Chi denuncia illeciti oggi è tutelato dallo Stato
Data: Martedì, 26 maggio 2015 ore 01:30:00 CEST Argomento: Comunicati
Gazzetta Ufficiale n. 110
del 14 maggio è stata pubblicata la Determina n. 6/2015, con la quale
l'Autorità Nazionale Anticorruzione ha approvato le “Linee guida in
materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d.
whistleblower)”, che erano state poste in consultazione pubblica dal 24
febbraio al 16 marzo 2015.
Come abbiamo già segnalato sul Quotidiano della P.A., l'obiettivo del
provvedimento approvato dall'Autorità presieduta da Raffaele Cantone è
quello di offrire agli enti pubblici italiani una disciplina
applicativa delle sintetiche disposizioni di principio introdotte dalla
legge n. 190/2012 (cd. "Legge Severino"), volte a incoraggiare i
dipendenti pubblici a denunciare gli illeciti di cui vengano a
conoscenza nell’ambito del rapporto di lavoro.
Naturale ed indispensabile presupposto della norma è la contemporanea
garanzia al personale delle amministrazioni pubbliche di poter contare
sulla tutela della riservatezza e sulla protezione contro
eventuali forme di ritorsione sempre in ambito lavorativo.
L'A.N.AC. intende così valorizzare un istituto estraneo alla cultura
giuridica italiana che, se venisse ben utilizzato come accade in altri
ordinamenti giuridici, potrebbe contribuire a responsabilizzare il
cittadino per far emergere possibili fatti di corruzione
nell'amministrazione di appartenenza, dando, nello stesso tempo, a
ciascun ente pubblico la possibilità di "fare pulizia" al proprio
interno prima dell'intervento dell'autorità giudiziaria.
Contestualmente, l'Autorità Anticorruzione propone al Legislatore anche
dei possibili miglioramenti nell'assetto giuridico e alla Corte dei
Conti e alle Procure - naturali destinatari delle segnalazioni di
condotte di corruzione - un approfondimento del regime di riservatezza.
Per maggiori informazioni: Determina n. 6/2015 (G.U. n. 109/2015)
Moreno Morando
Ilquotidianodellapa.it
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