Dopo tutto
quello che di bruttissimo ci sta succedendo in questo triste periodo,
non so se ci stiamo facendo persuasi, ma sembra quasi che tutto quello
che di bello e di buono spieghiamo ogni giorno ai nostri alunni, tutte
quelle lunghe discussioni sul valore della repubblica, tutte quelle
lezioni sul significato profondo della democrazia, tutti quei discorsi
sul valore della nostra Carta Costituzionale, tutti quei dialoghi sulla
qualità della politica, tutti quei monologhi sul significato dei
partiti politici, tutti quei convegni sulle virtù delle istituzioni
repubblicane, tutte quelle tavole rotonde sul senso della libertà,
tutto, ma proprio tutto, sembra ... che sia solo aria fritta! Sembra
che tutto sia 'na gran fesseria, una parodia, un chiacchiericcio, una
messinscena! O sono solo dicerie!?
Ma non è così! Non può essere così!
Al netto di questi giorni "impazzititi conditi di polvere e di gloria",
resta, tutt'intera, l'intramontabile passione per l'insegnamento, che
nessuna legge potrà mai cancellare dalla mente e dal cuore degli
insegnanti d'Italia! Ma quanta fatica a restare "calmi e indifferenti"
in classe, e a fare finta di niente davanti all'innocenza dei ragazzi
ed all'incertezza del loro futuro.
Certo, noi lo sappiamo, molte cose sono "leggermente" diverse da come
le raccontiamo.
E niente è come sembra! Ma noi crediamo fermamente al valore immenso
della democrazia e della libertà, al significato profondo delle
Istituzioni e della Costituzione.
Però, ditemi, cos'è destra, cos'è sinistra, cos'è centro!? Cos'è
impegno in politica e cos'è "farsi i fatti propri"!? Cos'è
partecipazione e cos'è indifferenza!?
E ditemi, qual è la differenza tra un leader che fa le cose che vuole
il popolo sovrano, che incarna la nazione, che coglie e realizza il
sentire della popolazione, e invece, tanti partiti, tanti sindacati,
tante istituzioni, tanti deputati, tanti senatori che fanno le cose che
nessuno vuole che vengano fatte!?
Cos'è democrazia e cos'è dittatura!? Chi è democratico e chi è
dittatore!?
Ah, quanta ipocrisia che c'è in giro! Passerà tempo, ma credo che i
giovani ci chiederanno conto di tutto ciò! E spero tanto di non dover
rimpiangere chi, un giorno, eletto dal suo popolo, entrò trionfante in
parlamento "come lupi nell'ovile"!
Ma noi lo sappiamo, come dice Mario Lodi, "oggi è difficile insegnare
perché il nostro impegno di formare, a scuola, il cittadino che
collabora, che antepone il bene comune a quello egoista, che rispetta e
aiuta gli altri, è quotidianamente vanificato dai modelli proposti da
chi possiede i mezzi per illudere che la felicità è nel denaro, nel
potere, nell'emergere con tutti i mezzi, compreso la violenza.
A questa forza perversa noi dobbiamo contrapporre l'educazione dei
sentimenti: parlare di amore a chi crede nella violenza, parlare di
pace preventiva a chi vuole la guerra. Dobbiamo imparare a fare le cose
difficili, come disse Gianni Rodari in una delle sue ultime poesie:
parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco, liberare gli schiavi che
si credono liberi".
Questo è anche il nostro credo!
Angelo Battiato
angelo.battiato@istruzione.it