La primavera di Catania. Firmato il decreto: Istituti Omnicomprensivi a Librino
Data: Giovedì, 26 marzo 2015 ore 08:00:00 CET
Argomento: Redazione


"Librino avrà le scuole superiori, come tutte le altre zone di Catania. Si colma così una grave mancanza perpetrata contro questo quartiere, una città nella città, i suoi oltre 80.000 abitanti privati di un diritto garantito a tutti gli altri" con queste espressioni il quotidiano La Sicilia apre la pagina della cronaca di città il giorno di primavera, dando notizia che nella Sala Giunta, l'assessore regionale all'Istruzione Mariella Lo Bello, presente il presidente Rosario Crocetta, ha firmato il decreto con cui vengono istituiti due istituti omnicomprensivi: un liceo musicale e un liceo artistico alla Musco e un istituto enogastronomico alla Pestalozzi.
Si corona così un sogno e si vince una battaglia che premia quanti hanno meritato questo traguardo, condiviso dalle forze politiche di governo della Città e della Regione.

Come saranno i nuovi istituti che aggiungono il prefisso "omni" alla formula organizzativa dell'istituto "comprensivo"?
E' questo un modello organizzativo nuovo che, avendolo giù proposto per Librino, potrà diventare un modello da diffondere nel territorio provinciale e regionale. I tutti i paesi si potrà pensare alla formula dell'omnicomprensivo, modificando l'impianto organizzativo della scuola secondaria di secondo grado.
I ragazzi di terza media restano nella medesima struttura scolastica per altri cinque anni. Come si formeranno le classi? Saranno numerose o con pochi alunni? Come potranno ben convivere nello stesso edificio bambini di 3 anni, ragazzini di 10,11 anni con studenti di 15-16 che nel tempo diventeranno anche più grandi? I tempi e gli spazi scuola saranno certamente diversi, come pure gli orari delle lezioni differenti per i quattro ordini di scuola. Una così articolata complessità merita uno speciale riconoscimento e adeguati compensi aggiuntivi.

Considerando che le iscrizioni sono già fatte, ed i trasferimenti dei docenti per il prossimo anno scolastico stanno svolgendo il loro iter burocratico, viene da chiedersi: chi insegnerà nelle nuove classi di liceo musicale, artistico o di istituto alberghiero di Librino?
Sono questi alcuni interrogativi che vengono formulati da operatori scolastici e dai genitori che hanno ottenuto il beneficio di avere il figlio vicino e nel quartiere, che non prende autobus per andare a scuola.

Intervistando alcuni ragazzi di Librino, raccontano che per loro andare a studiare in Città, era segno di crescita , un diventare "grandi" e "Scendere a Catania" era la formula che condensava la conquista della libertà dalla vita del quartiere, riscatto sociale e assimilazione alla vita cittadina, incontrando ragazzi di altri quartieri, di ceti sociali diversi che favorivano nuove esperienze e nuove conoscenze.
Restando nella medesima realtà del quartiere, con gli stessi ragazzi, le medesime esperienze di contesto, forse verrà meno la dimensione di apertura e di ampliamento culturale che tanto si desidera per i nostri ragazzi, aperti al futuro ed oggi mediante internet globalizzati cittadini del mondo.

Le classi saranno formate con i medesimi compagni della scuola media e , almeno per i primi anni i docenti saranno quelli dei licei cittadini. Praticamente si tratta dell'apertura di una sezione staccata degli stessi istituti superiori e se sarà una "sezione staccata" non coincide con l'istituto "omnicomprensivo". Se invece saranno docenti assegnati alla nuova formula istituzionale "omnicomprensiva" risulterà difficile comporre le cattedre e quindi i docenti saranno tutti "spezzonisti", costretti a fare la spola tra le scuole di Librino ed il centro città.
L'attivazione dell'Istituto musicale ed in particolare dell' alberghiero necessitano di laboratori e attrezzature adeguate alle quali il Comune dovrà provvedere in tempo utile per assicurare ai ragazzi di Librino un regolare avvio del corso di studio. Conoscendo i tempi della burocrazia comunale, si prevede che tutto ciò non sarà facilmente possibile, non essendoci ancora delibere e gare adeguate allo scopo.

La cerimonia di firma del decreto dovrà tradursi in concretezza operativa a stretto giro per gli istituti omnicomprensivi siano una realtà e non un miraggio nell'assolato quartiere.
Le motivazioni che hanno spinto il Comune a sostenere questa "battaglia" hanno avuto come giustificazione i pessimi collegamenti con il centro Città ed il tasso di dispersione scolastica, che aumentava nel passaggio alle scuole superiori.
Adesso questa discriminazione comincia ad essere superata, anche grazie alla disponibilità del ministro Stefania Giannini, la quale ha mostrato particolare sensibilità al problema.
Essendo la dispersione un problema diffuso in tutto il territorio regionale sarebbe il caso che anche le organizzazioni sindacali, che hanno condiviso tale scelta, si pongano nell'ottica di risolvere in maniera adeguata le diverse emergenze, senza operare differenze di sorta, rendendo visibili i segni del "riscatto della Sicilia" e del concreto "diritto allo studio"

Qualcuno ritiene che forse una "buona politica" della mobilità degli studenti potrebbe ancora risolvere i notevoli disagi degli studenti pendolari, anche per favorire quei ragazzi che faranno delle scelte di studi diversi da quelle presenti nel territorio del quartiere.
La primavera è arrivata, anche se ancora di tanto in tanto piove, ma la speranza non viene meno e si attendono nuovi sviluppi e di qualità, perché nessuno possa cantare "maledetta primavera".

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-24877572.html