Giga sostiene le ragioni dello sciopero generale della scuola e partecipa alla manifestazione nazionale a Roma del 13 novembre 2015
Data: Mercoledì, 11 novembre 2015 ore 03:00:00 CET Argomento: Comunicati
Il
GIGA, Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati, sarà in piazza il
13 novembre a Roma per sostenere la protesta del mondo della scuola
pubblica contro l'applicazione dei più deleteri provvedimenti della
legge 107, la pessima scuola di Renzi, provvedimenti distruttivi di
ogni forma di democrazia e partecipazione, vero e proprio atto finale
di un disegno di completa aziendalizzazione del sistema dell'istruzione
pubblica. Aderiamo allo sciopero e saremo in piazza per impedire che si
consolidi nelle mani dei dirigenti scolastici un potere assoluto di
gestione ed organizzazione della vita scolastica, che metterà in
subordine la pratica della vera buona scuola a tutto favore di forme di
consenso ottenuto con atti più o meno evidenti di coercizione o di
favoritismi premiali.
Per questo ci opponiamo radicalmente al presunto riconoscimento
premiale del merito, perchè rischia di essere soltanto uno strumento
nelle mani dei dirigenti per la costruzione del consenso, utile solo
a riconoscere e favorire forme di adattamento acritico alle
direttive calate dall'alto e a reprimere ogni forma di contributo
personale e autonomo alla costruzione del processo formativo, attivando
una competizione conflittuale tra i docenti che dovrebbe invece
collaborare e cooperare.
Come insegnanti di Geografia rivendichiamo il ripristino della valenza
didattica dell'insegnamento della nostra disciplina, falcidiata dalla
pseudo riforma gelmini e che nella legge 107 non viene minimamente
valorizzata, a dispetto dell'impellente bisogno di conoscenze e
capacità critiche che gli scenari geopolitici e geoeconomici invece
richiedono.
Sosteniamo la lotta dei precari che sono rimasti tagliati fuori dal
piano di assunzioni straordinario pur avendo già conseguito ben più di
36 mesi di servizio scolastico e che rischiano di essere
definitivamente espulsi fuori dal mondo della scuola dopo tanti anni di
sacrifici di studio, di costosi percorsi abilitanti e di lavoro.
Sosteniamo con forza la richiesta di un forte recupero salariale,
quello che da ben 6 anni ci viene negato e che ha diminuito di un
quinto il potere d'acquisto degli stipendi dei lavoratori della scuola,
rigettando la ridicola ed offensiva proposta governativa di aumenti
pari a 8 euro mensili lordi, ancor più mortificante se solo si
considerano a quali ruberie, sprechi, privilegi in questi decenni la
classe politica nostrana ci ha abituati e che oggi, più che mai, vuol
fare pagare ai lavoratori.
Scendiamo in piazza a fianco di tutti i promotori dello sciopero e
della manifestazione nazionale, le organizzazioni sindacali come
Cobas, Anief, Cub, i comitati autoconvocati di docenti e ATA, le
organizzazioni studentesche e deploriamo invece l'atteggiamento
attendista e, riteniamo per questo, rinunciatario, delle organizzazioni
sindacali confederali che sembrano aver dimenticato, e non ce ne
spieghiamo il motivo, l'impegno ed il coinvolgimento profuso in
occasione del grande sciopero unitario del 5 maggio.
Invitiamo
tutti i lavoratori della scuola
alla mobilitazione e alla
partecipazione alla manifestazione nazionale
a Roma dal Miur (ore 10.00) al
Parlamento (ore 12.00)
g.ricco@libero.it
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