’Istituto Rapisardi di Paternò
Data: Sabato, 14 novembre 2015 ore 02:00:00 CET Argomento: Istituzioni Scolastiche
Erasmus + Key Action 1: il nuovo programma che organizza
e disciplina la mobilità individuale, una grande opportunità di studio
all’estero per studenti e professori. Quando si pensa ai
programmi Erasmus, immediatamente pensiamo ai giovani studenti
universitari come accadeva nel bellissimo film ‘’L’appartamento
spagnolo’’, ma dal 2014-2015, a rimettersi in movimento oltre agli
studenti sono i docenti, che si trasferiscono all’estero per imparare
soprattutto una nuova lingua, opportunità colta al volo a seguito
dell’approvazione del progetto, da un gruppo di docenti, dallo staff di
presidenza e dal personale di segreteria e dal Dirigente prof. Egidio
Pagano dell’Istituto M. Rapisardi di Paternò, una scuola con diverse
proposte formative, indirizzo classico, tecnico, scienze umane ed
economico-sociale, il Programma di mobilità dell’Unione Europea
«Erasmus plus» è una vera e propria porta spalancata sul mondo per
gli insegnanti in mobilità per studio e sviluppo professionale
all’estero.
Il programma ha preso avvio la scorsa estate, con un gruppo costituito
da docenti di diverse discipline, il personale di segreteria e il
dirigente, che si è recato nel Regno Unito, tra le sedi scelte, Oxford
patria della cultura umanistica e sede universitaria di prestigio
mondiale, Londra, Edimburgo, Norwich, per seguire un corso di inglese
di due settimane, per l’acquisizione di competenze linguistiche di
livello A2/B1 e corsi metodologico-didattici per i docenti di lingua
inglese.
- Esperienze entusiasmanti in full immersion a stretto contatto con
studenti e insegnanti provenienti da tutto il mondo, che hanno reso
possibile la formazione non solo per l’apprendimento e potenziamento
della lingua inglese, ma anche l’osservazione di nuove metodologie
didattiche in ambienti di apprendimento flessibili, che hanno anche
acceso la motivazione e l’entusiasmo degli insegnanti - come
sottolinea Daniela Maugeri, docente di lingua inglese e referente del
progetto Erasmus Plus KA1 dell’istituto.
Il Rapisardi, entra in rete con altre autorevoli scuole europee,
il Dirigente Egidio Pagano è fermamente convinto che – Grazie ad
Erasmus plus i docenti avranno un’opportunità eccezionale di
crescita professionale, mentre ai nostri alunni offriremo un’esperienza
formativa unica che consentirà il confronto con scuole e
studenti europei nell’ottica dell’internazionalizzazione della scuola -
Il gruppo dei 16 docenti, coordinato dallo staff Erasmus costituito dai
docenti Tomasello Giuseppe, Rosario Scalia e Daniela Maugeri, hanno
lavorato ad un progetto che costituisce un esperienza formativa in
servizio di grande valenza pedagogico-didattica. Erasmus+, accresce
notevolmente i processi di internazionalizzazione della scuola,
il programma articolato in attività chiave (dette key actions), tra cui
due interessano in particolare la mobilità ai fini formativi di
dirigenti, docenti e studenti delle scuole europee, l’obiettivo della
mobilità individuale è quello di investire sui docenti, per migliorare
le competenze, acquisire maggiore comprensione delle politiche in
materia di istruzione in Europa.
La partecipazione al bando e il relativo finanziamento Erasmus+ KA1,
per il quale l’Istituto Mario Rapisardi è referente per Catania e
provincia, sono stati finalizzati non solo al miglioramento delle
competenze linguistiche ma, anche a contribuire al miglioramento
dell’organizzazione scolastica avvalendosi di modelli
educativo-formativi, guardando ad un orizzonte europeo che travalica la
realtà locale e nazionale, nell’intento di avviare così un processo
essenziale per migliorare il livello qualitativo dell’insegnamento e
del servizio, con una ricaduta didattica ed educativa sull’utenza e, di
conseguenza, sul territorio di Paternò sede del Liceo Classico e
di Biancavilla sede del Liceo delle Scienze umane e Istituto
Tecnologico.
Grazie a questa opportunità, i docenti hanno avuto l’occasione di
perfezionare le proprie competenze linguistiche e di acquisire nuovi
metodi, idee e stimoli nel campo della didattica e sviluppare materiale
utile al lavoro in classe, come conferma la recente inchiesta
di Intercultura, i docenti in mobilità cambiano anche il
modo di fare lezione, in un’ottica “global” sono più aggiornati e
innovativi, maggiormente inclini a sperimentare metodi di insegnamenti
alternativi ed efficaci.
Come il modello osservato a Oxford presso ISIS School, una diversa
modalità di gestione della eterogeneità dei livelli del gruppo-classe,
con un approccio didattico sempre ‘creativo’, caratterizzato da
un trattamento contestuale dei bisogni in cui clima e relazione sono
fondanti, dove come riferisce una docente di filosofia, - il
“what” viene sostituito con il “how”, strategia didattica che
richiede ai docenti di concentrare l’ attenzione e la programmazione
non sui contenuti, sul “che cosa” i ragazzi imparano, ma sul “come” lo
imparano, il che implica un forte ridimensionamento del nostro ruolo di
docenti come fonte di conoscenza, come distributore di contenuti, per
sostituirlo con quello di esperto organizzatore e costruttore di
processi che permettano l’acquisizione di conoscenze in maniera
autonoma.
Il gruppo dei sedici insegnanti riferisce che tutti i formatori dei
vari college frequentati, si sono dimostrati molto attenti al processo
e a recepire tutti i segnali che i corsisti inviavano, integrando i
bisogni che via via emergevano, sviluppando strategie di azione
finalizzate all’integrazione dei vari bisogni. Nella pratica,
l’eterogeneità è spesso stata gestita integrando le differenze con
lavori in coppie di livello diverso, secondo le modalità di lavoro
dell’insegnamento in peer teaching, che si è rivelata soddisfacente per
gli esiti sull’apprendimento, sul consolidamento della relazione,
grazie al clima di solidarietà e coinvolgimento, sulla motivazione e
sviluppo di qualità dinamiche, costruite con specifiche azioni di
sviluppo e potenziamento della persona volte al rafforzamento
dell’autostima.
La rilevazione dei bisogni registrata al momento dell’accoglienza è
diventata un fattore dinamico nel senso che i bisogni sono stati
registrati attraverso indizi e gestiti durante il corso, il carico di
lavoro quotidiano veniva alleggerito prevedendo all’interno della
settimana ore di programma ‘’social’’ con attività ricreative e
culturali che implementavano la comunicazione in situazioni culturali
varie e interessanti.
L’esperienza Erasmus+ per i docenti del Rapisardi, si colloca nel
quadro di una formazione continua, in cui il docente al seguito di tale
opportunità abbia sempre occasione di utilizzare le competenze
acquisite nel suo insegnamento, ma anche di continuare a mantenerle e
approfondirle, approfittando di iniziative analoghe di mobilità e di
rete transnazionale.
Esperienza incastonata all’interno della significativa vision del
Rapisardi che continua con successo a progettare iniziative di rete
europee, per mettere in comune le esperienze didattiche e continuare a
crescere come comunità di apprendimento.
prof.ssa Giuseppina Rasà
giunir@gmail.com
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