La falsa democrazia e il valore dell’insegnamento
Data: Domenica, 31 maggio 2015 ore 02:30:00 CEST
Argomento: Redazione


Dopo tutto quello che di bruttissimo ci sta succedendo in questo triste periodo, non so se ci stiamo facendo persuasi, ma sembra quasi che tutto quello che di bello e di buono spieghiamo ogni giorno ai nostri alunni, tutte quelle lunghe discussioni sul valore della repubblica, tutte quelle lezioni sul significato profondo della democrazia, tutti quei discorsi sul valore della nostra Carta Costituzionale, tutti quei dialoghi sulla qualità della politica, tutti quei monologhi sul significato dei partiti politici, tutti quei convegni sulle virtù delle istituzioni repubblicane, tutte quelle tavole rotonde sul senso della libertà, tutto, ma proprio tutto, sembra ... che sia solo aria fritta! Sembra che tutto sia 'na gran fesseria, una parodia, un chiacchiericcio, una messinscena! O sono solo dicerie!?

Ma non è così! Non può essere così!
Al netto di questi giorni "impazzititi conditi di polvere e di gloria", resta, tutt'intera, l'intramontabile passione per l'insegnamento, che nessuna legge potrà mai cancellare dalla mente e dal cuore degli insegnanti d'Italia! Ma quanta fatica a restare "calmi e indifferenti" in classe, e a fare finta di niente davanti all'innocenza dei ragazzi ed all'incertezza del loro futuro.

Certo, noi lo sappiamo, molte cose sono "leggermente" diverse da come le raccontiamo.
E niente è come sembra! Ma noi crediamo fermamente al valore immenso della democrazia e della libertà, al significato profondo delle Istituzioni e della Costituzione.

Però, ditemi, cos'è destra, cos'è sinistra, cos'è centro!? Cos'è impegno in politica e cos'è "farsi i fatti propri"!? Cos'è partecipazione e cos'è indifferenza!?
E ditemi, qual è la differenza tra un leader che fa le cose che vuole il popolo sovrano, che incarna la nazione, che coglie e realizza il sentire della popolazione, e invece, tanti partiti, tanti sindacati, tante istituzioni, tanti deputati, tanti senatori che fanno le cose che nessuno vuole che vengano fatte!?

Cos'è democrazia e cos'è dittatura!? Chi è democratico e chi è dittatore!?
Ah, quanta ipocrisia che c'è in giro! Passerà tempo, ma credo che i giovani ci chiederanno conto di tutto ciò! E spero tanto di non dover rimpiangere chi, un giorno, eletto dal suo popolo, entrò trionfante in parlamento "come lupi nell'ovile"!

Ma noi lo sappiamo, come dice Mario Lodi, "oggi è difficile insegnare perché il nostro impegno di formare, a scuola, il cittadino che collabora, che antepone il bene comune a quello egoista, che rispetta e aiuta gli altri, è quotidianamente vanificato dai modelli proposti da chi possiede i mezzi per illudere che la felicità è nel denaro, nel potere, nell'emergere con tutti i mezzi, compreso la violenza.

A questa forza perversa noi dobbiamo contrapporre l'educazione dei sentimenti: parlare di amore a chi crede nella violenza, parlare di pace preventiva a chi vuole la guerra. Dobbiamo imparare a fare le cose difficili, come disse Gianni Rodari in una delle sue ultime poesie: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco, liberare gli schiavi che si credono liberi".
Questo è anche il nostro credo!

Angelo Battiato
angelo.battiato@istruzione.it





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